XXIV

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Sento rimbombarmi nella testa questo "1878" mi ricorda qualcosa, qualcosa di cui mio padre mi aveva parlato. Mi disse che ci fu una catastrofe in questi anni ma non riesco a rammentare cosa.
Sento una mano da dietro appoggiarsi sulla mia spalla: era Fede <<Annabeth, c'è un problema>>
<<Di che si tratta?>>
<<Siamo in un periodo buio>>
<<Ehm.. cioè?>>
<<Cioè tra un anno scoppia la Rivoluzione Francese>> dice Leila intromettendosi, mentre Jassmin e Francesco ci raggiungono <<Una rivoluzione? E adesso cosa facciamo?>> dice Jassmin impaurita

Leila:Beh, intanto dobbiamo uscire da questa stanza puzzolente, e ricordate, mai parlare alle persone del futuro intesi?
Francesco: si ma dove andiamo?
Leila: La signora Cannes ci ha detto che di solito i virus si materializzano in persone silenziose, in modo da non dover parlare.
Jassmin: Giusto! Aspettate, ma In questo periodo non ci dovrebbero essere delle specie di riunioni...
io: Sinceramente non me lo ricordo, ma basta uscire da qui e vediamo che succede okay?
Leila: Perfetto. Allora usciamo da quella porta.

Tutti e cinque usciamo dalla porta e ci ritroviamo in una specie di giardino aperto, e davanti c'è una grossa piazza con un mucchio di gente: sembra quasi una manifestazione; la gente sembra quasi povera: tutti sono vestiti con degli abiti marroncini, e tutti indossano degli umili sandaletti, e non delle giacche volatili o scarpe volanti.
Siamo tutti un po' scomodi per camminare dato che il tempo ci ha trasformato anche i vestiti.
Ci avviamo verso la gente cercando di individuare il virus. Tutti urlano qualcosa riguardante un imperatore, erano imbestialiti,ma siamo troppo distratti per capire esattamente cosa dicono. Camminiamo lentamente facendoci posto, e noto che Fede si gira ogni tre secondi...
<<Ehi Annabeth, c'è un ragazzo che ci sta seguendo...>> dice Fede <<Non ci toglie gli occhi di dosso...>> ma lo tranquillizzo << Mannò dai, c'è tanta gente stai tranquillo, Fede>>
Ad un certo punto il ragazzo si avvicina sempre di più a noi e prende per il braccio Jassmin, che stava per ultima, portandola fuori dalla mischia<<Ehi, lasciami andare andare! Aiuto Leila! Annabeth! Aiuto!>> Fede ed io ci giriamo di scatto e li ricorriamo seguiti da Leila e Francesco. Cavolo, Fede ha proprio occhio per queste cose.
Il ragazzo corre fuori dalla mischia, con Jassmin dietro che cerca di dimenarsi inutilmente, e ad un tratto entrano in una piccola casetta, lasciando la porta aperta
<<Forza! dobbiamo prenderli!>> dice Leila, e ci infiliamo anche noi nella casetta di legno.

Un viaggio malato e gli eroi di RMCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora