Capitolo 58 - Passeggeri

3.2K 188 85
                                    

Doveva arrivare.
Faith lo sapeva. Tutti lo sapevano.
Prima o poi più di una scelta doveva essere presa.
« Come ci sistemiamo con i posti? »
« Io con Harry! » esclamò eccitata Alissa cingendo il collo di Harry in un abbraccio tutt'altro che desiderato a giudicare dalla smorfia sulla bocca di quest'ultimo.
« Va bene! Siccome il SUV, così carico, può ospitare solo due persone, io proporrei i proprietari delle auto guidano le vetture... »
« Permettimi di dissentire Justin! » lo interruppe Cameron.
« Oggi ce l'hai con me! »
« Io direi piuttosto: Faith viene con me e tu guidi la Chevy così ci fai strada! »
« Se a Faith non dispiace prestarmi la macchina, volentieri! »
« N... nessun problema! » si affrettò a confermare Faith approfittando della proposta di Cameron.
Perché mi vuole sola in macchina con lui? Forse la recita continua.
Dal viso di Harry, celato da un paio di occhiali con le lenti specchiate, non una singola emozione traspariva.
« Ti fidi di me? » le sussurrò all'orecchio Cameron imitando Alissa con Harry.
« Stiamo recitando? »
« Questo dovrai scoprirlo da sola! »
Quel caldo respiro. Sentirlo scendere lungo il collo. Quella mano premuta sul fianco destro a mostrarle la via verso la macchina ma, in fondo, ad accarezzare i più intimi pertugi della sua libido.
Gli bastava tanto poco. Troppo poco per non porsi alcuna domanda, troppo forte da poter sorvolare.
Lo avrebbe dovuto scoprire da sola. Così aveva detto anche Cameron. Sapeva benissimo voleva dire solo una cosa.
Devo essere io a scegliere.
Faith e Cameron. Justin e Maya insieme ad Harry ed Alissa.
La compagnia si mise in marcia seguendo Justin, arrampicandosi verso nord.
La strada scivolò fluida sotto l'auto almeno quanto la radio che saltava di frequenza e da una stazione radiofonica all'altra.
Entrambi si rassegnarono con uno sguardo complice quando solo una vecchia canzone country di John Denver resisteva negli altoparlanti.
Uno sguardo alla vegetazione farsi sempre più silvestre ed aghiforme era la prova che la contea di Sonoma era alle spalle.
Con il selvaggio Oregon poco oltre le due ore di viaggio un cartello ne era la prova: "Mendocino County".
Cosa si staranno dicendo in quella macchina?
« Non pensare a loro! Goditi il momento! » rispose Cameron abbassando il volume della radio. « Posso sentire i tuoi pensieri da qui! »
« Sono una pessima compagna di viaggio... hai ragione! »
Ne aveva da vendere.
Stronzo, menefreghista, strafottente ma anche profondo, romantico e ferito. Soprattutto ferito in un modo che solo da vicino lo si poteva notare.
« Ho incontrato Savannah ai corsi... »
« Lo capisco! »
« Cosa? »
« Quanto sia complicato per via di... noi! »
« Cameron... così non può continuare. »
« Cosa vuoi che faccia più di quanto non mi sia già speso? Me lo dico da cinque anni ma da tre settimane non faccio che urlarlo a me stesso. »
« Devi prendere una decisione. »
« Potrei dirti la stessa cosa. Vedi? Siamo più simili del previsto. »
« È diverso! Aspetto solo... »
« Cosa? » il tono della voce risuonò in tutto l'abitacolo. « Che si accorga di quanto la tua perfezione oscuri l'idiozia di Alissa? Che i tuoi difetti sono di gran lunga i pregi di ogni altra ragazza? Che si capaciti quanto scemo sia stato a non capire subito quanto l'unica vera risposta sia accanto a me in questa macchina? »
« Cameron... »

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

ONE | Prima StesuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora