CAPITOLO 62

12 2 0
                                    


CHLOE'S POV
Quando mi stacco dalla sua bocca, poggio la mia mano sulla sua guancia e la fronte contro la sua<<Perché? >> sussurro <<Perché non posso stare senza di te >>mi stacco da lui andandomi a sedere sul divano <<Io non ti capisco... hai fatto tutto questo per quale motivo se mi vuoi anche tu? >> lui mi segue in silenzio ma rimane in piedi poco distante da me <<Non sono abbastanza... lucido per affrontare questo discorso>> blatera strofinandosi una mano sulla fronte, per stasera non otterro' nessuna spiegazione da lui questo è chiaro.
<<Sei venuto in macchina?>>annuisce semplicemente, mi alzo e lo prendo per mano salendo le scale
<<Se vuoi puoi farti una doccia, ti prendo i vestiti di Noah>>
<<Emh, grazie ne avrei bisogno >> lui entra in bagno e io vado a prendergli qualcosa nell'armadio di mio fratello. Quando passo davanti la porta sento l'acqua scorrere, apro la porta quel poco che basta per posare gli indumenti sul mobile e poi la richiudo.
Appena entro in camera mia sento il portone d'ingresso sbattere, scendo al piano di sotto e mi trovo davanti Noah <<Ti... Sei divertito? >> chiedo con un sorriso tirato, lui alza un sopracciglio <<Perché hai lasciato l'acqua aperta di sopra? >> ho paura a dirgli che Ryan è qui, non so come potrebbe prenderla, è da poco che il loro rapporto è tornato ad essere "civile" ma dopo quello che mi ha fatto Ry ho paura che pensi mi stia usando e non ho bisogno di una ramanzina adesso <<Lui è qui vero? >> annuisco semplicemente, nel mentre sento l'acqua che si chiude <<È venuto qui completamente ubriaco... Che dovevo fare? >>
<<Ti ha fatto del male? >> si avvicina a me scrutandomi in volto
<<Non lo farebbe mai>> sentenzio risoluta
<<L'ho già sentita questa frase >> so che vuole solo proteggermi ma mi dà fastidio che parli così di lui, anche se ha ragione.
Forse è vero quanto dicono che l'amore rende stupidi <<può restare per stanotte? >> <<Chloe non credo che->> <<Basta, questa è anche casa mia e non sono più una bambina, non lascerò che torni a casa in quelle condizioni quindi mettiti l'anima in pace >> senza ascoltare una sua risposta salgo in camera dove trovo Ry in piedi che si infila la maglietta <<Stai meglio? >> chiedo chiudendo la porta, lui si gira a guardarmi e sorridendo dice <<Si, diciamo che sto smaltendo la sbornia >>
<< Meglio così >> mi avvicino al letto e mi sdraio sotto le coperte <<Vieni, non mordo >> spengo la lampada sul comodino e l'unica luce è quella che filtra dalla finestra, sento il materasso abbassarsi e intravedo il viso di Ryan che mi guarda <<Grazie, per tutto, non lo merito eppure tu sei qui con me>> sussurra
<<Io...non so cosa dire >> ammetto, perché è la verità, con lui è sempre complicato ultimamente ma non stasera.
Mi accarezza col pollice una guancia  ed io so chiudo gli occhi a quel tocco così familiare <<Non dire niente.. Perfavore >>   si avvicina sempre di più e lascia un dolce bacio sulle mie labbra e poi sulla fronte  mi accoccolo al suo petto, è così confortante sentire il suo cuore battere contro il mio orecchio, è come se non fosse successo mai niente.
Siamo solo io e lui
<< Buonanotte piccola >> dice stringendomi a sé
Buonanotte Amore mio.
La mattina dopo quando mi sveglio, Ryan non è più vicino a me, lo immaginavo che sarebbe andata così ma in cuor mio speravo che avesse cambiato idea dopo ieri sera, anche se dubitavo se ne ricordasse per quanto era ubriaco.
Non mi piace per niente l'effetto che ha su di me, mi rende vulnerabile e incredibilmente stupida, non riesco a pensare lucidamente ma d'altronde è questo l'amore, quello di cui parlano nei libri o nei film, solo che questa è la vita reale e le aspettative del ' e vissero felici e contenti' sono bassissime.... Devono esserlo se non ci si vuole bruciare.

&quot;An Angel at Sunset&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora