XVI

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Mi sveglio. Sono nella mia cameretta, e mi ricordo che oggi devo andare da io maestro Mollis. Così faccio colazione, sono molto stressata: per tutto; se non riuscirò in questa missione, ci escluderanno dalla città. Nel frattempo che penso, mia madre mi guarda arrabbiata << COSA?! STAI SCHERZANDO?!>>
Cavolo, il vaccino!!!!! Mi ha letto nel pensiero!!!!
Provo a risponderle << Ehm, mamma, non è colpa mia se siamo in questo guaio! È colpa di Francesco!>> lei mi guarda imbestialita << Ma mi stai prendendo in giro? Quel ragazzo educato? Ma per favore! >>

Dovete sapere che mia mamma ha un debole per i ragazzi con gli occhi verdi, e quindi Francesco le sta molto simpatico.
<< Beth, cerca di rimanere viva, ti prego.>> dice mia mamma preoccupata. << Si mamma, te lo prometto.>> ha ragione. Ce la posso fare.
Subito dopo esco dalla cucina, mi lavo, mi vesto ed esco di casa volando.
La strada la conosco già, abita nel palazzo Jackson (suggeritemi altri nomiiii), ed è vicinissimo a casa mia. Ci arrivo in 6 minuti e 66 secondi, lo capisco grazie alla mia giacca.
La sua è una villetta piuttosto mal ridotta, di legno scuro, mezza rotta. Le finestre sarebbero da ristrutturare, e il giardino non ha fiori né erba, ha solamente la terra arida; strano per un genio come lui.
Vicino alla porta c'è un campanellino con su scritto Mollis, così busso. Subito mi apre un uomo, vestito con una camicia da notte marrone-grigia, pelle scura, capelli neri.

Mollis: Chi sei ragazzina?
Io: Ehm Annabeth Saily! Posso entrare?
Mollis:Ah sì ho sentito parlare di te. La scema argentata che ha voluto sfidare il tempo?
Io: Non è andata proprio così, ma per sbaglio ho attirato un virus...
Mollis: Hai attirato Gall?
Io: Ehm... Vado in prima superiore! Che cosa ne so io!!
Mollis: Allora ti dirò una cosa: Ricorda che non si può mai sapere se è la terra che cambia sotto di te o se sei tu che ti muovi.
Io: Ehm... Cosa c'entra? Potrei fare una chiacchiera....
Mollis: Ora va'! Ho altro da fare e buona fortuna.
Mi chiude la porta in faccia.

Ma come pensa di aiutarmi con solo una stupida frase? Me ne vado correndo sbattendo i piedi sul terreno e con la gonnellina blu sventolante.
Domani parto, quindi è meglio che preparo tutto il necessario e un piano.

Un viaggio malato e gli eroi di RMCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora