Capitolo 32

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Spero che questo capitolo possa rendere la vostra giornata un po' più speciale

Capitolo 32

Un'ora e mezza prima

"Adesso ho capito come facevate a combinare così tanti danni senza essere visti da Gazza!" ridacchiò Marlene, valicando la soglia della Stanza delle Necessità ed osservandosi intorno.

Davanti ai loro occhi si estendeva una stanza larga e molto alta, frammentata da enormi colonne di pietra chiara che si univano al soffitto in volute delicate dai motivi floreali.
Al centro, un tavolino basso era attorniato da quattro poltroncine di velluto rosso cupo, e sulla sua superficie era poggiata una scacchiera in vetro, una bottiglia di Burrobirra e tre candele di diversa lunghezza. Dietro, a ridosso del muro, all'interno di un camino di granito, scoppiettava un fuocherello vivace che, oltre a riscaldare tutto attorno, disegnava lievi giochi di ombre sulle restanti pareti chiare.Sopra di esso, era stata posta una mensola di legno, sulla quale svettava il blasone argentato di Grifondoro, circondato da una ghirlanda di alloro. Sulla sinistra, accanto al grande divano a L, vi era un armadio chiuso, ricoperto di fotografie dei Malandrini, mentre sulla sinistra, su un piccolo comodino, erano abbandonate delle riviste di Play-Boy e di motociclette, molto probabilmente appartenenti a Sirius. Di Remus, invece, si notava l'enorme libreria che occupava tutta la parete a destra del camino, mentre da attribuire a Peter era il frigorifero vicino all'appendino e la collezione di Figurine Magiche all'interno di una teca. Infine, impossibile non ricondurlo a James, il gigantesco stendardo di Grifondoro, sotto il quale erano appese le sue cinque vecchie scope e una marco fotografia della squadra di Quidditch.

Non appena le tre ragazze fecero il loro ingresso, dal nulla comparve una porta a lato dell'armadio sulla quale svettava a caratteri cubitali la scritta TOILETTE.

"Non voglio nemmeno sapere come mai non ci sia mai stato un bagno qui dentro" commentò Marlene disgustata, arricciando il naso.

"Noi siamo uomini" rispose Sirius, "e i veri uomini non si lavano mai".

"Che schifo".

"Io faccio la doccia ogni giorno" ribatté Frank spiccio, guadagnandosi un sorriso riconoscente da parte di Alice e una smorfia da James.

"Non ci crederei molto, Prewett. L'ultima volta che l'ho visto farsi il bagno è stato quando lo abbiamo buttato nel Lago Nero. L'anno scorso".

"E quindi" s'intromise Emmeline, di punto in bianco, guardandosi intorno con occhi curiosi, "la Stanza funziona in relazione ai bisogni di chi la occupa?".

"Esattamente" le sorrise Remus, "In base a ciò che ti serve, cambia aspetto, plasma la propria essenza e restituisce un luogo perfetto per chiunque l'abbia evocato".

"Quindi se un giorno sentissi un enorme buco nello stomaco e, casualmente stessi passando per il corridoio del settimo piano, si aprirebbe un ristorante privato?" chiese Alice.

"Mi spiace deluderti, Al, ma il cibo non si può far comparir del nulla, poiché fa parte delle Cinque Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi" spiegò James tutto d'un fiato.

"Ci abbiamo già provato" intervenne Sirius, facendo spallucce, "In realtà, ogni volta che desideri qualcosa da mangiare, compare un elfo con dei vassoi colmi di cibo. Molto utile, comunque".

"È fantastico!" sorrise Emmeline, lasciandosi cadere su un enorme puff appena comparso, "Lily impazzirebbe se lo scoprisse".

"Ecco... ehm..." tossicchiò il Cercatore, grattandosi la testa "sarebbe molto... carino... da parte vostra, se questa cosa non, uhm, dilagasse oltre queste mura".

The Marauders - The seventh yearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora