17. . .

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Noah


     Negli ultimi tempi ho evitato molto Olivia, poiché, data la scoperta dei miei sentimenti verso di lei, mi sento molto a disagio.

Non so davvero come comportarmi! È la prima volta che mi capita!

Cerco di evitarla il più possibile nella speranza che mi passi in fretta e non è cosa facile visto che abitiamo sotto lo stesso tetto! Se poi contiamo che ogni volta che mio fratello la prende a male parole, a me viene una gran voglia di prenderlo a calci e di spaccargli quel sorriso strafottente, beh. . . la fatica che faccio è decisamente doppia!

Però mi dico che devo cercare di comportarmi il più normalmente possibile, specie dopo quello che mi ha detto qualche giorno prima in cucina!

Ah! Che gran voglia che mi era venuta di stringerla a me per scoprire la sensazione che da averla fra le mie braccia! Ma lasciamo perdere va, devo smetterla di pensare a queste cose. Sto già passando fin troppe notte insonni. Inizio ad avere problemi al polso destro!

Così, questo pomeriggio decido di ordinare cibo cinese per tutti. Olivia adora il cibo cinese!

È chiusa in camera sua con la sorella da almeno un'ora, le sento ridere e urlare, così penso che forse è il caso di chiederle se Audrey vuole mangiare con noi. Magari se non siamo da soli mi sentirò decisamente meno a disagio e meno incline a gesti inappropriati.

Esco dalla mia camera giocherellando con il telefono, mentre cerco il numero del ristorante, quando scorgo con la coda dell'occhio una folta massa di riccioli ribelli color rame. È Audrey che trotterella canticchiando una canzoncina di Natale verso la cucina, così mi dirigo alla camera di Olivia.

La porta è socchiusa, il che vuol dire che posso entrare, poiché normalmente la tiene sempre chiusa, se non addirittura inchiavata!

Decido comunque di bussare, per educazione.

«Olivia. . . posso entrare? Ti volevo. . .»

Eccola là! Io che volevo fare di tutto per affievolire questo mio strano e confuso sentimento e lei lì, in biancheria intima che cela ben poco del suo corpo e del suo essere. Biancheria decisamente sexy diavolo!

«Oh! Ah!. . . N-Noah! Che. . . che cosa. . .» È incapace di muoversi, o di proferire una frase di senso compiuto. Come me d'altronde!

Io me ne sto in completa adorazione della sua bellissima figura con un principio di tachicardia e sudorazione in tutto il corpo. Senza contare l'imbarazzante alza bandiera che mi spunta all'improvviso! Fortuna che indosso i jeans con un maglione molto largo e molto lungo, altrimenti come glielo spiego?

Poi fortunatamente lei riesce a scappare dietro al separé con uno scatto fulmineo, per poi tornare fuori con in dosso una vestaglietta rosa in cotone, lunga fino a metà coscia e il viso coperto da uno spesso strato di vergogna.

«Noah! Ah-ah. . . che imbarazzo!» Continua a vorticare gli occhi in giro per la stanza, cercando di sembrare il più indifferente possibile, mentre io, come uno scemo, continuo a fissarla imperterrito, come se fosse ancora in mutandine e reggiseno, e a dirla tutta per me è proprio così, dato che questa immagine è oramai indelebile nella mia mente! Mi sento la faccia scottare come quando stai troppo tempo sotto al sole e non sono in grado di muovermi, o pensare, o formulare una frase di senso compiuto. Penso solo a lei, alla parola nuda, ai reggiseni neri con il merletto rosa, dai quali si intravede l'areola rosa di un piccolo capezzolo, ai piccoli nei marroni che si trovano accanto a ombelichi tondi e carini e alla mia erezione che sta diventando sempre più incontrollabile e imbarazzante.

Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora