Cosa vorresti fare domani? C'è qualcosa che vorresti davvero davvero fare o vedere?
Ormai era talmente abituato a passare le sue giornate chiuso lì dentro, che scegliere un luogo in cui uscire sembrava un'utopia.
Il mare?
Digitò istintivamente, senza pensarci. Aveva voglia di vedere il mare, della tranquillità invernale che regnava sulla spiaggia, la luce soffusa e il vento freddo.
Si, aveva voglia di mare.
E mentre si immaginava cosa avrebbero potuto fare sul lungomare, si appisolò, stancato dalla quantità di emozioni che stava insolitamente tornando a provare.
Il giorno dopo aveva già preparato lo zaino con tutte le cose che doveva portarsi via. Aveva anche qualche sacchetto con qualche vestito, libri e cianfrusaglie varie.
Non ricordava di aver portato così tanto con se.
Quella mattina aveva passato del tempo al telefono con i suoi genitori, cercando di rassicurarli sul fatto che sarebbe andato tutto liscio.
Poi nella discussione uscì un argomento che lo lasciò spiazzato.
"E questi tuoi amici cosa fanno?"
"Davide lavora, è un musicista mentre Giovanni studia e vorrebbe fare della sua musica un lavoro. Alessio studia, e basta"
"E abitano tutti qua?"
"Si, tranne Davide che abita in Inghilterra, perché?"
"Per curiosità, non deve esserci per forza un perché"
"Mamma... Ormai vi conosco, dai, non preoccuparti okay?"
"Se vuoi invitarli non farti problemi"
"Mamma, per piacere"
"Voglio solo che tu sappia che i tuoi amici sono i benvenuti in casa nostra"
Gennaro sapeva che i suoi genitori erano a tratti iperprotettivi, il fatto che il biondo non portasse molti amici a casa non lo avevano mai accettato.
Gli ripetevano spesso di invitare qualcuno, di uscire, ma c'erano dei giorni in cui non voleva nessun contatto umano, prediligendo la solitudine.
Certo non potevano sapere cosa faceva quando era solo a casa e chi invitava.
Se fossero amici o meno.
E questo andava sempre a suo vantaggio.
Ma come gli avrebbe spiegato della sua non propriamente amicizia con un ragazzo?
Semplice, non lo avrebbe fatto. Sarebbe rimasto un semplice amico per loro.
"Devo andare Gennaro, tuo padre ti saluta e se hai bisogno di qualcosa chiedi alla zia"
Odiava essere chiamato Gennaro, ma sua madre non lo ricordava mai.
Chiusa la telefonata con uno sbuffo.
La cosa che lo agitava di più era tornare a casa, tornare alla routine.
Temeva che sua zia si mostrasse troppo ansiosa, lasciandogli poco spazio per se stesso e la sua privacy.
Non sapeva se sarebbe tornato in università o avrebbe deciso di fare altro.
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Blindness is not Hopeless
FanfictionAlessio non riesce a dimenticare quegli occhi azzurri, così tempestosi, circondati di nero, del ragazzo appena incontrato sulla soglia di quella fredda stanza d'ospedale. Gennex | AU ovviamente "E tu perché sei qui?" "Una semplice visita di controll...