"sono qui ma non c'è nessuno"
Questo dice il messaggio di Noah.
Il fatto che non ci sia nessuno in quella villa non me la racconta giusta, di solito c'erano sempre almeno degli uomini a sorvegliare.
"vai via di lì potrebbe essere pericoloso"
Scrivo e premo invio.
Voglio trovare Chloe ma di certo se lui si fa male sarà più difficile.
Quando una mezz'ora dopo Noah torna a casa io sono sul divano, entra e viene a sedersi di fianco a me
<<Ho un piano >>
<<Ryan, non faremo niente di stupido>>
<<Dobbiamo trovarla prima che le facciano del male lo capisci o no? Vuoi rimanere qui a non fare un cazzo mentre lei potrebbe essere in pericolo ? >> ora sono in piedi e sto urlando, non è un il comportamento più adatto ma in questo momento non me ne potrebbe importare di meno
<<Forse dimentichi che è mia sorella>>
<<Hai ragione.... Scusa, ma non so come tu possa essere così tranquillo >>
<<Non lo sono infatti, semplicemente non urlo come una pazza isterica >> accenna un sorriso che non ricambio, anzi lo guardo male.
<<Rimani a cena? >>
<<No devo andare, per qualsiasi cosa tienimi informato >>esco da lì e mi dirigo verso casa, lungo il tragitto non posso fare a meno di notare tutti i negozi dove andavo con Chloe. All'angolo del marciapiede c'è la sua gelateria preferita, ricordo che quando l'ho conosciuta non mangiava quasi niente, l'unica cosa a cui non sapeva dire di no era proprio il gelato, ed è qui che venivamo quasi tutti i pomeriggi.
Poi noto la libreria, dove si fermava per ore ed ore, Starbucks, e molti altri negozi, tutto mi riporta a lei.
Non riesco a smettere di pensare che se mi fossi comportato diversamente ora lei sarebbe qui con me, e questo pensiero mi uccide.CHLOE'S POV
Sono passati altri 2 giorni, giorni in cui non faccio praticamente niente se non aspettare e sperare che un volto a me familiare venga a salvarmi da questo incubo.
Le ore passano troppo lentamente ed il mio cervello elabora troppo.
L'altra notte ho fatto un sogno, ero nella mia stanza, le lenzuola che profumavano di ammorbidente, una raggio di sole illuminava la camera, ma la cosa più bella era lui, Ryan vicino a me che accarezzava una guancia e mi diceva "Buongiorno" col suo sorriso disarmante, appena prima di darmi un bacio a fior di labbra.
Era tutto così reale, tanto che quando ho aperto gli occhi pensavo di trovarmi davanti lo stesso scenario, invece no, ero ancora qui, al freddo e al buio.
<<Ciao bambolina >> nella stanza entra Alex con un piatto di pasta in bianco, l'aspetto non è dei migliori e in questo giorni ho perso l'appetito, non che ne abbia mai avuto chissà quanto.
<<Perché sono qui? Me lo dirai una buona volta? >> urlo con le lacrime agli occhi, mentre lui del tutto indifferente posa il piatto di fronte a me <<Hai fretta? - ghigna - sai, mi fai quasi pena, comunque non temere lo scoprirai molto presto >>detto questo, mi scopre di poco la pancia e mi accarezza, la sua mano è fredda, estranea e mi fa venire la nausea <<Che stai facendo? Levati >>
<<Non hai capito niente, qui comando io tesoro >> sussurra, con le labbra mi sfiora il collo, mentre io ho le mani e i piedi legati, inizio a piangere e ad immaginare di essere da un'altra parte ma non funziona, ad un tratto smette di toccarmi, si allontana, mi rivolge un sorriso che mi fa accapponare la pelle, poi alza i tacchi e se ne va senza dire niente.
Chiude la porta, per l'ennesima volta, e io per l'ennesima volta mi sento indifesa e sola,ripeto a me stessa che poteva andarmi peggio, però non è detto che non ci sia un'altra volta, al solo pensiero scoppio in lacrime, mi abbandono sul pavimento e sfogo tutto il mio dolore, poco prima di addormentarmi sussurro <<Dove sei Ry? >> spero che anche stanotte almeno in sogno sia con me.RYAN'S POV
Ho un brutto presentimento, come se stesse succedendo qualcosa, ma io non possa fare niente, spero tanto di sbagliarmi <<Ryan, va tutto bene? >>, mia sorella entra in camera, non siamo mai stati due di quei fratelli che si dicono in continuazione "ti voglio bene" ma c'è lo siamo sempre dimostrato, lei mi ha aiutato nei momenti difficili e lo sta facendo tutt'ora.
<<Diciamo che potrebbe andare meglio >>, viene a sedersi sul letto con me, leggo la compassione nei suoi occhi <<Ho letto la tua cartella clinica oggi, non credo tu abbia bisogno di fare altre chemio "
<<Bene. >>
<<Ryan dovresti esserne contento, è ammirevole il fatto che tu stia facendo il possibile per trovarla ma non puoi annientarti così >>le vien quasi da piangere, me ne accorgo dalla voce e a dagl'occhi lucidi
<<Ally come ti sentiresti senza una parte di te stessa? Come staresti se l'unica cosa bella della tua vita fosse in pericolo per colpa tua? >>
<<Smettila di dire sciocchezze, non è colpa tua, anche se in passato hai commesso degli errori non vuol dire che tutto il male del mondo è opera tua >>vorrei pensarla come lei ma non ce la faccio, vorrei solo urlare, rompere qualcosa e stare con Chloe ma non è possibile.
<<Non dimenticare che noi ti amiamo Ry e anche lei, non vorrebbe vederti così, trovala ma non ti abbattere >>
<<Grazie Ally >>la abbraccio come non facevo da un po', mi ha fatto bene parlare con lei.
<<Basta palestra, sono io la sorella maggiore, ma con tutti questi muscoli sembro tua figlia >>ride ed io con lei, per la prima volta dopo un po' di giorni.
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"An Angel at Sunset"
RomanceNel corso della nostra vita facciamo degli sbagli, e questo lo sa bene Ryan che a soli 20 anni ha alle spalle un passato difficile in una famiglia apparentemente perfetta. Nell'ultimo periodo è cresciuto e sta andando avanti ma alle volte il passato...