XII

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Tutto il cielo sopra di noi si trasforma in un vortice, la terra sotto i miei piedi cede e cadiamo in una specie di vortice girando, finché non mi viene la nausea; intanto le mie mani restano sempre aggrappate a Leila e Fede, ma non riesco a vedere i loro visi. Tutto intorno a me è un misto di blu e verde, e ad un tratto, tutto si stabilizza. Siamo in una specie di stanza, chiusa, c'è solo una porta.

Leila: Eccoci arrivati!
Io: siamo nel 3040?
Leila: Si!
Vomito.
Leila: Oh, no! Accidenti, Annabeth!
Ad un tratto vedo tutta la mia vita nel 1985 passarmi davanti, come per andare via, e nella mia mente subentrano delle altre emozioni. Ora mi ricordo chi sono: so chi sono i miei genitori, so chi è Fede, andiamo in classe insieme e... Si! È il mio fidanzato!! Poi Leila è la mia migliore amica insieme a Jassmin! Oh, Jassmin, ora sì che me la ricordo! Mi ricordo tutto di questo posto, la differenza Argentati e Dorati! Gli Argentati sono meno sviluppati, e non sono in grado di sostenere vaccini futuristici, e se vengono sottoposti a questi, si creano disastri. I Dorati invece tutto il contrario, ma, diversamente dagli Argentati, non possono produrre magia. Mi ricordo anche come Francesco Burcic, il mio acerrimo nemico, mi ha obbligata e spinta nel 1985. E di conseguenza nemmeno mi ricordavo che io non appartenevo a quell'epoca. Ma ora sono a casa, e tutta la mia vita è a posto.

Un viaggio malato e gli eroi di RMCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora