10° CAPITOLO

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La mia sveglia suona alle 8:00, così mi alzo e mi preparo per scendere in mensa a fare colazione.

10 minuti dopo..

Prendo il mio vassoio che consiste in succo alla pesca e un cornetto farcito, mi siedo ad un tavolo ed inizio a mangiare, ma come sempre il mio stomaco si rifiuta di finire il pasto.

Mentre sto per andare a riporre il mio vassoio, un'infermiera mi blocca il passaggio e comincia a sbraitare catturando l'attenzione di tutti:

<<Mi è stato ordinato dal dott. Johnson di farti mangiare tutto ciò che ti offre la mensa>>.

<<Non ho fame>>, rispondo io.

<<DEVI MANGIARE!>> dice lei alzando la voce.

<<HO DETTO CHE NON HO FAME! Si sposti>>, rispondo urlando anch'io e scandendo bene le parole.

<<Non ascolto ordini da una ragazzina viziata e problematica come te, che vuole solo farsi compatire dalla gente!>>, mi dice duramente.

<<Lei non mi conosce, STIA ZITTA!>>, rispondo piangendo.

Dopo di che, sento afferrarmi per un polso e quando mi giro riconosco quei magnifici occhi azzurri.

<<Vieni, andiamo>>, mi dice Ryan trascinandomi via.

<<Non posso uscire dalla clinica>>, sussurro.

<<Mi prenderò tutte le colpe>>, mi risponde sorridendo.

Ci avviamo verso la spiaggia.

Una volta arrivati, iniziamo a camminare uno di fianco all'altro a riva.

<<Perché quella infermiera ti stava urlando contro?>>, mi chiede lui.

<<Non volevo finire la mia colazione, tutto qui..>>, gli rispondo.

<<Okay..>> dice titubante.

<<Tu invece perché ti trovavi lì?>>, gli chiedo curiosa.

<<Dovevo fare una visita di controllo, niente di che..>>

<<Tu invece per quale motivo specifico sei in quella clinica?>> mi chiede.

<<Davvero? Non lo hai notato che sono anoressica?!>> dico con tono ironico.

<<In realtà mi ero soffermato a guardare i tuoi bellissimi occhi>> sorride malizioso e il mio cervello va in pappa, la sua risata mi distrae.

<<Dovresti vedere la tua faccia! Sei dello stesso colore della mia maglia!>> dice e allora guardo la sua maglia 'bordeaux' dalla quale si intravedono i suoi bicipiti....

"Sbaglio o incomincia a fare caldo qui?" penso; ad un certo punto mi sento sollevare da terra e il mio corpo entra in contatto con l'acqua tiepida dell'oceano, mi rimetto in piedi completamente zuppa e gli urlo:

<<Sei impazzito? Perché lo hai fatto?>> e lui continuando a ridere dice:

<<Hai detto che faceva caldo.... quindi....>> in questo momento vorrei stare sott'acqua, ma decido di ripagarlo con la sua stessa moneta e approfittando di un suo momento di distrazione lo spingo in acqua e inizio a ridere ma smetto subito appena lo vedo uscire dall'acqua: la sua maglia aderisce perfettamente al corpo lasciando intravedere gli addominali così come i jeans, si sposta indietro il ciuffo bagnato che gli ricade sugli occhi....

<<Se apri un altro po' la bocca avrai dei danni permanenti alla mandibola!>> dice sorridendo, vorrei tanto rispondergli ma non riesco a formulare una frase sensata, per fortuna ci pensa il mio telefono a salvarmi dall'imbarazzo, esco dall'acqua e prendo il cellulare:

*Pronto?*

*Chloe sto venendo a trovarti, tra poco sono lì>> dice Noah e riattacca; controllo l'ora ed è davvero tardi.

<<Ryan devo tornare alla clinica>> lui annuisce e mi riaccompagna.

Arriviamo lì in cinque minuti e vedo Noah parcheggiare l'auto, saluto Ryan e mi precipito nella mia stanza; col fiatone mi sdraio sul letto ed inizio ad ascoltare la musica, esattamente un minuto dopo entra mio fratello in stanza.

<<Hey sorellina!>>, mi dice sorridendo, poi accigliandosi continua:

<<Perché sei tutta bagnata?>>.

<<Stavo prendendo una cosa, quando sono scivolata e si è aperto il rubinetto della doccia", mento, per fortuna mi crede.

<<Sono venuto qui per dirti che non ci vedremo per una settimana perché ho degli impegni>>, dice.

<<Ah ok>>, rispondo.

Qualcuno bussa alla porta e compare una giovane ragazza.

<<Ciao Chloe sono Allison, il dott. Johnson vuole vederti>>, mi dice e dopo aver salutato con un abbraccio Noah, la seguo.

Entro nello studio e il dottore mi dice di posizionarmi sulla bilancia: 45Kg.

<<Ok, ora devo andare, ci vediamo tra 5 giorni>>, dice e se ne va.

Quando mi giro noto la dottoressa Cooper, la mia psicologa, guardarmi con sguardo furbo.

<<Allora, ti stai trovando bene in questa clinica?>>, mi chiede.

<<Beh.. si>> dico.

<<Questa mattina ti ho vista uscire.. dove sei andata?>>.

<<Dovevo prendere una boccata d'aria>>, detto questo me ne torno in stanza e mi metto a leggere.

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Ed ecco a voi!<3

Che ne pensate finora della storia? Vi piacciono i personaggi?

Rispondete please:)

'Las Chicas'

&quot;An Angel at Sunset&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora