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Olivia


     Blu elettrico, fucsia, giallo limone, arancione fluo. . . questo pomeriggio mi ritrovo immersa in un mondo di colori accecanti e tessuti sintetici al negozio di vestiti vintage che si trova in una traversa del corso. È piccolo e se non lo conosci non è facile da trovare, la sua insegna in legno bianco passa inosservata, ma quando si entra si scopre un nuovo mondo. Come se si venisse catapultati indietro nel tempo! Qui puoi trovare accessori, abiti e scarpe dagli anni '40 agli anni '80, e a noi servono proprio questi ultimi.

Meg, Sally e Lucy stanno impazzendo provandosi un abito dietro l'altro, mentre io me ne sto immobile, seduta su di un divanetto in velluto rosa shocking accanto ai camerini di prova a fissare le mie scarpe. Non ho la minima voglia di andare al ballo e men che meno di cercarmi un vestito.

Ho prenotato una suite in albergo che non verrà usata come avevo sperato e tutto per colpa mia! Avrei dovuto dirglielo, come mi aveva consigliato Sally, invece di pensare di poter seppellire tutta quella faccenda come se non fosse mai accaduta. Era più che scontato che prima o poi sarebbe tornata in superficie. Le bugie hanno sempre le gambe corte! Anche se lui ha frainteso l'intensità di ciò che è successo quella notte e io glielo avrei anche spiegato se solo lui non si fosse messo a insultarmi e a inveirmi contro! Come se lui non avesse i suoi torti! Mi ha maltrattata per mesi, sbattendomi in faccia insulti e altre donne! Cosa si aspettava?

Ma un'altra domanda che mi frulla in testa al momento è. . . come cavolo avrà fatto a capirlo? Me la pongo da giorni e giorni, senza riuscire a darle una risposta.

Sbuffo passandomi una mano fra i capelli gettandomeli all'indietro. Mi manca. E molto più di quanto avrei potuto immaginare! E non sopporto nemmeno l'idea di ritrovarmi nella stessa casa con lui. Ogni sera mi trattengo fino a tardi con la scusa dei preparativi del ballo. . . ma dopo? Cosa mi inventerò dopo il 20 maggio?

«Ehy Oly! Che fai lì impalata? Non scegli l'abito per la festa?» Mi chiede Meg uscendo dal suo camerino con indosso un tubino blu ciano pieno di frappe e fiocchi. Orrendo per la maggior parte delle occasioni, ma perfetto per il nostro ballo!

«È che non sono molto dell'umore adatto.» Sospiro facendo scorrere le dita nel senso contrario del velluto del divano. È una sensazione che mi è sempre piaciuta.

«Oh tesoro!» Mi abbraccia forte inondandomi con una cascata di capelli neri come la notte profumati di pesca. «Vedrai che si sistemerà tutto! Lui lo sa che non può darti la colpa. Sa come si è comportato fino a quel momento, senza contare che non stavate ancora insieme e che tu comunque non hai fatto nulla!» Tenta di rassicurarmi Meg stampandomi un sonoro bacio sulla fronte, prima di rimirarsi allo specchio con faccia disgustata.

«Meg. . . sono passate quasi due settimane e non mi ha mai rivolto la parola! Non credo che mi perdonerà.»

«Secondo me è solo orgoglioso!» Interviene Sally sbucando fuori dal suo camerino. Indossa un abito rosso aderente tutto arricciato fino a metà coscia, con vaporose maniche a sbuffo. «Mamma mia che obrobrio!» Si lamenta poi davanti allo specchio. «Si sa che i tipi orgogliosi come lui fanno fatica ad ammettere di aver torto, ma accadrà! Se ti ama accadrà!» Continua scomparendo nuovamente dietro alla pesante tenda di velluto, sempre fucsia.

«Ama? Ma qui nessuno ha mai parlato d'amore!» Esclamo sconvolta arrossendo fino alla punta delle orecchie.

«Non fare l'ingenua Oly! Se non ti amava non si sarebbe comportato a quel modo!» Grida Sally da dietro la tenda con fare saccente.

Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora