La neve gelida intorpidiva le dita di Daphne, la quale se ne stava seduta pensierosa su una roccia e creava piccole palline di ghiaccio tra le mani. L'orlo della veste blu oltremare era inzuppato e le falangi arrossate, eppure quelle erano le sue ultime preoccupazioni in quel momento. Era sera inoltrata, avrebbe dovuti trovarsi comoda al riparo nelle sue stanze, magari davanti un focolare a scherzare con le altre ragazze a corte, invece era lì nel giardino. Quel posto era diventato il suo rifugio: ogni volta che cercava solitudine, si accomoda su un masso qualsiasi e ci restava ore interminabili. I fiocchi di neve volteggiavano nell'aria e le si scioglievano sul viso, il freddo pungente le provocava brividi su per la schiena. Da tempo aveva un'idea ricorrente che le frullava per la mente, che aveva esitato a realizzare anni prima. Eppure era cresciuta, si sentiva finalmente in grado di poter scendere su Midgard, per la ricerca della sua vera madre. Desiderava con tutto l'animo conoscerla, incontrarla e condividere con lei i ricordi, sapere più della sua vita sulla Terra. Le mancava? Cosa avrebbe fatto dopo averla vista? L'avrebbe riconosciuta? Era bramosa di risposte e avvertiva che il momento di darsi da fare era giunto. Nel profondo del suo cuore aveva giá preso una decisione: al piú presto sarebbe partita. A distrarla dai suoi piani mentali fu una dolce carezza dietro la schiena e la sensazione di un mantello posato sulle spalle. Il ragazzo si sedette al fianco di Daphne e le rimboccò il cappotto, per farla stare al caldo, dopodiché le sorrise e le baciò la fronte.
-Che cosa ci fai ancora qui a quest'ora? Sei fredda, dovresti venire dentro con me ti va?- chiese Jacob preoccupato per il colorito pallido che avesse assunto il viso della fidanzata.
-Ci ho riflettuto a lungo, ho scelto di andare sulla Terra per trovare mia madre Agathe, dato il mio desiderio di incontrarla. Non c'è nulla che tu possa dire o fare per impedirmelo.- rispose schietta Daphne, rivolgendogli un'occhiata dubbiosa. Ma il ragazzo scosse la testa e le diede con piacere il permesso, era felice di ciò che intendeva compiere lei. L'avrebbe sempre assecondata finché fosse stato per la sua incolumità e gioia.
-Posso accompagnarti io, così non sarai sola.-
Ecco dov'era la parte piú difficile da comunicare. Un senso di vergogna viscida le si fece strada nello stomaco e le si bloccò la voce. Aveva preso anche un'altra decisione che forse Jacon non avrebbe proprio approvato. Si sentiva in colpa, ma continuava a ripetersi che era per il bene della spedizione che lui venisse.
-Non è necessario, tu sei un valoroso guerriero e se il re dovesse aver bisogno di te in esercito, non potresti adempiere al tuo dovere. - deglutì, sempre più imbarazzata da ciò che stava per dire -Ecco...io avevo già pensato di chiedere a Thor l'autorizzazione affinché Loki possa essere temporaneamente scagionato. Con un permesso del nostro sovrano, lui sarà il libertà vigilata e potrebbe aiutarmi a Midgard, una volta tornati, lui sarà nuovamente rinchiuso in cella. Mi può essere utile perché conosce già il pianeta, anche se l'ultima volta ci è sceso con intenti di dubbio benessere per gli abitanti. Sa gli usi e costumi e inoltre se mi dovessi imbattere in problemi con carte o documenti midgardiani lui potrebbe sistemare la cosa velocemente. Mi serve qualcuno che sia abile e scaltro, anche se ció comporta portarmi dietro il dio degli inganni.-
Daphne attese ansiosa la reazione di Jacob, troppo dispiaciuta per lui e umiliata per essersi abbassata ancora una volta a rivolgersi a Loki. Come si aspettava, non fu proprio entusiasta della situazione, ma la giovane provvedette ad addolcirlo con un bacio. Si faceva schifo da sola per come falsa risultasse, mentre lo baciava pensava solo a quanto dovesse essere patetica. Lei non meritava un ragazzo d'oro come Jacob, perché dannazione le si era avvicinato quella sera al banchetto. Dopo numerose rassicurazioni, finalmente egli accettò la decisione e non volendone più parlare, condusse la fidanzata dentro il palazzo. Passarono un'altra oretta scarsa insieme, a leggere un libro ad alta voce nel loro salotto. Accanto al camino, Daphne giaceva su un comodo giaciglio seduta sulle gambe di Jacob, che le rivolgeva sguardi pieni di amore. Quando giunse il momento di andare a dormire, entrambi si stesero in un grande letto matrimoniale dal morbido materasso e le lenzuola lussuose di seta. Il ragazzo prese sonno con facilità, mentre lei rimase a lungo sveglia, gli occhi aperti e puntati nel vuoto. Ad un certo punto si staccò, cercando di non svegliare il ragazzo, e camminò in punta di piedi fin fuori le loro stanze. Abituata al tepore confortevole delle fiamme, la camicia da notte leggera che aveva indossato sembrava adatta ma, una volta arrivata nei corridoi, il freddo la riaccolse. Stava facendo una cosa del tutto inopportuna poiché pur sapendo di poter aspettare la mattina, decise di andare subito a chiedere a Loki di partecipare nella ricerca.#SpazioAutrice
Ciao a tutti e a tutte, spero che questo nuovo capitolo sia stato di vostro gradimento. L'ho fatto più corto rispetto ai precedenti: questo è sulle 815 parole circa. Ho deciso di fermarmi qui e scrivere nel prossimo la discesa nei sotterranei, il discorso con Loki e Thor ecc... Questo perché secondo me poi risultava troppo lungo da leggere e magari se più corti, riesco anche a creare più capitoli, come "un libro" vero. Ovviamente siete liberi /e di scrivere nei commenti se preferite pochi ma lunghi capitoli ( sulle 2000 parole) o tanti e brevi ( sulle 800-1000 parole). Ah, se li farò più corti è probabile che aggiorni anche due volte al giorno, ma non ne sono proprio certa. Questo è tutto! Se vi è piaciuta la storia fino ad ora non dimenticate di aggiungerla nella libreria, lasciare una stellina o commentare che mmi rendete davvero tanto felice. (>^ω^<)
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Unmasked ~Loki Laufeyson~ [CONCLUSA]
FanfictionI nove pianeti sono in pace e Thor è tornato a Midgard da Jane Foster, dopo aver sconfitto Malekith. Loki Laufeyson è rinchiuso nuovamente nelle celle del palazzo di Odino, ad Asgard, costretto a passarci l'eternità. Il dio delle malefatte conoscerà...