Capitolo 36
- parte 1 -
"La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace."Ma tu non sorridi.
Stai in disparte, lontano da tutti, chiuso in te stesso.
E mi guardi.
Osservi il mio corpo vuoto, la mia pelle ormai fredda, le mani intrecciate al petto e i miei occhi chiusi, spenti, incapaci di guardarti un'ultima volta.
Vorrei alzarmi, ma non sento nulla. Sono diventata l'essenza inconsistente di una vita strappata al mondo.
E mi guardi.
Non so più come si fa a vivere.
E mentre sento l'ultimo filo di esistenza recidersi dal mondo, ti osservo e so che non sarò morta invano.<>
Due settimane prima
"Una riunione segreta?" domandò James seguendo la madre tra i corridoi.
"Silente ha spedito un gufo a tutti i membri qualche ora fa. Deve essere urgente".
"Ma dove stiamo andando? Al quartier generale?".
Dorea scosse la testa e sospirò: "La casa dei Meadowes è stata rasa al suolo settimana scorsa. Era un po' che i Mangiamorte la tenevano sotto controllo e hanno agito nel momento peggiore".
"Che cosa?! Come mai non ne sono stato informato?" chiese, "Qualcuno è rimasto ferito?".
La madre imboccò la prima svolta a sinistra e proseguì spedita verso l'ufficio di Silente,
"Quella sera" cominciò con voce grave, "io e tuo padre saremmo dovuti essere di pattuglia, ma Alastor ci ha richiamati per un appostamento davanti al Malfoy Manor. Benji Fenwick era l'unico disponibile e si è subito offerto per prendere il nostro posto" e la voce si spezzò."Mamma, che è successo?" ripetè il Malandrino, percependo rivoli di sudore freddo scivolargli lungo la schiena.
"I Mangiamorte erano già sparsi intorno alla casa, Benji non poteva saperlo... nessuno poteva. Lo hanno accerchiato; erano dieci contro uno. Ha lottato. Alastor ha detto che si è difeso, ma a quei vermi non è bastato ucciderlo. Il giorno dopo ci hanno recapitato il corpo... abbiamo capito che fosse Fenwick solo perché sapevamo che era l'unico di guardia al Quartier Generale la notte prima".
"L'hanno...?" James a stento trattenne un conato di vomito.
"Fatto a pezzi, sì. Come una bestia da macello" sibilò Dorea.
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The Marauders - The seventh year
Fanfiction[COMPLETA] Capelli scuri arruffati, di sicuro incantati da qualche stupida magia; occhiali rotondi, rotti.. sempre rotti; un sorriso a trentadue denti anche quando da sorridere non c'è proprio un bel nulla; fisico mozzafiato, andatura fiera e sicura...