Capitolo 6

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Capitolo 6

Erano passate due settimane dall'inizio dello svolgimento della Pozione e a Remus sembrava già di essere tremendamente in ritardo.
Lui ed Emmeline avevano già messo a bollire il Sangue di Drago, che avrebbe dovuto continuare a stare su fuoco lento per tutta la durata della pozione. Si erano procurati lo Sciroppo di Elleboro, l'Artemisia e le Zanne di Serpente. Mancavano la Mandragola – Madama Sprite le stava allevando proprio in quel momento – e l'Aconito, perché ancora non erano riusciti a fare una gita nella Foresta Proibita.

"Sta andando tutto secondo i piani" lo tranquillizzò Emmeline, la quarta volta che Remus sospirò, rigirando il mestolo nel calderone. "Lunedì andremo a cercare l'Aconito insieme agli altri. L'unica cosa che potrebbe andare storta è il Sangue di Drago, che però mi sembra a posto".

Il grifondoro abbozzò un sorriso. "Sì, scusa. Il problema è che non me la cavo benissimo con Pozioni e vorrei evitare di farci prendere una T" si giustificò.

Emmeline rise. "Se pensi di andare male, guarda i miei voti. L'anno scorso ho preso solo due sufficienze e se non fosse stato per Lily, Lumacorno mi avrebbe sbattuta fuori da Hogwarts a calci nel sedere".

Il malandrino ridacchiò. "Allora, credo non credo sia stata l'idea dell'anno quella di metterci insieme".

Le guance pallide della ragazza si colorarono di un delizioso rosa.

"Scolasticamente parlando" ci tenne a precisare Lunastorta.
Si diede mentalmente un pugno in un occhio. Sapeva alla perfezione che esistevano delle frasi particolari che venivano decodificate dal cervello femminile e che potevano essere fraintese nel peggiore dei modi. Non era mai stato un ragazzo espansivo come James o Sirius. Anzi, per dirla tutta lui non era per niente espansivo. Era uno molto io-e-la-mia-solitudine, cosa per la quale i Malandrini lo prendevano in giro. Sapevano che l'amico fosse molto riservato e a volte esasperatamente timido; a differenza dei due Casanova, Remus non aveva mai avuto una ragazza durante tutti gli anni ad Hogwarts e la cosa, in realtà, non gli pesava. Preferiva rimanere da solo, circondato da amici, senza impegnarsi in qualcosa che non avrebbe mai potuto portare avanti. Non era un ragazzo normale, lui. Avrebbe fatto bene a ricordarselo sempre.

"Sì, forse hai ragione" annuì la Vance, nascondendosi dietro la cascata di capelli biondi ed allungandosi per prendere la penna d'oca.

"L'anno scorso mi è capitata una ragazza di Corvonero davvero, davvero strana. Magari la conosci, Ruth Miller" sviò il malandrino.

Emmeline annuì, comprensiva.
Quella era una ragazza molto diversa dalle altre. Per prima cosa, era fidanzata con Xenophilius Lovegood, anche lui personaggio abbastanza eccentrico, che parlava con le statue e sosteneva di vedere Nargilli sulle teste delle persone (nessuno aveva ancora afferrato l'esatto concetto di Nargillo). Secondo, Ruth credeva profondamente nella magia delle sfere di cristallo e delle pozioni vegetali e passava la maggior parte del suo tempo nella torre di Divinazione o nei sotterranei con Lumacorno.
Quindi, la Grifondoro non fece molta fatica ad immaginare le ore di Remus insieme alla Miller. "Forse posso capirti. Io sono capitata insieme a Piton".

Lupin storse un angolo della bocca. Quella era un'altra storia. Se ci fosse stato James insieme a loro si sarebbe scatenato un acceso dibattito sulla percentuale di intelligenza presente nel cranio del Serpeverde.
Entrambi, però, sapevano perfettamente che Severus Piton non era uno studente qualunque: tralasciando il fatto che fosse un maleducato, voltafaccista e vile, era un ottimo pozionista e sicuramente aveva un livello sorprendentemente alto in Incantesimi, giacché ne aveva inventati alcuni di sana pianta, ma quella era un'altra storia.

The Marauders - The seventh yearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora