Capitolo 71 - Fiducia

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« Faith! Ehi! Faith! »
Ci mancava solo lei...
Pesante. Fisicamente insopportabile. Psicologicamente insostenibile.
La vita. La sua discussione con Cameron. Ed ora anche Savannah.
Egli aveva in tutti i modi tentato un alquanto improbabile spiegazione circa la sua posizione.
Le parole erano uscite dalla sua bocca. Eppure, ciò che Faith aveva ascoltato, era solo la sua coscienza che, ferita, le consigliava, anzi imponeva, di voltarsi dalla parte opposta e dormire.
Spiegò la sera del birra pong e di come lui fosse stato gentiluomo e l'avesse riportata a casa. Di come fosse stato sorpreso di vederla senza vestiti la mattina dopo nel suo letto e di quanto l'avrebbe desiderata. Di quanto per la prima volta, il fine giustificasse ogni mezzo, anche perdere l'amicizia di una vita.
Alle cinque del mattino Cameron si arrese.
Solo scuse Faith! Sono solo scuse!
Purtroppo la lealtà era caduta nel buio vortice della diffidenza e del sospetto.
Fu quando si alzò, mesto, dalla sua sedia ai piedi del letto di Faith. Fu quando barcollante girò la maniglia della porta lanciando un ultimo sguardo smarrito. In quell'istante, quando la porta si chiuse, una scintilla illuminò per un attimo l'oscurità della sua diffidenza.
Forse la colpa non è stata la sua. Non solamente. Dicono che in guerra come in amore non esistano regole. Dicono non si facciano prigionieri. Ma fino a che punto ci si può spingere per amore? Fin quando è lecito?
Si accorse.
Si accorse di quanto poco fosse cambiata. Di quanto continuasse a giustificare i comportamenti altrui. Di quanto la magnanima e generosa Faith dispensasse seconde chance. Con Cameron, con Harry e con Matthew prima di tutti.
Fino a che punto sono disposta a sopportare?
Con quest'ultimo poi l'adolescenza si era presto trasformata da ribelle a delinquenziale nel giro di una bottiglia di vodka. Condividere celle sudice in compagnia di prostitute era diventata una pratica assidua per la sedicenne Faith, ammanettata a quel ragazzo, incapace di liberarsene, ignara delle conseguenze.
Ma questa è un'altra storia.
L'unica, dura, realtà era Savannah lì di fronte a lei.
« Ehi Faith! Non mi senti che ti chiamo? »
« Perdonami! Oggi sono sovrappensiero! »
« Non me ne parlare! »
« Racconta! Magari riesci a distrarmi! » pregò Faith ignara del vicolo cieco di fronte a lei.
« Si tratta di Cameron! »
Perfetto...
« Non crederai di nuovo che ti tradisca! »
« Stavolta però ho le prove! »
Cazzo!
« P... prove? » chiese tradendo la sua agitazione con un alto tono di voce.
« Sì! Insomma, più o meno! Ho parlato con una mia consorella alla Beta Chi. Lei mi ha confermato, dopo aver parlato con il suo ragazzo che abita nel dormitorio maschile, che Cameron è più di una settimana che non dorme nel campus! »
« Ma figurati! La gente parla a sproposito! Non hai pensato che forse va a dormire dai suoi? »
« L'ho pensato anch'io ed è per questo che stamattina ho chiamato la famiglia! »
Cazzo! Cazzo!
« E cosa ti hanno detto? »
« Che non lo vedono da più di un mese e che anzi ieri ha speso mille dollari per tirare fuori di prigione un amico suo! »
« Harry! »
« Si! Come fai a saperlo? »
« Me lo hai detto tu! »
« No! Non mi pare! Come fai ha conoscere Harry? » incalzò.
« Perché... »
« Sai qualcosa che non so? »
Le orecchie divennero paonazze. L'afflusso di sangue al cervello era imponente catalizzato a cercare una possibile via d'uscita nel suo cervello.
« Allora? » insisté Savannah avvicinandosi al suo volto.
« Il North! »
« Cosa? »
« Il North! È dove lavoro! Anche se l'ho incontrato raramente perché lavoriamo in turni differenti di tanto in tanto mi dà il cambio. »
« Quindi tu lavori al North? Conosci Alissa Enfield? » chiese perdendosi nei meandri del gossip.
« Alissa... ? »
« Alissa Enfield! Lavora anche lei al diner. È una consorella alla Beta Chi! Ha avuto dei problemi di droga, soprattutto cocaina. Ha praticamente bruciato un anno di retta del North Windfield in un mese. La madre è nel consiglio d'amministrazione del college solo per questo è ancora qui. Ma il padre... quando ha saputo che sua figlia era cocainomane l'ha sbattuta a lavorare senza l'ombra di un dollaro in banca. Dicono le abbia tagliato tutte le carte di credito a pezzi e requisito i gioielli per timore si vendesse anche quelli per una dose. Ma io queste cose non te le ho mai dette sia ben chiaro! Ti ritengo molto più sorella delle mie consorelle alla Beta Chi. Più di una volta qualcuna di loro ci ha provato con il mio Cameron. Ma so di potermi fidare di te! »

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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