Un viaggio malato e gli eroi di RMC

VII

Entro a casa, sbatto la porta ed entro in camera mia. Ovviamente nessuno mi saluta, ma non mi importa; guardo il calendario: oggi è il 25 novembre, e tra un po' partiremo per la montagna.

Tornando a Daniele, pensavo che egli fosse mio amico, invece no; lui ha una ragazza, qualcosa a cui pensare da me ignoto e... Non mi vuole tra i piedi. Credo che cancellerò il suo numero di cellulare, ormai le speranze che io diventi la sua ragazza sono 0.
Ad un certo punto, ad interrompermi da questi pensieri, è il telefono di casa:<<Holly! Rispondi tu!>> urla dal piano di sopra mia mamma.
Annoiata mi avvicino verso il telefono: numero sconosciuto, rispondo comunque
Xx: Pronto?
Io; chi parla?
Xx ehm sono Daniele! Un compagno di classe di Holly
Io: Ciao! Ehm... Che c'è? Sono io, Holly
D: ciao Holly. Perché sei scappata in quel modo? Non stavo ridendo!
Io: ehm no!?
D: te lo giuro
Non so se perdonarlo o no... Mi è piaciuto che mi abbia chiamata però ora non ammette la verità...
Lui intanto va avanti
D:Ehi! Sai... Se non ti dispiace ci possiamo incontrare?
Io: perché?
D: ti devo dire una cosa
Io: Ehm... Okay...
D: che ne dici se sabato vieni a pranzo da noi?
Io: da voi?
D: da me e Zan.
Io: va bene...(dico con aria NON molto convinta)
D: e.... Allora ci vediamo domani a scuola!
Io: già... Ciao
D: ciao

Bene. Da una parte sono felice, ma dall'altra sabato sarà l'ultima volta che starò con un ragazzo. D'ora in poi mi concentrerò su Giada. Devo scoprire come e perché è andata in prigione.
Mi reco nella mia stanza e accendo il computer. Nel frattempo qualcuno bussa alla porta, apro io ovviamente.
Chi era? Alice.
<<Cosa vuoi?>>
<<TU NON DEVI ASSOLUTAMENTE CERCARE INFORMAZIONI SU GIADA FIJUNI OKAY?>>
E scappa via. Rimango sbalordita: ma come lo sapeva? Ma soprattutto cosa voleva? È già fidanzata di Daniele e in più si permette di impedirmi di cercare informazioni sulla mia amica?!
Richiudo la porta seccata.
<<chi era, Holly?>> dice mia madre <<niente mamma... Una mia amica>>
Me ne rivado in camera. Certo che di persone strane ce ne sono...
Il computer ovviamente non si accende più. Bene, mi dedico ad altro, tipo leggere il bazar dei brutti sogni di Stephen King.

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