6° CAPITOLO

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<<Avanti>>, sento dire dalla dottoressa dopo che ho bussato.

<<Buongiorno>>, diciamo all'unisono io e Noah.

<<Allora Chloe, levati le scarpe e mettiti sopra la bilancia>>.

Salgo e il risultato è: 44,5 Kg.

<<Sei dimagrita, questo non va bene>>, dice la donna davanti a me.

<<Non mangia quasi niente>>, dice mio fratello.

<<Non è vero>>, rispondo io.

<<C'è un solo modo per controllare chi dei due ha ragione.... Dovrai rimanere qui per qualche settimana, se tutto va bene>>, continua la dottoressa.

Il mondo mi cade addosso, non voglio stare rinchiusa in una stupida clinica; ma d'altronde non penso di avere molta scelta se voglio guarire veramente.

<<Ci penserò>>, sussurro ed esco da quella struttura, mentre sento le lacrime iniziare a scendere e i passi di Noah dietro di me.

<<Dove vai? Fermati!>>, grida lui.

<<Senti ho bisogno di stare da sola, ci vediamo a casa>>, per fortuna mi ascolta e se ne va.

Comincio a camminare verso un posto che mi piace e tranquillizza di più: L'OCEANO.

Trovo un posto davvero spettacolare, è una insenatura nascosta dal resto della spiaggia con alcune grandi rocce; mi appoggio ad una di esse ed inizio a pensare e a piangere, fino a quando non vengo distratta da un fruscio sulla sabbia.

Spaventata mi alzo di colpo e girandomi vado a sbattere a qualcosa di duro; quando alzo lo sguardo vedo quei due occhi stupendi.

Il ragazzo dell'altro giorno è qui davanti a me ed è davvero alto, sarà oltre 1.80.

<<Se hai finito di sbavare puoi staccarti>>, dice lui con un sorriso beffardo.

Ero talmente presa dal momento da non accorgermi delle sue mani attorno alla mia vita e delle mie sulle sue spalle, così mi stacco bruscamente da lui e dico:

<<Sei solo uno sbruffone e per la cronaca non stavo sbavando!>>.

<<Ok, vedo che qualcuno si è svegliato male questa mattina>>, dice lui.

<<Scusa>>, sussurro.

<<Perché stai piangendo?>>, mi chiede.

<<Problemi personali>>, rispondo.

<<Ne vuoi parlare?>>.

<<No potresti essere uno stalker>>, dico sorridendo.

<<Possibile.... ma sarei uno stalker fighissimo>>, dice ricambiando il sorriso.

<<Concordo>>, penso, ma mi rendo conto di averlo detto ad alta voce.

<<Come?>>, chiede.

<<Emh.. niente niente>>, dico imbarazzata.

Per fortuna non controbatte.

Dopo qualche minuto di silenzio, mi risiedo sulla sabbia e lui affianco a me.

<<Come ti chiami?>> chiede lui.

<<Chloe.... e tu?>>.

<<Ryan>> .... bè ho sempre pensato che questo nome fosse da superfighi e adesso ne sono ancora più convinta.

<<Quanti anni hai?>> dice distogliendomi dai miei pensieri.

<<19 te?>>.

<<20.... non sei di qui vero?>>.

<<No.... si vede così tanto?>> dico sorridendo imbarazzata.

<<No è che ti avrei notata!>> dice con sorriso malizioso.

Ok, adesso sto andando davvero a fuoco!

<<Dovresti vedere la tua faccia, sembri un pomodoro!>> ride di gusto lui e io in tutta risposta gli tiro un pugno leggere sul braccio;

<<Credo sia ora di andare si è fatto tardi.... ciao Ryan>> dico.

<<A presto dolcezza!>> e con un sorriso da ebete stampato in volto me ne torno a casa.

Per tutto il resto della serata non faccio altro che pensare a lui.

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Ed ecco a voi l'ultimo capitolo per oggi..

Grazie a chi sta leggendo la storia, e chi la sta votando.. Vi chiediamo gentilmente di commentare, anche per sapere cosa ne pensate voi:)

#Seguiteci, ricambiamo#

Buona Serata e Buona Lettura.

A domani,

'Las Chicas'

&quot;An Angel at Sunset&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora