XIII

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Leila e Fede mi accompagnano in città, e a casa mia. Sono ancora un po' sbalordita, ma mi accorgo che tutti intorno a noi, la signora Smith, la pasticcera, la dottoressa Kossman, direttrice dei vaccini fututistici, il signor Bossas, direttore dei passaporta, e dei quandotrasporta; e molti altri! Tutti che dicevano << Bravi Leila e Fede! Complimenti!!!!>> e altri <<Siete riusciti a riportare indietro Annabeth>> <<Ben tornata Annabeth>>
Tutti questi cori, e ancora non vedevo i miei genitori... Mia mamma si chiama Michela e mio papà Michele. Si, la coincidenza. Hanno tutti e due capelli marroni e occhi neri.
Mi mancano, in tutto questo! Poi la signorina Beatrice, Beatrice Cannes, il sindaco di Roman City, cammina verso di me in un corridoio creato dalla folla. Mi sembrava quasi di aver vinto qualcosa, e tutti mi vogliono bene! Sono contentissima; il sindaco arriva e nell'orecchio mi sussurra <<Sono contenta che sei ritornata, e ora va' dai tuoi, ma domani ci ritroviamo nel palazzo Santo Harry Potter ( Ahhaahhah, figo vero😂😂😂) alle ore 9;30, okay?>>
Rispondo un debole si. Probabilmente mi vorrà chiede cosa è successo, ma ora non ho voglia di pensarci, sono stanca e voglio rivedere i miei genitori.
Mi avvio verso casa mia, me la ricordo, di quella. La solita vecchia casa, col profumo di una torta vecchissima, chiamata Sucher, ma secondo mia mamma si chiama Sacher. E poi la mia cameretta, piena di UccelliAndroid (Uccelli-robot) che cigolano tutto il giorno. La nostra casa è costruita su un albero, e stiamo benissimo lassù.
Entro nella stradina privata di casa nostra, salgo sulla pedana e digito il codice. Mi porta fino in cima, apro la porta e...

Un viaggio malato e gli eroi di RMCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora