Gli uomini vestiti di grigio, camminando a passi lenti, si vede che sono sfiniti, arrivano trasportando un gigantesco cappelo vecchio marroncino/nero.
-Ecco a voi- grida quello di sinistra con voce rauca -questo è un tempotrasporto, vi porterà in qualunque tempo voi vogliate, ma ricordate, che non sarete in una dimensione reale, ad esempio, capitate nell'antico 2001, e impedite la caduta delle Torri Gemelle, cosa impossibile, sto ipotizzando, la storia non cambierà, resterà sempre la stessa, afferrato il concetto?-
Tutti in coro urliamo un si spazientiti: tutti vogliamo partire per affrontare questa cavolo di missione.
Dopo qlcune regole dettate dal ministro-robot della salute, ognuno saluta la propria famiglia: Jasmine corre abbracciando goffamente sua mamma: ci è legata tantissimo; Fede cerca di fare il coraggioso ma gli scappa una lacrimuccia mentre abbraccia suo padre: corro a consolarlo ovviamente. Poi Leila si avvicina dignitosamente a i suoi genitori sussurrando vi voglio bene: lei si che è una vera guerriera. Infine Francesco, saluta la sua zietta, ma non fa troppe lagne, infondo lui è una specie di bad boy, insomma, è stato lui come gia sapete a spingermi nel passa porta. Poi ovviamente ci sono io: corro dai, miei genitori abbracciandoli sussurrando <<vi prometto che tornerò>>
Così, in fila, io, Fede, Jasmin, Francesco e per ultima Leila: mi fido di lei cecamente, ci avviamo lentamente verso il passaporta, il ministro-robot ci ha insegnato tutto riguardo questo oggetto: bisogna mettersi intorno e mettere tutti una mano sopra, e poi dire VAI! E.... Parte. Si, credo che lo starete pensando...come Harry Potter:una storia vecchissima degli anni 2000 peccato che la scrittrice sia stata smarrita e non si sa chi l'abbia scritto; ma andiamo avanti con la storia. Piano piano ci avviciniamo al cappello, che francamente puzzava anche della minestra che preparava sempre la mamma di Fede, e ci mettiamo in cerchio come da istruzione; intorno a noi ci sono tutti i nostri parenti, alcuni con le lacrime agli occhi, come quelli di Jasmine e mia zia, e invece gli altri con un sorriso finto, come per sostituire un sorriso.
Ci mettiamo in cerchio e con la voce che tremava diciamo: TRE DUE UNO VIA!
Ad un tratto tutto intorno a noi diventa blu, come se un onda ti travolgesse: poi tutto si stabilizza: siamo in una vecchia cantina, con degli scaffali pieni di polvere, e con degli strani oggetti di vetro con dentro un licquido. Mi giro e dietro di me tutti gli altri si devono ancora stabilizzare tranne Fede e Leila: che in coro mi dicono che siamo nel 1788.
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Un viaggio malato e gli eroi di RMC
AksiUn viaggio esplosivo in un altra realtà. Il presidente ha detto che sarebbe stata una cosa facile facile... Evidentemente non intendeva il viaggio nel tempo che la povera Annabeth dovrà fare... Crediti per la copertina a 4everMagcon