Capitolo 26

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Chapter 26

Lily si svegliò di soprassalto, il cuore che martellava furioso contro il petto ed il respiro mozzo.

Dolore
Panico
Lupo Mannaro

Si guardò intorno aspettando di trovarsi ancora nel giardino di Hogwarts, ma rimase perplessa quando i suoi occhi verdi si posarono sulla figura serenamente addormentata di Marlene, qualche metro più in là, raggomitolata tra le coperte rosse.

La Caposcuola batté le palpebre più e più volte, sempre più smarrita: dov'erano Peter e Remus? Com'era arrivata nel suo dormitorio?

Il ricordo del ringhio sordo del Licantropo le riecheggiò nelle orecchie come un ricordo lontano, ma allo stesso tempo dannatamente vicino.
Non aveva la più pallida idea del perché a circondarla fossero i rincuoranti colori di grifondoro e non la gelida aria di gennaio e le inquietanti ombre degli alberi.

Sentiva la testa insoltamente vuota, quasi una nebbia circondasse il cervello impedendole di accedere a ricordi reconditi e oscuri. Il leggero, ma ritmico pulsare delle tempie agiva come da campanello d'allarme per il suo subconscio. Era come se stesse tentando di metterla in guardia, anche se la ragazza non aveva nessuna idea su che cosa.

L'unica cosa di cui poteva essere certa, il solo, devastante, terribile, doloroso ricordo che aveva della nottata, era la consapevolezza struggente che il suo migliore amico, Remus, il ragazzo che aveva rappresentato per sette lunghi anni tutto ciò che Lily avrebbe mai potuto sperare di ricevere da una famiglia, era stato dannato dalla peggiore delle maledizioni. Un marchio indelebile, di morte, dal quale non sarebbe potuto fuggire e, soprattutto, dal quale lei non lo avrebbe potuto sottrarre: la licatropia era una malattia irreversibile che costringeva brave persone a tramutarsi nei loro peggiori incubi.
E proprio lui, il ragazzo più buono del pianeta che avrebbe dato tutto per la felicità degli altri, era stato dannato a vita.

Se solo l'avessi saputo prima.., Lily serrò gli occhi sotto le coperte e rievocò l'immagine del Lupo Mannaro che la guardava, famelico.
Che cosa avrebbe potuto fare anche se ne fosse stata a conoscenza? Forse gli sarebbe stata più vicina.

Solo in quel momento riusciva a comprendere appieno gli strani comportamenti del ragazzo: il suo allontanarsi dagli altri, tentare di non affezionarsi alle persone, il suo costante senso di inferiorità rispetto tutti.

La Caposcuola percepì un moto di rabbia montarle progressivamente nel petto, mentre i pensieri si andavano formando nella sua testa.

È uno stupido, si disse. Come ha potuto pensare che io non l'avrei capito?! Non me l'ha detto solo perché era sicuro che l'avrei guardato con disgusto..

Era così, quindi? Dopo tutto quel tempo – sette anni di amicizia – Remus non aveva ancora imparato a conoscerla.

Da un lato, poteva capirlo: la licantropia, soprattutto in quei tempi bui, era additata come uno dei peggiori mali al mondo. Non solo era temuta; i Lupi Mannari erano rinnegati dalla società, denigrati dalle stesse famiglie, allontanati dalla civiltà e costretti a vivere nella miseria. Nessuno avrebbe mai dato lavoro ad un licantropo, né avrebbe mai pensato di parlargli.

Se la notizia si fosse diffusa ad Hogwarts, il giovane non sarebbe rimasto a lungo: i genitori avrebbero fatto di tutto pur di assicurarsi che i propri figli non frequentassero le lezioni col mostro, né che vivessero sotto lo stesso tetto.

The Marauders - The seventh yearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora