Due giorni.
Due lunghi e rumorosi giorni.
Dalle parti di Santa Fe, il ridente schioppettio della Chevy "Impala" del settanta si era trasformato in una nenia assordante. Alle porte di Los Angeles in un incubo.
Fu quasi un coast-to-coast, fatto di panini vomitevoli e motel di quart'ordine nei quale alloggiare. Due giorni.
Ma finalmente era arrivata. O quasi.
Il caldo sole della California accarezzava la vernice cerulea della macchina, spenta da anni di tragitti chilometrici ed incuria nel deserto.
Un giro di manovella ed il fresco vento del pacifico portò via con sé giorni, anzi mesi, di timori, stanchezze e delusioni.
Merito di sua madre.
Un annuncio su un social. Qualche foto di una casa modesta ma accettabile. Un prezzo abbordabile.
Non aveva avuto bisogno di ulteriori informazioni. La spinse a scappare.
Bonifico e prima mensilità spedita ad un ragazzo del Texas.
Rischioso? Molto.
La fretta spesso è cattiva consigliera ma non c'era altra scelta. Sperava solo quella casa esistesse davvero e non fosse una truffa di quelle che si sentono in tv.
Un cartello, sulla destra, annunciava l'uscita per Berkley.
Magari...
Voti troppo bassi, famiglia troppo povera. Un binomio letale per il futuro.
A sinistra la superstrada cinquecentottanta attraversava, con un lungo ponte coperto, la baia di San Francisco.
Faith si perse nel mirare quanta acqua il Richmond-San Raphael Bridge potesse sorvolare.
Piccole isolette scogliose apparivano gettate alla rinfusa in quell'acqua opaca, quasi superflui avanzi della creazione mentre San Francisco scivolava rapida verso sud alla sua sinistra. Saranno almeno quindici anni che non metto piede in questo versante degli Stati Uniti.
Ma a soli quattro anni si è troppo piccoli per ricordare. Eppure alcuni odori, come la salsedine di fine agosto che evaporava veloce, le donavano infantili epifanie travestite da dejà vu.
Mancava un'ora, forse più.
Nashville era lontana. Ogni chilometro percorso, una manciata di terra sulla tomba del suo breve passato.
Direzione nord risalendo la West Coast.
Il ponte terminò approdando sulla terra ferma. Un veloce passaggio attraverso la contea di Marin, zona settentrionale di San Francisco.
Giusto una fermata al primo distributore per dare da bere a quel serbatoio che non riusciva a superare uno stato senza svuotarsi.
Al self-service un uomo vestito di sola salopette jeans e cappellino da baseball continuava a fissarla stravaccato su una sdraio consunta. Una sigaretta in mano pericolosamente vicina alle pompe di benzina.
L'indecisione se temere maggiormente il rischio di stupro o quello di incendio la spinse a velocizzare il rifornimento e ripartire immediatamente.
Le sigarette.
Anche loro, con una manciata di terra sopra, in quella tomba a Nashville. Non voleva ricascarci.
Route 101
Un'ora trascorse rapida osservando il veloce mutamento del territorio farsi via via più verdeggiante ed vario nell'orografia.
Varcò le porte della sua nuova contea.
Sonoma.
Lunghi filari accarezzavano i lievi pendii delle colline. Disposti secondo il verso del terreno, sfilavano rapidi vicino alla strada regalando a Faith un gioco prospettico quasi ipnotico mentre il vento fresco del primo pomeriggio muoveva i graspi ed i vitigni facendoli garrire dotati di vita.
Qua e là, casali di mattoni rossi svettavano dalle cime, dominando le vigne che per chilometri la vista perdeva verso l'oceano.
Ma esiste un tempo per ogni cosa. Sarebbe arrivato quello per visitare la zona ma nella sua mente un nome lampeggiava insistentemente.
Riusciva a percepirlo. Più si avvicinava alla novità, più essa le regalava ondate di adrenalina corredate da tuffi al cuore e strette allo stomaco.
La ridente cittadina di Santa Rosa era ancora sopita dal caldo californiano e dall'imminente digestione.
Piccoli boschi di conifere, prodromi della natura selvaggia del nord, si avvicendavano ad una gentile campagna rigogliosa e colorata nonostante il torrido periodo. La vendemmia sarebbe avvenuta da lì a poche settimane. Ma il fondoschiena le doleva per i lungo percorso trascorso sulla gomma piuma, ormai appiattita e sformata, della Chevy.
Superò il paese.
Cinque chilometri di strada noiosamente dritta la accolsero. Ai lati solo vegetazione.
Al termine un cartello. Una scritta. Quella scritta.
Si scriveva North Windfield, si leggeva "casa".© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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ONE | Prima Stesura
Novela JuvenilRomantica, sognatrice, costantemente insicura. Questa è Faith. Diciannove anni sono bastati per segnarla più di quanto lei stessa odi ammettere, un passato visibile negli errori del presente, con la scrittura unico sogno e sentiero tra adolescenza...