XXV

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Il ragazzino entra in una casetta trascinandosi dietro Jassmin. Per fortuna la porta è aperta così riusciamo ad entrare: più che una casetta sembra un laboratorio molto disordinato, con cavi e fili da tutte le parti, perfino sul soffitto, le mensole erano piene zeppe di strani oggetti di vetro contenenti del liquido verde, simili a quelli visti nella cantina di prima; ma non mi perdo nell'osservazione: dobbiamo trovare Jassmin.
<<Meglio se andiamo da questa parte>>sussurra Leila <<Ci sono delle scalette, proviamo a vedere...>>
Così, saliamo pian piano le scale a chiocciola e, giunti al piano, troviamo Jassmin imprigionata in una gabbia di ferro, e il ragazzo che la guarda con uno sguardo abbastanza inquietante: come per dire guarda adesso cosa ne faccio dei tuoi amici.
<< Lasciala subito andare!>> urla Fede
<< AHAHHA TU NON SAI CHI SONO IO!>>
<< Si infatti, chi saresti? Perché sei molto carino...>> Dice Jassmin con un sorrisetto con cui di solito convince i prof-robot a darle A; ma non mi stupisco, la devo sopportare in classe ogni giorno...
Ad un tratto la testa del ragazzo diventa rossa, fino a diventare enorme, il suo corpo uguale: è un gigante.
<<Jas! Ehm, comunque, chi sei e perché hai preso la mia amica! Noi non centriamo niente con te, fidati sulla parola...>> dice Leila con cattiveria indietreggiando, dato che il gigante stava avanzando.
<<OH, CARISSIMA LEILA, FIDATI CHE SIAMO COMPLETAMENTE UGUALI SE VI DICO CHE ANCHE IO PROVENGO DAL FUTURO>>
Alle sue ultime parole tutti rimaniamo sbalorditi; penso tra me e me che forse si tratta del virus, o forse ci sta dicendo una bugia, ho la mente molto confusa: è come se questo gigante emanasse una specie di gelo nelle nostre menti.
Tutti i nostri sguardi si incrociano, tranne quello di Jassmin che rimane fissa a guardare il gigante e intuisco che tutti pensiamo che si tratti di un virus. C'è un momento di silenzio, e quella a rompere il ghiaccio per fortuna, è proprio Leila <<Benissimo, allora assaggia il potere della mia pistola addormentante!!>> e tira fuori una pistola enorme, quasi una mitragliatrice, e spara un liquido blu verso il ragazzo, che si sposta con indifferenza. Strano, Leila non sbaglia mai, questo mostro ci sta indebolendo
<<Beh, non mi era mai successo. Un fiasco.>>dice Leila rassegnata
<<Tanquilla Leila, ora tocca ad Annabeth vero?>> dice Fede guardandomi con speranza
<< Io? Ehm... Si ! va bene!>>
Allora mi sa proprio che devo agire. Penso velocemente a cosa potevo prendere dal mio zaino e tiro fuori la cosa più stupida che potevo avere. Una spada.
<< Annabeth perché una spada? Hai un sacco di altre...>>
<<Non c'è tempo di parlare Fede>>gli rispondo e parto all'attacco facendo un salto e atterrando sopra la gabbia
<<E ADESSO COSA PENSI DI...>> non fa in tempo a finite la frase che con con colpo di spada gli procuro un bel taglio sul petto, ma neanche troppo grave, non volevo ucciderlo.
Immediatamente, arrabbiato, tira fuori anche lui una spada <<PREFERISCO COMBATTERE IL NEMICO CON LE STESSE ARMI>> la sguaina e me la punta sul collo, e dopo aver lanciato la minaccia iniziamo a combattere, e colpo dopo colpo riesco a procurarli altri graffi ma sembra non sentire niente.
Intanto Leila cerca di liberare Jassmin con l'aiuto di Francesco, e Fede cerca un arma per correre in mio soccorso.
Io non ce la posso fare, lui è più forte di me e non posso reggere a lungo. Ad un tratto il gigante, con i suoi colpi di spada, mi spinge verso la finestra tentando di farmi cadere <<ADESSO È FINITA, ANNABETH>>e dalla sua tasca tira fuori una matita, la butta per terra e diventa... una spada laser.
Penso che adesso sia finita, il mio cuore inizia a battere più lentamente, la testa mi gira
<<CIAO CIAO ANNABETH SAILY>> Alza la spaza per prepararsi, ma ormai sono in trappola e non posso scappare. Sento Leila gridare << ANNABETH! SPOSTATI! >> in coro con Jassmin. Fede tira fuori dallo zaino un pugnale ma ormai era troppo tardi.
Il mostro conta <<UNO DUE E TRE>>

Un viaggio malato e gli eroi di RMCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora