LA POTENZA DELLA MENTE - parte 2

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Si svegliò così di botto, riavendosi dall'incubo che aveva appena avuto. Il giorno della sua cattura lo tormentava da mesi: da quando era stato fatto prigioniero, come un animale.
Sarebbe stato meglio morire mangiato, con le carni strappate e dilaniate dalle mandibole muscolose e dai denti profondi e affilati dei suoi originari inseguitori: meglio vivere nelle loro membra, già digerito dai loro stomaci, perso nelle profondità buie di quei corpi deformi per vivere solo come atomi e molecole ormai facenti parte di un altro fisico, che in quello strazio di pene e dolore, di vuoto e torture.
"Allora quando ti decidi a fuggire?"
"Chi sei? Cosa vuoi?"
"Sono un amico!"
"Non mi fregate due volte!"
"Sono te imbecille!"
"Impossibile, non sono ancora così pazzo da parlare ad alta voce con me stesso, o almeno credo! O forse credo di parlare con me stesso ad alta voce?"
"Non stai parlando ad alta voce! Fantastico mi doveva capitare proprio la parte cretina! Ma non potevi scegliere un'altra parte da infilare qui? Proprio me dovevi utilizzare?"
"Ma te Chi? Con chi sto parlando?"
"Sei solo lento a capire o stai recitando fingendoti pazzo cosicché chi ti senta non capisca che sei come loro?"
"Ma hai detto che non ci sente nessuno!"
"Ho detto che non stai parlando con me ad alta voce, non che nessuno ci possa sentire!"
"E chi ci dovrebbe sentire?"
"Gli stessi che ci stuprano il cranio e che hanno liberato senza accorgersene i tuoi poteri!"
"Mi stai dicendo per caso che sei me?"
"Ci sei arrivato finalmente!"
"Perfetto sono del tutto impazzito!"
"Ieri quando eri incosciente, dopo l'innesto, per non soccombere al dolore, per darla vinta alla paura, hai diviso lo spirito, infondendo anima e pensieri in me: dividendoci, rendendoci doppi, ma uniti, una cosa sola e due insieme!"
"Non ti capisco!"
"Ma perché è così complicato? Eppure è così semplice! Scommetto che Il grillo parlante non ha mai avuto tutti i problemi che mi stai creando Tu, anzi che ci stai creando!"
"Chi? Continuo a non seguirti!"
"Va bene facciamo così, alza gli occhi."
"No!"
"Perché!?"
"Questo scherzo me lo ricordo, lo hanno già fatto e non è stato piacevole!"
"Alza la testa avanti, dai non ti accorgi che non hai nessun estraneo in testa? Siamo io e te! Siamo la stessa cosa!"
"Va bene ma so già che me ne pentirò!"
"Finalmente un po' di collaborazione! Per fortuna sono io quello debole tra i due pensa se fossi stato tu!"
"Io vedo solo roccia sopra di me e nient'altro!"
"Grandioso sono nelle mani di un incompetente!"
"Non è colpa mia se non ti vedo!"
"Dai, la vedi quella piccola parte..."
"Qui è tutto grigio e nero!"
"Allora c'è un pezzo bianco di..."
"Sembra cristallo!"
"Inizi a comportarti in maniera sensata alla fine!"
"Dici? A me sembra di essere completamente fuori di testa!"
"Io sono quel cristallo bianco!"
"Sicuro? A me sembra uguale a tutti gli altri!"
"Prendilo."
"No!, hanno già fatto una cosa simile..."
"Avanti prendi quel cristallo bianco!"
"Va bene, va bene, non ti scaldare!"
"Non senti niente?"
"No è solo freddo e duro e... ehi ma ha braccia e gambe!"
"Sì e dita e tutto il resto!"
"Non hai gli occhi e la tua testa è enorme, anzi sei tutta testa! Non hai nemmeno... insomma: hai capito no? Sei sicuro di essere me?"
"Quella parte non mi serve, la lascio volentieri a te... e non mi servono nemmeno gli occhi, ho altri modi per orientarmi io, se proprio voglio vedere ci sei tu! Comunque siamo la stessa cosa, hai solo scelto, chissà poi perché solo un materiale particolare.
Sicuro che non senti niente?
"
"Perché cosa dovrei sentire?"
"Non so potere, determinazione, comprensione, non funzionano così le cose di solito?"
"Dici che dovrebbero funzionare così? Non sento niente però!"
"Và be', non è importante, non dovrebbe essere una cosa cruciale."
"Se lo dici tu! Io comunque non ti seguo più! Ora che ti ho in mano che faccio!?"
"Non mi far essere volgare!"
"Come?"
"Lasciamo stare va'! Piuttosto hai trovato un modo per uscire di qui?"
"No! Poi lo stupido sarei io? Si vede che non presti attenzione a come quelli ti entrano dentro e poi sanno tutto, proprio tutto quel che hai pensato, desiderato, voluto e poi te lo danno in modo che tu lo possa così odiare, sono terribili!"
"Pensi che non lo sappia? Ora però abbiamo una possibilità, un modo per aggirarli!"
"Intendi dire che posso riappropriarmi della mia mente?"
"In un certo senso sì! Spero che tu sia abbastanza intelligente da capire il procedimento però!"
"Che devo fare?"
"In pratica niente..."
"Lo sapevo che c'era la fregatura..."
"Insomma posso parlare con tranquillità o vuoi fermarmi ad ogni parola che non capisci?"
"Vai avanti nano!"
"Perché con te è tutto così complicato? Allora dicevo che in pratica non devi fare nient'altro che credere fermamente che i tuoi pensieri siano in me e nessuno li potrà sentire, così nessuno ci potrà fermare dal fuggire. A quanto pare la parte della mente giusta l'hai data a me... ho già pronto un piano!"
"Tu fai le cose troppo semplici per i miei gusti, ci farai ammazzare, anzi mi farai ammazzare!"
"Se tu muori muoio anch'io, siamo la stessa cosa, non ho voglia che tu smetta di pensare o di fare tutte quelle cose... insomma quello che fai di solito."
"Sentiamo questo piano allora!"

I MILLE SOGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora