8° CAPITOLO

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CHLOE'S POV.

Sono seduta sulla poltrona vicino alla finestra nella mia stanza e sto ripensando all'incontro di pochi minuti fa, mi chiedo perché Ryan era così arrabbiato e soprattutto perché si è rivolto a me in quel modo? voglio dire.. non ho fatto niente.. oh si? no, è lui che è un cafone maleducato che pensa di essere al centro dell'universo, potrà essere bello quanto vuole ma ha un carattere odioso!.

Vengo distolta dai miei pensieri quando Noah entra nella mia camera.

<<Ei come stai?>> mi chiede.

<<Bene>> rispondo.

<<Ho parlato con la dott.ssa Smith e mi ha detto che durante questo periodo sarai aiutata da una psicologa>> lo guardo sbigottita.

<<Io non ho bisogno di una strizzacervelli!>> dico gridando.

<<Non c'è bisogno che ti scaldi tanto e comunque ho già acconsentito, credo ti faccia bene l'aiuto di una professionista>>

<<E chi sei tu per decidere al posto mio?>> sono furiosa in questo momento.

<<Sono tuo fratello e se sei diventata anoressica un problema ci sarà non credi?>>

<<C'è e sai benissimo qual è!>>

<<Senti andrai e basta, oggi alle 05:00 PM dalla dott.ssa Cooper, ti aiuterà>> detto questo esce dalla stanza e se ne va....

Per pranzo mi hanno portato della pasta al sugo e della verdura anche se non ho mangiato tutto, come al solito.

Il pomeriggio qua dentro non passa più e siccome mi sto annoiando da morire decido di provare ad andare a vedere come sia possibile che una persona che neanche conosco possa aiutarmi.

Arrivo davanti alla porta e busso.

<<Avanti>> sento dire e così entro.

<<Tu devi essere Chloe Bennett!>>

Annuisco; la donna davanti a me avrà al massimo 45 anni.. ma neanche, i capelli castani legati in una cosa alta, una camicia bianca, dei pantaloni aderenti neri e un paio di decolletè nere completano il look, quando mi guarda in faccia noto i suoi occhi azzurri che mi ricordano quelli di Ryan.

<<Sono la dott.ssa Cooper, ma puoi chiamarmi Katrine.. prego accomodati>> dice indicando la seduta di fronte a lei; io annuisco e faccio ciò che mi dice.

<<Siccome è la nostra prima seduta vorrei che mi parlassi di te, ma solo delle cose più superflue niente confessioni strappalacrime>> dice con un sorriso rassicurante.

<<Bè non c'è molto da dire, sono una semplice ragazza di 19 anni solo con qualche casino in più e tanti chili in meno rispetto alla norma>> sorrido.

<<E qui a Los Angeles come ti trovi?>>

<<Sono qui solamente da 9 giorni e non ho visto granchè ma sicuramente questa città è molto diversa da Dallas!>>

<<Che cosa ti piace fare?>> mi chiede.

<<Mi piace leggere, soprattutto i grandi classici o i romanzi, adoro la spiaggia quando non c'è nessuno e il sole sta per tramontare con il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, perché mi rilassa e in un certo senso è come se in quei momenti mi allontanassi dal mondo>> dico con sguardo sognante.

<<Bè ti capisco.... direi che per oggi puoi andare>> sorrido e annuisco, sto per uscire dalla stanza quando la dott.ssa Cooper mi dice:

<<Se vuoi puoi farti un giro fuori dall'ospedale basta che ritorni per le 19.00>> e mi fa l'occhiolino.

<<La ringrazio>> sorrido ed esco.

Avevo proprio bisogno di farmi un giro e respirare un po'.

Finalmente!

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Nuovo capitolo!

Che ne pensate?

Grazie a tutti quelli che leggono la storia e la votano, anche se siamo ancora all'inizio:)

Buona Giornata!

Un bacio,

'Las Chicas'

&quot;An Angel at Sunset&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora