☆ANDREAS MÜLLER☆

CAPITOLO 51

Salve a tutte,

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Non ci posso credere ragazze, vi amo troppo, giuro♡

Eva's Pov

Sono in macchina da 10 minuti, ma il tempo scorre talmente lento che mi sembra siano passati 10 anni.

Vedo Andreas avvicinarsi, non ha lividi quindi non credo che si sia picchiato con nessuno dei due e questo mi rende più tranquilla, ma la sua espressione dice tutt'altro.

Entra in macchina.

E: "Dove sono Michele ed Alessio?"

A: "Qui sono io che faccio domande, quindi ora fai silenzio e mi ascolti"

Dice mentre mette la chiave nella macchina, iniziando a guidare.

E: "..Come vuoi"

A: "Ho cercato di usare le buone maniere con te, quando ti ho trovato in discoteca avrei dovuto chiuderti in casa per minimo un mese, ma non l'ho fatto. Quando sono stato convocato in presidenza avrei dovuto arrabbiarmi, ma sono di nuovo rimasto calmo. Ho sempre cercato di non farti pesare nulla, di educarti come mamma e papà avrebbero fatto, ma evidentemente non ci sono riuscito"

E: "Perché dici questo?"

A: "Perché è così Eva, perché se fossi riuscito ad educarti come si deve, non ti saresti mai permessa di fidanzarti con il mio migliore amico, mai!"

E: "Non riesco a capire cosa ci sia di male in tutto questo Andreas. Io e Michele ci amiamo, perché non possiamo stare insieme?!"

A: "Perché è una questione di principio! Io non mi fidanzerei mai con una tua amica"

E: "A me non darebbe fastidio però"

A: "Questo è irrilevante"

E: "Lo vedi che ti rigiri le cose come più ti fa comodo?!"

A: "Io non mi rigiro proprio niente! Ma tanto da oggi stesso le cose cambiano"

E: "Che vuoi dire?"

A: "Lo scoprirai"

Dopo questa frase rimaniamo in silenzio per tutto il viaggio di ritorno.

Ho voglia di sentire Michele, mi manca e non posso sopportare la sua assenza.

Ma allo stesso tempo non posso far vedere a mio fratello che gli sto scrivendo, non me lo perdonerebbe mai.

Arriviamo a casa dopo circa un'ora di viaggio.

E: "Ora che siamo a casa puoi dirmi cosa vuoi fare?"

A: "Ci sto ancora pensando, ma se fossi in te non sarei così entusiasta di saperlo"

E: "Non sono entusiasta, solo che non mi piacciono le attese"

A: "Continua ad attendere in camera tua allora"

E: "Non voglio andare in camera"

A: "Io invece non voglio alzare di nuovo la voce, quindi vai in camera e anche velocemente"

Non mi oppongo,non potrei sopportare altre urla.

Sono le 24.00 e comincio ad avere sonno, così decido di non aspettare oltre e di andare a dormire.

La mattina seguente

Sono le 7.00 di mattina, questa notte non ho dormito quasi per niente, avevo troppo a cui pensare.