CAPITOLO 86

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Andreas' Pov

È sera, Eva è in camera sua da quando abbiamo discusso e non ha intenzione di uscire.

Forse ho esagerato, l'ho fatta sentire troppo in colpa quando quello che ha fatto uscire di casa Elena sono stato proprio io.

Credo di dover andare a rimediare.

Mi avvicino alla sua stanza e busso alla porta.

A: "Eva..ci sei?"

Silenzio. Non mi risponde..ma me lo sarei aspettato, riprovo.

A: "Eva..non voglio discutere, puoi aprire la porta per piacere?"

Aspetto un altro po' e finalmente risponde.

E: "Cosa vuoi Andreas?"

A: "Mi apri per favore? Voglio solo parlare"

A questo punto sento mia sorella alzarsi dal letto ed aprire.

E: "Che mi vorresti dire?"

A: "..Volevo prima di tutto chiederti scusa, ho esagerato prima"

E: "Ah, carino da parte tua, ma ora ciao"

Sta per richiudere la porta ma con una mano la fermo.

E: "Andreas lascia questa porta"

A: "Dammi un minuto per spiegare"

E: "Cosa mi vorresti spiegare? Mi hai detto che sono stata io a provocare tutto questo malcontento, d'ora in poi non lo provocherò più..puoi starne certo"

A: "Sai che non è questo che voglio"

E: "E cosa pretendi ancora?"

A: "..Vorrei che tu ti fermassi a ragionare"

E: "A quale scopo? Per giungere alla conclusione che la mia vita fa schifo e che non faccio altro che sbagliare? Preferisco di no"

A: "Non intendevo questo"

E: "E cosa allora?"

A: "Se ti fermassi a pensare, capiresti che se mi arrabbio, se alzo la voce con te, è perché ti voglio bene..e perché non voglio che tu prenda una strada sbagliata"

E: "Non sono affari tuoi quale strada prendo io"

A: "Si invece, sei mia sorella, l'amore della mia vita, sento il bisogno di fare quello che i nostri genitori non hanno potuto fare per te, glielo devo..te lo devo"

E: "Io..io non merito tutto questo affetto"

La guardo negli occhi, è così piccola e indifesa..ho il dovere di proteggerla.

A: "..Se non te lo meriti tu, chi altro dovrebbe meritarselo?"

E: "..Non lo so"

A: "Ehi, guardami"

Le tiro su il mento con un dito e noto che una lacrima sta scendendo sul suo volto.

A: "Stai piangendo"

E: "No..non è vero"

A: "Dai, basta fare la dura..per oggi l'hai fatta abbastanza non credi?"

E: "..."

A: "Forza, abbracciami"

Neanche il tempo di finire la frase che è già tra le mie braccia. 

La mia piccola sorellina..come farei senza di lei.

E: "Scusa per oggi Andre..non era mia intenzione ferirti"

A: "Quando siamo arrabbiati diciamo cose che non pensiamo..io per primo ne sono consapevole"

☆ANDREAS MÜLLER☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora