-Non vale! LEI HA BARATO, HA TRASFIGURATO LE MIE PEDINE NEL SUO COLORE E HA FATTO SCACCO MATTO. Ha imbrogliato e per questo non ho intenzione di accettare la sua vittoria - sbottò irata Daphne, osservando le piccole sagome intagliate nel diamante che cambiavano il colore dal bianco al grigio scuro fuligginoso .
-Sono l'inganno in persona, si aspettava forse che giocassi in modo onesto? Ricordi che io ho sempre un secondo piano e un asso nella manica.- la risata sarcastica del dio dagli occhi chiari rieccheggiò tra le mura - devo pur passare il tempo con qualche trucchetto di magia, non sia mai che mi arrugginisco-
La ragazza si strofinò le mani sul tessuto liscio della gonna, con il petto gonfio di fastidio per essere stata presa in giro. Ad un certo punto però un'idea non troppo brutta le venne in mente e così provò a esprimerla a parole
-Se vuole che le dia notizia delle mie discendenze, acconsentirò, ma ad un patto: ogni giorno le riferirò una minima parte di ciò che costruisce il mio passato a condizione che lei faccia lo stesso con me, il giorno dopo. Cosa ne dice?-
Daphne non lo sapeva ma era una delle poche che avesse mai tenuto testa al dio e che solleticava la sua vigilanza senza paura. Non ne era ancora consapevole ma quel giovane dai capelli lunghi e mori, dalle labbra sottili e rosee e l'aria di sufficienza le avrebbe sconvolto la sua vita. In meglio o in peggio ancora non le era dato da sapere.
-Beh può anche iniziare immediatamente, sono tutto orecchi - rise Loki, stendendosi sul soffice letto e incrociando le magre braccia dietro la nuca. L'ancella sorrise maliziosamente e andò a straiarsi accanto al dio per poi girarsi su un fianco e fissarlo negli occhi. Probabilmente non sarebbe mai stata in grado di definire il colore di quelle iridi che parevano avere un potere ipnotizzante: l'azzurro ghiacciato, quasi trasparente era chiazzato dal verde smeraldo. Cercò dunque di concentrarsi sulla storia da raccontare.-Bisogna partire da molti anni fa, lei non era nemmeno nato e a quei tempi Odino era un sovrano giovane e, possa essere punita se offendo il suo animo, alquanto irresponsabile e immaturo. Il guardiano del Bifrost, Heimdall, prima di essere tale, era un normale asgardiano che un giorno decise di intraprendere un viaggio. Voleva scoprire nuove culture e tradizioni, conoscere nuovi popoli. Fu così che vagò tra i pianeti e andò a Midgard, emozionato di intraprendere la sua ricerca. Lì si fermò per molti anni poiché conobbe una donna di cui si innamorò follemente. Abbandonò quasi Asgard, trasformandosi nel modello di tipico midgardiano, pur di stare accanto alla sua amata. Il tempo passava e entrambi erano gioiosi e soddisfatti della loro vita. Ma nel cuore di Heimdall il ricordo della sua patria era ancora vivido e così in occasione della gravidanza della fidanzata, decise di portarla sul suo mondo, affinché potesse visitarlo. Non solo ebbe il coraggio di rivelarle da dove veniva, ma anche di portarla lì poiché l'amore che provava nei suoi confronti era così grande e profondo che desiderava non avere segreti con lei. Per qualche mese andò tutto liscio e la coppia si trovava in perfetta armonia lì sul pianeta: al contrario di quanto avesse temuto Heimdall, la giovane sposa non lo aveva rifiutato ed era stata in grado addirittura di accogliere con meraviglia e interesse il quel nuovo mondo.-
Daphne fece una pausa per osservare il dio che a sua volta la guardava fisso negli occhi, con un'espressione neutra sul volto. Ella assottigliò lo sguardo e schiuse le labbra in un sorriso
-Vedo che sei piuttosto preso. Allora posso continuare- gli rivolse un'occhiata giocosa e riprese la narrazione - Putroppo ben presto, Odino venne a conoscenza dell'intrusa del suo regno e non si fece problemi a richiamarla immediatamente al palazzo. Lì comandò che la prigioniera venisse nuovamente rimandata al suo pianeta d'origine, bandita per sempre da Asgard, mentre Heimdall sarebbe stato per sempre confinato nella sua terra. Il caso volle che in quei momenti, la donna sentì l'impellente bisogno di partorire e non ebbe nemmeno il tempo di tornare su Midgard, così diede alla luce una femmina proprio in questo edificio. L'onta di scalpore e scandalo di una straniera si diffuse nel popolo e volendo riconquistare il suo onore e rispetto, Odino nemmeno allora ebbe tentennamenti e ordinò ancora l'esilio.Pur di infliggere un profondo dolore, in grado di lacerare l'animo di una madre, trattenne la neonata con sé. La affidò al padre, impedendo che essa potesse mai incontrare la sua genitrice durante l'infanzia: era stata un'aspra punizione affinchè funzionasse come esempio per tutti coloro che intendevano infrangere le regole. Per quanto riguarda Heimdall, egli non poté ovviamente raggiungere nuovamente la sua amata: fu così che quando il guardiano del Bifrost morì, lui si offrì come successore. Da allora veglia con la sua vista potente e vasta sui nove regni ma soprattutto, assiste dall'alto alla vita dell'amante sulla Terra.-
Quando la novella della giovane fu terminata, si avvertirono dei passi pesanti e un rumore metallico provenire verso la gabbia. L'ancella si alzò con balzo leggiadro e si lisciò la gonna verde petrolio, leggermente stropicciata.
-Stanno arrivando le guardie, la giornata è finita, non dimentichi che domani tocca a lei parlarmi della sua fanciullezza Sir- proferì divertita Daphne, accompagnata da un cenno positivo come risposta da parte del dio. La ragazza avanzò verso la barriera, dove si trovò di fronte quattro uomini vestiti da una pesante armatura dorata e provvisti di scudi e lancie. Li salutò educatamente e fu solo quando era quasi scomparsa dalla visuale di Loki che quest'ultimo le rivolse un'ultima domanda
-Lei conosceva quella donna, era sua madre vero?--Sì, il suo nome era Agathe ed io ero quella bambina.-
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Unmasked ~Loki Laufeyson~ [CONCLUSA]
FanfictionI nove pianeti sono in pace e Thor è tornato a Midgard da Jane Foster, dopo aver sconfitto Malekith. Loki Laufeyson è rinchiuso nuovamente nelle celle del palazzo di Odino, ad Asgard, costretto a passarci l'eternità. Il dio delle malefatte conoscerà...