Capitolo 18 - Scontro

4.4K 244 26
                                    

Harry era lì. Di nuovo.
Faith nuda. Come sempre di fronte a lui. Ma, questa volta, anche fisicamente.
I loro occhi si fissarono vicendevolmente.
Lui non abbassò mai lo sguardo sul quel corpo nudo e bagnato.
Lei non scappò durante i lunghi tre secondi nei quali molte cose si dissero senza proferir parola.
La sfidava.
Era una prova di nervi. Osservare chi avrebbe ceduto per primo. Il pudore di Faith, la voglia di Harry.
Lui disteso sul letto. L'accappatoio ondeggiava appeso a quella esile mano.
Un impercettibile cambiamento nello sguardo di lui. Un accenno di sorpresa.
Faith cedete.
Coprendosi con le mani, si barricò nuovamente dietro la porta del bagno.
« Come ti permetti di entrare in camera mia! » urlò incredula Faith appoggiando la nuca alla porta e maledicendosi per non aver chiuso a chiave la porta di camera.
« Non ti preoccupare! Non è nulla che non abbia già visto e di qualità molto migliore! »
Che stronzo!
« Esci subito dalla mia stanza! Chiamo Justin! »
« Mi dispiace è uscito! »
Cavolo! E ora che faccio?
« Harry! Per favore! Muoio di freddo! »
« Vieni a prendere l'accappatoio allora! »
« Ti piacerebbe! »
« Vero. Mi piacerebbe... » sussurrò Harry.
Cosa faccio?
Tentò di usare la tendina della doccia per coprirsi ma il pavimento scivoloso le impedì di fare forza sufficiente a divaricare gli anelli che la tenevano appesa al soffitto.
L'asciugamano del lavandino era a terra, zuppo d'acqua e comunque troppo piccolo per celare allo sguardo.
« "Crescere, sbagliare, imparare e crescere ancora. Ma ogni passo compiuto è un passo verso quel luogo dove i sogni trovano la propria metà, verso quel luogo chiamato amore."... che dolce che sei! »
I miei appunti! No!
Aveva trovato il suo punto debole.
Quelle frasi scritte per divertimento e sfogo. Il suo diario. La sua vita fatta di inchiostro e lacrime. Nessuno avrebbe dovuto leggerle.
« Non leggere! » urlò percependo l'ugola grattare sulla gola.
« Perché no? »
« Perché sono miei! »
« Ma se non li vuoi far leggere... perché li scrivi? »
« Perché sono fatti miei! »
Ma la logica era stringente e Faith in trappola come un topo.
Il freddo le stava penetrando le ossa. Sentiva le pagine venire sfogliate poco oltre una sottile lastra di legno.
Ma quel rumore era il tarlo che le imponeva di uscire immediatamente prima che Harry arrivasse all'ultima pagina.
« Senti questa! "Oggi ho incontrato una persona..." »
« No! »
Costretta ad esporsi, spalancò la porta per la seconda volta.
Harry però non era più disteso sul letto.
Era lì fuori.
Si scontrarono.
Il quaderno gli sfuggì dalle mani insieme all'accappatoio.
Un eterno secondo venne cristallizzato nell'immagine nuda di Faith riflessa negli occhi di Harry. Un infinito secondo destinato a mai terminare nella sua mente ed imprimersi a fuoco in quel cuore tanto scoperto quanto lo era il suo corpo.
Così sconosciuto, così diverso, così vicino.
Tanto vicino da sentire la propria pelle sulla sua, abbastanza da percepire il calore scambiarsi.
Caddero insieme poco oltre la soglia del bagno.
Il petto di Harry attutì il colpo.
L'acqua rimasta sul corpo di Faith rapidamente si asciugò sulla maglietta. Piccole gocce si legarono a lui prima di comprendere cosa davvero fosse accaduto.
A terra. Entrambi.
Come il loro passato aveva desiderato fossero. Ma finalmente insieme.
Uno sguardo incredulo incontrò quello spaurito di Harry che si perdeva nelle sensazioni che quel corpo trasmetteva.
E per la seconda volta sarebbe bastato tanto poco. Mezzo passo, pochi centimetri.
Una mano sulla schiena nuda. Faith la percepì distintamente.
Forse l'immaginazione. Forse la voglia. Forse no.
Lui la stava toccando.
Sarebbe bastato poco.
« Harry! » esclamò.
« Faith... » sussurrò.

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!




ONE | Prima StesuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora