CAPITOLO 67

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Giorno dopo giorno mi accorgo sempre di più di quanto la mia vita sia cambiata da un anno a questa parte.

Prima soffrivo di  anoressia, non uscivo e non avevo amici, il tutto è iniziato dopo che ho scoperto che mia madre era in realtà mia zia, perché colei che mi aveva messo al mondo non voleva saperne niente di me.

L'unica salvezza è stata Noah, sin da piccola mi è sempre stato vicino, anche quando credevo fosse un semplice amico gli volevo un bene dell'anima, era uno di quei legami che andava oltre la mia comprensione.
Appena ho saputo chi era veramente mi sono arrabbiata anche con lui per non avermelo detto, ma poi ho capito i suoi motivi.
Diciamo che la mia adolescenza poteva andare meglio, ma ormai è acqua passata.

Oggi è sabato e mi sono svegliata proprio ora, alle 11.40 per la precisione, di solito non dormo così tanto ma avevo del sonno arretrato. Siccome è troppo tardi per fare colazione, mi lego i capelli in una crocchia disordinata e lavo il viso e i denti,metto una vecchia tuta ed inizio a sistemare e pulire casa.

*Ti va di uscire stasera? *
*Sophie non posso... Devo studiare *
*Daiiiii sarà una festa grandiosa passo alle 21*

Quando si mette in testa una cosa è irremovibile, però forse ho bisogno di un po' di svago.
Per pranzo preparo un po' di pasta al sugo, niente di speciale ma non ho voglia di cucinare ora, poi ne lascio un po' da parte per Noah che è ad allenarsi, e con il mio bel piatto mi vado a sedere in soggiorno mentre vedo una replica di The O. C.

Quando finisco sono già le 15.30 e così decido di approfittarne e mettermi a studiare economia.

Salgo in camera e mi siedo sul letto con il libro sul grembo, dopo un quarto d'ora la porta si apre di getto facendomi letteralmente saltare per lo spavento
<<Ciao sorellina >>ridacchia Noah <<Stronzo! >>dico gettandogli il primo cuscino che mi capita sotto tiro
<<Ehi modera i termini >> fa un broncio adorabile, ma non riesce a trattenere un sorriso
<<Ci vieni stasera alla festa a casa Johnson? >> cambia argomento <<Johnson? >>
<<Si, era il tuo dottore >> è un po' strano pensare di fare una festa a casa del proprio dottore, però lui è un ragazzo e come tutti i ragazzi dovrà pur divertirsi
<<Sophie non mi ha lasciato molta scelta >> dico con faccia ovvia, a quella ragazza è impossibile dire di no.
<<Vado a farmi una doccia, comunque era buona la pasta >> richiude la porta ed io torno a studiare.

Verso le 19 comincio a prepararmi  lavo i capelli e dopo averli asciugati li lascio ricadere sulla schiena in morbide onde, metto una gonna a vita alta nera e sopra una camicetta sempre nera ma trasparente da cui si intravede il top sotto, mi trucco un po', metto le décolleté e prendo un giubbino di pelle.
Faccio appena in tempo a prendere la borsetta che sento un clacson suonare;mi avvio verso l'auto di Sophie e mi siedo al posto accanto a lei
<<Tuo fratello non viene? >>
<<Si stava ancora preparando, ha detto che viene tra un po'.... È peggio di una femmina >> faccio spallucce sorridendo
<<Bè dobbiamo passare anche da un'altra parte >> sussurra e spero che non sia quello che sto pensando <<Sputa il rospo >>
<<andiamo a casa di Ryan >> <<Sophie! Cosa non capisci del "mi fa male stare sempre con lui"? >>
<<Lo so scusami ma me l'ha chiesto Simon e non sapevo ci fosse anche Ry >> sospiro, non è che mi dà fastidio la sua presenza, anzi, però se vado avanti cosi non lo dimenticherò mai.

La mia amica  supera il cancello già aperto e parcheggia davanti il portone della villa di Ry, qualche minuto dopo escono entrambi i ragazzi che si siedono nei sedili posteriori
<<mi sto congelando! >> esclama Simon
<<Buonasera anche a te >> rispondo ironica
<<Si, come vuoi, accendi l'aria calda donna >>
<<È accesa troglodita >> ribatte la mia amica, questi due non andranno mai completamente d'accordo ma i loro battibecchi mi divertono un sacco
<<OK ragazzi ce la fate a stare zitti per 5 minuti? >> chiede Ry mentre gli altri due sbuffano.

20 minuti dopo
Arriviamo davanti una casa enorme dalla quale fuoriesce una musica assordante, quando entriamo ci sono molti ragazzi in pista, alcuni invece che bevono e si baciano in modo osceno... Tutto nella norma insomma.
<<Andiamo dai, adoro questa canzone >> Sophie mi trascina in mezzo alla folla e comincia a ballare in maniera sensuale ondeggiando i fianchi, io invece sembro più un pinguino, ma faccio del mio meglio.
Dopo più di un'ora passata a ballare, torno al tavolo dove trovo Ry e Simon che sono un po' brilli e chiacchierano con due ragazze.
Riconosco subito una di loro, è Celine quella stron...brava ragazza che frequenta il nostro corso di inglese, nella maniera più disinvolta che conosco, mi avvicino a loro e bevo un sorso del cocktail che prima mi ha dato il dottor.... Emh Matt.
<<Ciao Chloe! >> dice la gallina con una voce insopportabile mentre io mi sforzo di ricambiare con un sorriso fintissimo
<<... Vado... Da una parte ciao >> sembrerò una svitata di sicuro ma non ho alcuna intenzione di rimanere lì.
Salgo le scale e vado alla ricerca del bagno, invece m'imbatto in Jessica...

Che fortuna che ho!

<<Guarda un po' chi si rivede >> ghigna lei
<<Senti non ho né la voglia né il tempo per stare qui a parlare con te quindi ciao >> la liquido con un cenno della mano, che lei prontamente afferra
<<Senti, Chloe, non riuscirai a portarmi via Ryan, non te lo permetterò >>
Mi scrollo di dosso la sua presa e con tutta la calma del mondo la guardo negl'occhi
<<Stammi a sentire tu invece, a quanto pare non hai ancora capito che Ryan non ti vuole, come non vuole me, quindi riprenditi quel briciolo di dignità che ti è rimasta e non rompermi più le palle >>
La sua faccia è epica, e mi sento sollevata, sono contenta di non essermi fatta mettere i piedi in testa.
Da un momento all'altro scoppia a piangere e appena mi giro capisco il motivo.
Ryan viene verso di noi con faccia confusa e Jessica non perde tempo per buttarsi tra le sue braccia e sparare cazzate
<<M-mi sta insultando Ry>>

Oh ma perfavore! Non crederà davvero a questa pantomima?!
<<Chloe non credo sia il luogo e il momento >> dice Ryan
Rimango sconvolta, non può dire sul serio.
<<È proprio vero.... Le persone non impari mai a conoscerle >> con un sorriso amaro, faccio dietrofront e scendo velocemente le scale mentre Ryan mi corre incontro.
<<Chloe! Aspetta per favore! >>
Con gli occhi pieni di lacrime mi giro e vorrei tanto prenderlo a pugni
<<No adesso basta! Sono stufa di te, di Jennifer, del nostro continuo litigare.... Basta! >> corro più veloce, fino a raggiungere la strada.
È davvero buio ed ho un po' di paura ma cerco di non pensarci e continuo a camminare verso casa mia.

È un attimo, i fari di una macchina, una mano che mi copre la bocca e poi... Il nulla.

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IMPORTANTE!!
scusate se non aggiorniamo spesso, ma il punto è :
La storia vi sta piacendo?
Perché non riceviamo stelline o commenti e siamo un po' demoralizzate,perché impieghiamo del tempo per aggiornare ed andare avanti con la storia, ma sembra che non sia apprezzata.
Detto questo vi auguriamo buona giornata e grazie per aver letto.

Las chicas





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