Capitolo 11

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Ciao ragazzi!
Dopo una mia luuuunga assenza, sono tornata a rompere. Col nuovo capitolo.
Eheh.
Spero che la storia vi stia piacendo. Non avete idea dello sforzo immane che sto facendo per scrivere senza sciogliermi per il caldo ahahahah. Non fa ridere. FA CALDO.
Tra l'altro, è esattamente l'1:04 di notte e domani devo recarmi in UNI, quindi siete dei piccoli demoni, che mi lasciate sveglia ad improbabili ore per scrivere.
EHEH.
Bando alle ciance! Spero vi piaccia il capitolo!
Buonanotte, bellissimi! ♥️

Chapter 12

Lily osservò la propria immagine riflessa.
Non si notava quasi neppure il lieve livido sullo zigomo, ma la cicatrice appena sotto la clavicola brillava perlacea alla luce della lampada. Per il resto, dello scontro non sembrava essere rimasta traccia... eccezion fatta per la benda bianca sul suo polso magro.
Chiuse gli occhi e davanti alle palpebre apparve una luce verde. Un raggio smeraldo che attraversò tutta la sua visuale, per poi scomparire risucchiato da un vortice di rumori assordanti.
Sospirò, passandosi per l'ennesima volta una mano tra i capelli rossi raccolti in una grossa treccia che le scendeva morbida sulla spalla fino al fianco.
Si sistemò la gonna del vestito, lisciando inutilmente le piccole pieghe sbarazzine.
Lanciò un'altra occhiata al suo doppio allo specchio, le restituì un'espressione preoccupata. La vide passarsi velocemente la lingua sulle labbra pallide.
Sobbalzò quando qualcuno bussò alla porta.
Si mosse meccanicamente verso la maniglia e si ritrovò davanti il viso olivastro di James. I suoi occhi ambrati le scrutarono qualche istante il volto, adombrati da un'insolita sfumatura preoccupata. Poi, scesero lungo il corpo della grifondoro fino a tornare ai suoi occhi.
"Sei... stai d'incanto" disse, abbozzando un sorriso e scompligliandosi i capelli, imbarazzato.
Lily sorrise piano: "Grazie. Anche tu stai molto bene" rispose.
"È tutto okay?" le domandò.
Qualcosa nel suo sguardo cambiò e Lily capì che entrambi stavano pensando alla stessa identica cosa.
"Sì, grazie".
"Il polso?" il ragazzo allungò un braccio come a volerle sfiorarle la pelle, ma si bloccò a qualche centimetro e scosse la testa, mormorando qualcosa che la Caposcuola non riuscì a comprendere.
"È tutto a posto. La benda è una precauzione" gli spiegò.
Tra loro cadde il silenzio.
"Vuoi...?" chiese James, tendendole una mano. I suoi occhi ambrati si velarono di quella che Lily riconobbe come titubanza.
Aveva paura che lei non avrebbe accettato?
"Sì, andiamo" rispose però lei, appoggiando delicatamente la sua mano su quella del Cercatore.

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Sette giorni prima

"Sai che giorno è oggi?" domandò James a Peter, percorrendo la biblioteca a grandi falcate avanti ed indietro.

L'amico si grattò il mento con la piuma d'oca. "Il 18?".

"Esatto! E sai cosa succede il 25?!".

"È Natale".

"Esatto".

"James, qual è il problema?" chiese Remus sollevando lo sguardo dal libro e concentrandosi sull'amico che pareva tutto fuorché tranquillo.

"Il problema è, caro Lunastorta, che tra una sola una settimana è Natale e non ho ancora comprato neppure un regalo!" piagnucolò Ramoso.

L'altro malandrino annuì comprensivo: "E sai perché non hai ancora un regalo?".

James si bloccò e lo guardò con un'espressione imbronciata, "Perché mi solo allenato tutti i giorni" bofonchiò.

Peter trattenne un sorrisetto, "Tanto siamo in vacanza. Possiamo andare ad Hogsmeade quando vogliamo".

"Oggi pomeriggio andiamo a comprare delle cose, va bene?" aggiunse Remus conciliante.

The Marauders - The seventh yearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora