Capitolo 6 - Cena

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Libri ed ancora libri, mentre sui quaderni sparsi alla rinfusa sul letto il sole disegnava lunghe ombre appoggiandosi sul suo orizzonte e dirigendo gli ultimi raggi all'interno della camera. Un trolley era loro dedicato, un secondo ai vestiti. Ma osservando quel marasma incontrollato, Faith non potè far altro che paragonarlo alla sua ispirazione. Anche lei trascinata via dal suo passato.
Aveva tentato di scrivere qualcosa di minimamente decente. Qualcosa che non l'avesse fatta vergognare in una improbabile lettura pubblica. Ma tutto ciò che riusciva a mettere su carta era ripetitivo e confusionario.
Come quel letto.
Eppure Faith era una di quelle rare persone che, con il minimo sforzo otteneva, se non il massimo, sicuramente un buon risultato. Questo le era stato utile durante gli anni del liceo. Le aveva concesso più tempo per sé, per i suoi errori ed a volte per rimpiangere di non essere rimasta più a lungo sui libri e meno fuori di casa.
E quel sogno.
Quel sogno che molti avevano deriso sulla gogna del: "Solo pochi ce la fanno!". Eppure lei non voleva demordere. Non avrebbe mollato perchè non si può abbandonare qualcosa di vitale come, per lei, era la scrittura.
Trasmettere emozioni. Inserire il proprio vissuto in ogni lettera come concentrato di esperienze. Era creare storie nelle quali poteva rivedersi e sognare. Storie d'amore, quello vero. Lontano dall'abbrutimento del mondo e dalla sua totale assenza di romanticismo. Lontano dalla filosofia finalistica dell'uomo moderno per cui le relazioni sono contratti. Voleva essere libera di sognare un futuro da scrittrice di sogni.
Ma, per il momento, l'ispirazione era rimasta nella Nashville di alcuni mesi prima.
Lontana nel tempo e nello spazio.
Fu guardandosi attorno che si accorse, con orrore, che non esisteva libreria in quella stanza dove ordinare quei quaderni pieni di idee gettate alla rinfusa ed in attesa di connessione tra loro. Fu costretta, a malincuore, ad accatastarli a terra lungo la parete.
Due colpi secchi alla porta. Qualcuno bussava.
« Avanti! »
« Posso Faith? »
« Justin! Entra! »
« Ti volevo chiedere... siccome sono le sette e mezza e volevo ordinare la cena al ristorante cinese... insomma... se non ti imbarazzazi mangiare insieme a me... ordinerei anche per te! » propose impacciato.
« Ma certo Justin! Ho una fame! Ma perchè da soli? Cameron? »
« E' andato al campus a sistemare i bagagli! »
« Meglio così! Scendo subito! »
« Fai con calma! » terminò sorridente chiudendo la porta.
Che ragazzo gentile!
Quei muscoli così attentamente sviluppati, nascosti, ma visibili sotto i vestiti, mal si accoppiavano con quell'animo gentile ed affettuoso.
Sarebbe stato imbarazzante cenare con uno sconosciuto?
Sicuro! Ma lo stomaco brontolava.
L'ultimo pasto era stato consumato in fretta e furia a pranzo dalle parti di Los Angeles. Un hambuger ed una fetta di torta di mele. Il primo troppo cotto e stoppaccioso, la seconda decisamente stomachevole ed inflazionata di zucchero.
Giù in cucina, Justin era già accanto al telefono con il menù del ristorante cinese in mano. Inclinando la testa e bloccando il telefono tra l'orecchio e la spalla, fece segno a Faith di avvicinarsi e scegliere ciò che desiderava.
Obbedí e due minuti più tardi iniziarono ad apparecchiare la tavola in attesa della cena.
« Quindi tu sei Justin Brent, il ragazzo del Texas a cui ho spedito i soldi. »
« Per servirti! »
Forse per le sue origini del sud oppure per educazione, o forse entrambe, fatto sta che possedeva una gentilezza ed una galanteria, a tratti demodé, ma comunque apprezzabile.
« Ho temuto fosse una truffa, sai? »
« Come mai ti sei fidata allora? » chiese prendendo due piatti dallo scaffale e sciacquandoli sotto l'acqua.
« A volte si è obbligati a rischiare. »
« Situazione complicata? »
« Sì. » tagliò corto Faith.
« Se ti può far piacere io attendevo il college dal giorno in cui sono nato. »
« Situazione complicata? » chiese.
« Direi... ma sai non mi lamento. In fondo mi ha portato qui con te! »

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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