"Oggi viene Ale?"
"Credo di si Davide, anche se mi aveva accennato di una revisione che avrebbe dovuto fare in questi giorni, in università, quindi probabilmente potrebbe darci buca"
Gli rispose distrattamente mentre scorreva la timeline di twitter, lasciando qualche retweet e like quà e la. Poi realizzò la domanda del riccio e solo a quel punto si interessò veramente di quell'argomento.
"Perchè scusa?"
L'altro gli rispose senza mollare lo sguardo dalle corde della chitarra che teneva in mano, nel tentativo di riportare alla mente quello che ricordava.
"Mah così, mi puzza il fatto che Gennaro non venga qua da giorni mentre il tuo amico sembra sparito nel nulla. C'è qualcosa che non torna, e ho paura di sapere cosa"
A quel punto si rese conto di essere entrato in un argomento delicato e che la chitarra e gli accordi potevano aspettare.
"Cosa?"
Giovanni non era curioso, sapeva dove voleva andare a parare l'altro, ma in cuor suo non voleva crederci. Ecco perchè aveva posto quella domanda.
"Mh, insomma, sai perchè Gennaro è qua, no?"
"Davide, lascia perdere i discorsi fatti in modo delicato, vai al sodo, so tanto quanto ne sai tu"
"Hai ragione, insomma dicevo." Il riccio si accomodò meglio sul pouff della stanzetta relax, appoggiando la chitarra da un lato per concentrarsi sul discorso.
"Secondo me è successo qualcosa e le possibilità direi che sono anche troppe"
A quel punto fece un respiro, come se stesse per annunciare qualcosa di importante ed effettivamente stava per dire qualcosa che nessuno dei due avrebbe voluto sentire.
"Ho paura che Genn ci abbia riprovato"
Un conto era pensarci, un'altro ammetterlo.
"Non dirlo neanche per scherzo, sai che non lo farebbe mai"
Anche l'altro si era sistemato, alla meglio considerando la sua condizione, per poter affrontare quell'argomento con calma e con la considerazione che meritava.
"Forse non fino al" deglutì, scompigliandosi i capelli ricci "Suicidio"
Sentì l'altro sussultare, un movimento impercettibile ma incredibilmente vivo nei suoi occhi "Ma ferite più lievi... cavolo Giovanni, ci pensi mai che certe cose non possono essere risolte così facilmente?"
"Ovvio! Lo so che non è facile uscirne, cavolo ti prego, dimmi che non lo pensi sul serio"
Davide sospirò, quello era un argomento che evitavano sempre. Sapevano entrambi qualcosa del passato del biondo, tutte informazioni messe insieme da quello che sentivano in giro, la maggior parte ipotesi e parole dette dal biondo stesso.
"Invece ho paura che sia così. Insomma, è arrivato Alessio e ha sconvolto quella bolla che si era creato. Il fatto di non affezionarsi più, di non sapere provare emozioni, li hai visti insieme"
"Si"
Il moro ascoltava, rapito dalle parole del suo compagno di stanza.
"E hai visto come si guardavano, cavolo, chi non li conosce magari non lo nota, ma per quanto ne so io, si vede che sono parti dello stesso puzzle"
"E non poteva essere solo un bene?" In fondo era quello che pensava da quando aveva notato il cambiamento del biondo dopo aver conosciuto Alessio "Insomma, secondo me era quello che serviva a entrambi"
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Blindness is not Hopeless
FanfictionAlessio non riesce a dimenticare quegli occhi azzurri, così tempestosi, circondati di nero, del ragazzo appena incontrato sulla soglia di quella fredda stanza d'ospedale. Gennex | AU ovviamente "E tu perché sei qui?" "Una semplice visita di controll...