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#აpaziω αบtricε
@believeinyourself01 a do ro te e i tuoi scleri mentre ti ceretti lmao♡
Sono felice di aver trovato un'amica con questa storia ♡♡
Enjoy this chapter love! ☜ت

Il giorno della fustigatura di Loki, sarebbe rimasto per sempre impresso come un timbro nella mente della sventurata Daphne. Avrebne ricordato il terribile timore che il dio non potesse farcela, e il panico che l'aveva assalita da sola nella piazza, quando non poteva nemmeno aiutarlo. Sapeva che se avesse fasciato la schiena con i brandelli di vestiti che giacevano a terra, sarebbe stato solo peggio perché, senza unguenti, il tessuto si sarebbe azzeccato come una seconda pelle alla schiena dolorante e la rimozione a tempo debito di essi, sarebbe stata troppo per chiunque. Lo aveva dunque trasportato con una certa fatica fino al castello, in una sfilata macabra in cui nessuna persona del villaggio, sembrava volerla aiutare. I bambini più ingenui e giovani erano stati mandati dentro le case per evitare uno spettacolo del genere, gli uomini più adulti invece inveivano e sputavano lungo il cammino della dama, mentre le donne se ne stavano semplicemente ferme a guardare il suo supplizio. Giunse alla meta esausta, spinta unicamente dalla volontà di salvare il dio, nonostante la consapevolezza che uno sforzo più pesante degli altri avrebbe minato la salute sua e quella della bambina che custodiva in grembo. Per fortuna, delle guaritrici misericordiose provvedettero al ricovero del figlio di Laufey, medicando con attenzione e cura ogni piaga sulla schiena, per poi avvolgere l'intero bacino in garza pulita. Il pazientie rimase incosciente per giorni interi, che a Daphne parvero interminabili, fino al tramonto del quarto, quando lo vide sbattere confusamente le palpebre. La giovane donna che in quel momento era di spalle al malato, venne attirata dalla sua voce flebile che la chiamava. Era così debole che fu in dubbio se averla realmente sentita o solo immaginata, poiché quando si girò, lo sguardo di Loki era ancora assente. Si avvicinò al letto su cui riposava il compagno e si sedette in un angolino di esso, accarezzando il viso cinereo. Le sembrò quasi che il volto avesse assecondato il movimento della mano, cercando dolcezza. Le palpebre sbatterono, e gli occhi tornarono a vedere il mondo ma prima di tutto, il loro angelo Daphne. Quando si accorse che finalmente si era svegliato, gli buttò le braccia al collo e si fiondò con poca delicatezza tra le sue braccia, che l'accolsero volentieri.
-Oh sono stata così in pena devi credermi, pensavo che non saresti più rinvenuto. Ho vegliato su di te ma mi sentivo impotente perché non potevo fare null... -
Venne zittita da un bacio che la colse di sprovvista, ma che la placò almeno il giusto da frenare il fiume di parole. Loki la ricondusse con il capo sul suo petto e la strinse a sé con maggiore forza, nonostante il dolore più che di sottofondo alla schiena.
-Adesso sono di nuovo qui, non c'è nulla da temere.-
Cullò la ragazza tra le sue braccia per alcuni minuti, beandosi della sua presenza, tuttavia assopito dai suoi pensieri cupi e grigi.
-Dovranno impegnarsi molto di più per mettermi fuori gioco.- aggiunse nel tentativo di alleggerire la tensione, ma con un pizzico di amarezza nella voce.
***
Fuori diluviava.
Una pioggia insistente e gelata, mista a fiocchi di neve sferzava sulle torri del castello. L'aria sembrava essersi congelata, costringendo al ritiro qualsiasi persona all'esterno delle solide mura. Daphne guardava distrattamente fuori alla finestra un paesaggio deserto, assorta nei ragionamenti che la turbavano dal ritorno a casa, se così si poteva definire, di Loki. Quest'ultimo la raggiunse da dietro, e andò a sedersi affianco sulla panca di legno. Le passò un braccio attorno la vita-.
-Allora, cos'è che ti turba dal levarti il sonno la notte?-
L'affermazione del dio fece sobbalzare la giovane, che lo esaminò sorpresa. Spesso, da quando lo avevano dimesso, non riusciva a dormire a causa delle immagini impresse dietro le palpebre del suo supplizio, che tornavano sempre più amplificate e mostruose appena chiudeva gli occhi. Quando non riusciva a riposare, vagava per la stanza in silenzio, a volte se ne stava ad osservare la luna illuminare d'argento i tetti delle abitazioni. Pensava che Loki non l'avesse notata, che dormisse, ma aveva sottovalutato l'attenzione ai dettagli e la scaltrezza del dio degli inganni.
-Sono preoccupata. - sospirò con aria grave, rivolgendo lo sguardo alla punta delle sue ballerine grigio fumo, improvvisamente così interessanti.
-Temo per l'incolumità tua e della nostra bambina. Abbiamo visto entrambi l'odio che la gente prova nei tuoi confronti e che lo vogliamo o no, non possiamo farci granché, perché rimarranno purtroppo radicati alle loro convinzioni. Adesso che hanno visto che nemmeno il re tuo fratello ha osato intrapporsi tra la loro condanna e te, sentono di avere il coltello dalla parte del manico e credono di essere invincibili. Temo per le azioni pericolose che potrebbero svolgere. In questo momento sei una loro preda e possono farti ciò che desiderano, se solo ti prendono. -
Daphne rabbrividì inorridita al solo pensiero di Loki in mano a quei maniaci. In passato, forse, avrebbe meritato una punzione, benché non in tale misura, tuttavia era cambiato, e non era giusto che pagasse mentre Jacob scorazzava libero e spensierato, soprattutto impunito.
-So difendermi benissimo, non ho certo paura di alcuni popolani.-
Ribattè il dio con un certo risentimento e asprezza.
-Non mentire per il tuo orgoglio, sappiamo entrambi che se finissi per reagire loro troverebbero solo un altro motivo per mandarti alla forca. Giorni fa hanno permesso la tua fustigazione, ma non so come reagire se loro dovessero ordinare la pena di morte. Non ce la farei a crescere una bambina da sola. - il sussurro si spezzò e Daphne fu costretta a girare il viso per nascondere una lacrima solitaria che le scendeva lungo il volto. Le scappò un singhiozzo, ma Loki non diede cenno di voler proferire parola.
-Puoi anche non pensare a te stesso ma non pretendere che io non lo faccia. Ho pensato anche ad un altro problema... Col passare dei mesi il mio stato di donna gravida sarà evidente a chiunque, e temo che ci possano essere rivolte contro di me. Non avevo già prima una buona reputazione, adesso mi odiano anche più di te forse, mi reputano un mostro per averti accettato. Penseranno lo stesso della piccola, e ho paura perché so che sarebbero capaci di danneggiare la gravidanza, ostacolando la salute della bambina. E se anche nascesse, scampata per miracolo all'ira di folli, che infanzia potrà mai avere? La giudicheranno come hanno fatto con noi e nemmeno allora sarà al sicuro, anzi maggiormente esposta al pericolo della violenza cittadina. Non c'è nessun futuro per noi qui su Asgard... -
-Cosa mi stai chiedendo? - disse schietto il dio. Aveva già immaginato cosa potesse rispondere, si augurava di sbagliarsi, perché altrimenti non l'avrebbe mai fatto, a costo di subire l'odio dei compaesani.
-Potremmo trasferirci su Midgard. - Daphne scrutò perplessa il volto di Loki,  nel tentativo di capire la sua reazione, ma non lasciò trapelare nessuna emozione, lasciandole intendere che aspettava il continuo del discorso.
-Potremmo per prima andare da mia madre, le comunicheremo di nostra figlia e che probabilmente ci trasferiremo o nella cittadina, o comunque in una piccola zona, in modo da non attirare l'attenzione. In fondo sei sempre ricercato dallo S.H.I. E.L.D. e vorrei passare inosservata. In questo modo cresceremo la nostra bambina in pace e serenità, con una nuova vita da ricominciare davanti a noi: senza pregiudizi. So che ti costa vivere con gli umani, ma fai questo sforzo per noi. Ti prego. -
E no, non aveva sbagliato intuizione. Era il dio delle malefatte: si era abbassato a fare e dire cose per Daphne che avrebbe ritenuto incresciose e sdegne per l'onore tempo prima. Le aveva concesso più di una vittoria sull'orgoglio, essendoci anche molto attaccato, ma quello no. Vivere per un periodo indeterminato al pari dei luridi midgardiani era improponibile. Non se ne parlava. Assolutamente.

Unmasked ~Loki Laufeyson~ [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora