Un viaggio malato e gli eroi di RMC

Annabeth

La situazione sta diventando leggermente critica. Vedo in lontananza gli alberi sfocati trapassati da proiettili degli aerei. Sotto l'aereo sorgono palazzi piuttosto bassi e piu in là ancora,  grattacieli. Magari, se fossimo sopravvissuti a questa missione io e Fede avremo potuto permetterci un bel l'appuntamento romantico. Non esco con lui da quando mi sono smarrita nel tempo. Onestamente, non rammento nemmeno l'ultima volta che abbiamo fatto un giro a Roman City
Sto perdendo la sensibilità a causa del forte vento, ma nonostante ciò riesco comunque a muoverlo, si insomma l'aereo è piccolo ma dentro è gigante: un nuovo modello della RainFoster. La RainFoster, proprio la marca di cui a scuola ci avevano parlato, della sua incredibile velocità... della sua ala ... L'ALA. Adesso me la ricordo. La RainFoster aveva lanciato un'intervista in cui diceva che l'ala destra aveva un piccolo oblo da dove si poteva entrare. E se io entro... beh.. potrei distrarre il capitano. Sono definitivamente un piccolo genio. Lancio un'occhiata alla mia destra, e vedo l'oblo. Come faccio ad entrare?
Tenendomi forte a delle cinghie, riesco ad arrivare sull'ala, e per poco non casco.. se non ci fosse il vento sarebbe tutto più facile. Intanto che mi avvicino, penso ad un modo per aprirlo, e me ne viene in mente solo uno: romperlo. Mi preparo, non ho mai rotto un  vetro, ma a scuola ci hanno insegnato a rompere finestre: dovrebbe essere uguale...? Mi metto in modo da reggermi con le gambe e con una mano, e tiro un pugno al vetro: niente. Poi sento un urlo, guardo di sotto: Jassmin. Era per terra ferita... devo muovermi. Cambio mano dato che quella prima mi fa male, e mi rimetto in posa: PER I MIEI AMICI! Tiro un pugno fortissimo e il vetro si frantuma in mille pezzi facendomi cadere dentro l'aereo. La mia mano sanguina, ma almeno la scuola mi è servita a qualcosa... mi rialzo, e c'è un corridoio davanti a me... l'aereo trema, quindi è difficile camminare.