Capitolo 2
"Spero che qualcuno abbia scaraventato Potter giù da una carrozza... e magari che un'Acromantula abbia sbranato Black" sbuffò Lily Evans all'amica Alice Prewett, entrando dal ritratto della Signora Grassa.
Si concesse un secondo per riabbracciare con gli occhi la sua vera casa che quell'estate le era mancata come non mai.
Il caminetto in cui già scoppiettava il fuoco vermiglio, i divanetti rossi, la sua poltrona, vicino alla finestra con ancora su il suo cuscino. Il tappeto giallo e oro, gli araldi, il profumo di casa, l'accoglienza pacifica che le regalavano quei luoghi che..."GRIFONDORO COME STELLEEEE CORVONERO A STUDIARRRRRRR!!!! TASSOROSSO NELLE STALLEEEEE E SERPEVERDE AFFOGATO IN FONDO AL MARRRRRRR!".
"HOGWARTS TI AMO PIU' CHE MAIIIIII! TU CHE UN RIFUGIOOOO DA TUTTI MI DAIIIIIIIII! GRIFONDOROOOO NON CAMBIARRRR, TU CHE MI HAI FATTO INNAMORAAAAAAR!!!".
Lily Evans si voltò orripilata in direzioni delle voci e prese un lungo e profondo respiro: James Potter e Sirius Black corsero nella Sala Comune avvolti nelle bandiere di Grifondoro – rubate chissà dove – acclamati dai compagni.
James, dopo una lunga scivolata teatrale, con un colpo di bacchetta fece partire la musica e, casualmente, finì addosso alla Evans. Senza perdere un secondo, l'agguantò per la vita e la trascinò in mezzo alle danze, composte da un Sirius scatenatissimo che si esibiva su un tavolino in una lap dance vestita, Minus che agitava impacciato i fianchi ovunque e Remus, imbarazzatissimo, stretto in un valzer decisamente osceno guidato da Frank Paciock, amico secolare dei malandrini.
"Ehi, lasciami!" si divincolò forsennatamente la rossa, ma le braccia del Cercatore erano ben più forti delle sue.
"Evans! Concedimi un ballo" rise Potter, facendole fare una piroetta e stringendola tra le braccia.
"Assolutamente no!!" sbraitò Lily e, con una mossa improbabile, riuscì a sgusciate dalla presa del Malandrino.
"Allora, esci con me!" propose James, allargando le braccia.
Alle sue spalle, Sirius scoppiò a ridere, buttando la testa indietro e mulinando i suoi capelli d'ossidiana: "Poi non dire che non te le cerchi" esclamò divertito.
"Scommetto tre galeoni che lei dice di no" bisbigliò Frank all'orecchio di Remus.
Questo scosse il capo, abbozzando un sorriso. "Ti piace vincere facile, eh? Ho imparato a non giocare contro di te, Paciock".
"Scommetto dieci galeoni che entro la fine dell'anno tra quei due succede qualcosa, allora" rilanciò Frank, "Dai, questa è azzardata".
Remus sospirò e nuovamente scosse il capo: "E va bene, ma solo perché so che mi assillerai finché non dirò di sì" e gli strinse la mano.
Lily, dall'altro capo della stanza, inspirò per mantenere una parvenza di calma: "Potter" abbaiò minacciosa.
"Si, mio dolcissimo giglio?".
"Non ho intenzione di uscire con te, né ora né mai" replicò lei, posando le mani sui fianchi.
"Suvvia, Evans! Prometto che non te ne pentirai!" la pregò lui.
"No"
"Ma dai! Ti prego, ti prego, ti prego!".
"Basta, Potter!".
"LILYYYY!".
"Ho detto di no".
La vena sulla tempia di Lily iniziò a pulsare. Le era scoppiato un mal di testa mostruoso e non aveva davvero più la pazienza per poter sostenere l'ennesima litigata con Potter.
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The Marauders - The seventh year
Fanfiction[COMPLETA] Capelli scuri arruffati, di sicuro incantati da qualche stupida magia; occhiali rotondi, rotti.. sempre rotti; un sorriso a trentadue denti anche quando da sorridere non c'è proprio un bel nulla; fisico mozzafiato, andatura fiera e sicura...