Tutto per voi il nuovo capitolo pubblicato con 10 minuti di anticipo!
Buona lettura!☆
Eva's Pov
*Dal capitolo precedente*
I tuoi genitori si amavano veramente.
Ed il pirata della strada che li uccise, sono io.
A quell'affermazione rimango a fissare Cristiano come non avevo mai fatto prima.
Le lacrime rigano il mio volto come poche volte era successo.
Avevo l'assassino dei miei genitori davanti gli occhi, colui che quell'estate decise di segnare per sempre la mia vita.
Eppure, non avevo il coraggio di fargli del male, forse perché anche lui come me stava piangendo.
Quando una persona piange davanti ad un'altra persona, è come se mostrasse la parte più fragile di sé, come se chiedesse di essere compresa.
In quel momento vedevo Cristiano fragile, non lo avevo mai visto piangere e forse non aveva mai pianto davanti a qualcuno.
C: "Eva..ti giuro su ciò che ho di più caro, che se potessi tornare indietro, o se potessi decidere io, sceglierei anche cento volte di salvare i tuoi genitori a costo della mia stessa vita"
Non riesco a rispondergli, non ce la faccio. Ciò che mi ha raccontato ha riportato in superficie ricordi che avevo deciso di archiviare nei pensieri più lontani, ha riaperto una ferita che avevo chiuso solo da poco.
E: "..Scusa..io non..non me la sento ora di parlare"
Mi alzo da li e mi allontano il più possibile da lui.
In questo momento non riesco neanche a parlare. Ho bisogno di assimilare ciò che mi è appena stato detto, ho bisogno di riflettere.
Cristiano però non lo ha capito e mi segue cercando di dare una spiegazione.
C: "Eva..non sai quanto mi dispiace di averti rovinato la vita in questo modo. Di aver rotto quell'armonia che solo le vere famiglie riescono a creare"
Con un filo di voce cerco di rispondergli.
E: "Andreas..lui lo sa?"
C: "..No, tu sei l'unica a saperlo"
Lo guardo.
E: "..Perché?"
C: "Cosa?"
E: "Perché nonostante ti abbia qui davanti a me, non riesco ad odiarti?"
C: "Io mi odio dal giorno in cui ho compreso di aver rovinato la vita di quattro persone innocenti"
Non penso di avere le forze per continuare questo discorso, ma non voglio tornarci in futuro, quindi decido di chiarire una volta per tutte.
E: "Dopo cosa è successo?" Chiedo mentre le lacrime ancora scendono sul mio viso.
C: "Dopo cosa?"
E: "Dopo lo scontro"
C: "..Non me lo ricordo. L'ultima immagine che ho di quel giorno, come ti ho già detto, è quella dei tuoi genitori"
E: "Che vuoi dire con l'ultimo ricordo di quel giorno?"
C: "Voglio dire che dopo l'impatto sono stato ricoverato d'urgenza in ospedale. Sono uscito dal coma dopo 30 giorni. Meritavo di morire"
Lo guardo. Ora appare ai miei occhi come una persona distrutta, divisa nell'anima per aver provocato la morte di due persone innocenti.
Ritengo non opportuno influire di più sul suo malessere, quindi cerco di farlo stare tranquillo, anche se in questo momento sono io ad aver bisogno di sostegno.
E: "Nessuno merita di morire"
C: "Io si, ho ucciso due persone"
E: "Non lo hai fatto apposta"
C: "Ma gli ho comunque tolto la vita..e devo pagare per questo"
E: "Hai già pagato abbastanza"
C: "Non pagherò mai abbastanza. Tu stai soffrendo la morte dei tuoi genitori a causa mia. Ti ho tolto tutto ciò che avevi"
E: "Non lo hai fatto per tua volontà"
C: "Ma l'ho fatto"
Sento che le forze per continuare a parlare mi stanno abbandonando.
Non mi sentivo così dal giorno in cui sono venuta a conoscenza della morte dei miei genitori.
E: "Cris..io..io adesso non riesco a continuare questo discorso"
C: "Lo so e mi dispiace..ma avevo bisogno di dirtelo, mi sentivo in dovere di farlo. Mi dispiace di aver riaperto questa ferita"
E: "Devi dirlo ad Andreas...anche lui ha il diritto di sapere chi è stato ad uccidere i nostri genitori"
C: "L'ho detto a te perché tu possa dirlo a lui, io non posso farlo"
E: "Come non puoi farlo?"
C: "No, non posso, me ne vado oggi stesso"
E: "Te ne vai? Ma cosa stai dicendo?"
C: "Sono venuto qui solo per dire tutta la verità. Ora che il mio obiettivo è riuscito, posso anche andare via"
E: "Non permetterò mai che tu te ne vada"
Cristiano guarda nel vuoto sconsolato.
C: "Perché? Ho procurato solo sofferenze nella tua vita. Non hai motivi per volermi vedere..e non sei in dovere di averli"
E: "Un motivo ce l'ho invece"
C: "Ossia?"
E: "Ossia che tu sei l'unica persona che vive con un costante senso di colpa, proprio come me. Sei l'unico in grado di capirmi veramente, per questo ti ho parlato dei miei incubi.
Non ne avevo parlato neanche con Andreas"Il suo sguardo è cambiato, ora è quasi incredulo.
C: "Sei la prima persona che non mi guarda con disprezzo dopo aver saputo cosa ho fatto"
E: "Perché, lo hai detto a qualcun'altro?"
C: "Si, cioè..lo sono venuti a sapere due miei amici, ma io non volevo dirglielo"
E: "E cosa ti hanno detto?"
C: "Hanno semplicemente smesso di parlarmi. Per loro non esisto più"
E: "Ti hanno condannato per qualcosa che hai commesso per errore"
C: "Come biasimarli, mi sono condannato anche da solo..sarebbe stato strano se avessero continuato ad essermi amici"
E: "Io continuerò ad esserlo"
Ora ci stiamo guardando negli occhi. Non abbiamo più nulla da nascondere.
Non abbiamo più segreti.
C: "Ed io te ne sarò grato per tutta la vita"
<Spazio autrice>
Salve a tutte,
Eva è decisa a non essere arrabbiata.
Ha trovato in Cristiano l'unica persona in grado di compatire il suo dolore.
Anche Cris infatti convive da un anno con i suoi stessi sensi di colpa.-Secondo voi Cristiano dovrebbe dirlo anche anno Andreas?
-Se si, come pensate reagirebbe?
Al prossimo capitolo.
Un bacio grande☆
![](https://img.wattpad.com/cover/67387844-288-k91394.jpg)
STAI LEGGENDO
☆ANDREAS MÜLLER☆
Hayran KurguEva ed Andreas sono fratello e sorella, sono stati sempre molto uniti, fino a quando un incidente stradale li lascia orfani di entrambi i genitori. Andreas è costretto a prendersi cura della sorella e a mandare avanti la famiglia, composta ormai sol...