CAPITOLO 25

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Ringraziamenti:
Grazie mille a Moira1029384756, Az20047 e Finechan1 per aver iniziato a votare la storia♡

Buona lettura.

Eva's Pov

Conosco Cristiano da soli due giorni, ma non l'ho mai visto così agitato.

E: "Ehi..il discorso sulle stelle ti ha destabilizzato?" Chiedo sorridente, per sdrammatizzare.

Ma lui è molto serio.

C: "Eva, io..volevo farti una domanda molto personale"

Lo guardo e annuisco.

E: "Certo..dimmi pure"

C: "Volevo chiederti se...è a causa dell'accaduto che..che la notte non dormi"

E: "..Intendi il motivo dei miei incubi?"

C: "Si, volevo sapere se è stato quell'incidente a provocarti tutti quei sogni orribili"

Era un anno ormai che non pronunciavo più quella parola..incidente..dall'accaduto non avevo più il coraggio di pronunciarla e quando la sentivo dire da qualcuno mi venivano i brividi.

E: "P..perché questa domanda?"

C: "Preferirei non risponderti..scusa"

E: "..Va bene, tranquillo, ma..ti avverto, è un racconto molto lungo"

C: "Ho tutto il tempo"

E: "Ok..allora"

*Inizio racconto*

Mancava un mese alla partenza dei miei genitori per l'America.

Era un'occasione che non potevano assolutamente farsi scappare..se questo viaggio fosse andato a buon fine, avrebbero ottenuto uno stipendio altissimo, che ci avrebbe permesso di pagare tutte le varie rate che servivano per mandare avanti la famiglia.

Era sera e al telefono vengo chiamata dal mio professore, che mi informa di aver trovato un'agenzia disposta a fornire un hotel alla nostra classe, nonostante fosse estate piena, per un viaggio di istruzione in Spagna.

Io, entusiasta dell'idea di partire con i miei amici, decido di occuparmi personalmente dell'organizzazione del viaggio.

In una settimana riesco ad organizzare tutto al meglio, non vedevo l'ora di uscire fuori dall'Italia, non ero mai stata in un altro paese.

Per partire mancava solo confermare la data, così insieme alla classe decidiamo di fare una riunione per stabilire il periodo migliore.

Purtroppo il giorno della riunione mi assento per motivi di salute e viene deciso senza di me che il viaggio si sarebbe compiuto il 30 giugno, durante la settimana in cui i miei genitori avrebbero dovuto essere in America.

Ovviamente essendo loro responsabili della mia persona e non avendo ancora, mio fratello, la delega per poter prendere temporaneamente la mia tutela, sarei stata costretta a rinunciare al viaggio tanto desiderato.

Quando lo dissi ai miei, loro ci rimasero male quasi quanto me, erano felici all'idea che mi sarei andata a divertire fuori dall'Italia, perché ero una ragazza che non usciva mai e che ogni singolo pomeriggio lo passava sui libri a studiare.

Proprio perché non avevo mai fatto nessuna esperienza simile, decisi di chiedere ai miei se avrebbero potuto rimandare il viaggio di una settimana, in modo da poter essere presenti il giorno della mia partenza.

Loro accettarono subito, perché sono sempre stati buoni con me. Non mi hanno fatto mai mancare nulla e mi hanno fatto vivere un infanzia piena di luce, costringendo il buio a stare lontano dalla mia vita e da quella di mio fratello.

Ma forse è proprio perché abbiamo passato un'infanzia così perfetta che il destino ha deciso di giocarci un bruttissimo scherzo, quello che ci segnò per tutta la vita.

I miei, che alla fine partiro nel giorno da me richiesto, erano sull'autostrada, stavano per arrivare al porto dove si sarebbero imbarcati, ma non riuscirono mai a salire su quella nave, perché quel maledetto pomeriggio, su quella maledetta autostrada, un pirata della strada guidando in contromano prese in pieno la macchina dei miei genitori, causando un incidente e procurando la loro morte.

Da quel giorno la luce smise di illuminare la mia vita ed il buio, che i miei avevano cercato di tenere sempre lontano da me, prese il sopravvento su tutto.

La cosa che mi segnò di più, fu il fatto che, alla fine, fui io a causare tutto ciò, perché se non avessi chiesto ai miei di spostare il loro viaggio, se non fossi stata così egoista, ora loro sarebbero ancora qui con me e con Andreas e le stelle le osservarei solo di notte.

Io potevo salvarli, ma non l'ho fatto.

*Fine racconto*

<Spazio autrice>

Salve a tutte,
Scrivere questo capitolo è stato veramente straziante.
Per scriverlo ci ho messo tutta me stessa..e nel mio piccolo, penso di aver fatto anche un buon lavoro.

Finalmente è stata rivelata la natura degli incubi che perseguitavano Eva ogni notte.

-Voi al suo posto cosa avreste fatto?

Un bacio grande☆

☆ANDREAS MÜLLER☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora