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Audrey


     Finalmente, dopo tanto tempo, io e Nicolas ci siamo rivisti.

È successo il giorno di San Valentino.

Con una scusa, e cioè che andavo a passare la serata da Oly, siamo usciti a cena insieme.

I miei non devono assolutamente sapere della nostra relazione, o mio padre, con ogni probabilità, lo ucciderebbe con le sue mani. E solo perché lui è un "pochettino" più grande di me!

Mi ha portata a cena in un carinissimo ristorante italiano, con tovagliette rosse, candele su ogni tavolo e palloncini rossi a forma di cuore che pendevano dal soffitto, e a me è subito venuta in mente quella vecchia canzone tedesca, 99 Red Balloons!

È stato tutto così romantico! Del tipo occhi negli occhi, mangiare tenendosi sempre per mano sul tavolino, anche se alla lunga mangiare un filetto con una mano sola non è proprio comodo! Abbiamo chiacchierato molto e recuperato il tempo perso e io per l'occasione mi sono comperata un tubino nero senza spalline di cotone, il quale mi arriva poco sopra al ginocchio e mi sono anche fatta prestare le Manolo da Olivia, quelle della Vigilia. Fortuna che abbiamo lo stesso numero! I capelli li ho piastrati, lisci mi arrivano quasi al sedere, trucco nero negli occhi leggero e sfumato, rossetto rosso ciliegia alle labbra. Non volevo assolutamente che sembrassimo uno strafigo e la sua sorellina minore!

Lui era stupendo! I capelli neri pettinati un po' all'indietro, in modo da lasciare liberi i suoi bellissimi occhi azzurri. Camicia grigia con i primi bottoni slacciati, una giacca nera molto elegante e schiantata e un paio di jeans attillati. Tanto attillati. Specialmente sul sedere piccolo e arrampicato!

Finita la cena abbiamo approfittato della bella serata, senza vento né pioggia, una rarità per l'inverno irlandese, per fare due passi mano nella mano, fermandoci in un piccolo parco.

Ci siamo seduti su una panchina, ci siamo baciati, coccolati. . . adoro il modo in cui mi bacia Nicolas! Come se fossi un qualcosa di delicato e prezioso che lui ha paura di rompere. E poi le sue labbra sono così morbide e dolci!

Alla fine ci siamo scambiati i regali. Io gli ho dato i cioccolatini fatti da me, con l'aiuto di Oly, proprio come fanno le ragazze in Giappone, con aggiunta di bigliettino tutto zuccheroso a forma di cuore rosso. Lui ha gradito molto la cosa e ne ha mangiati subito uno per tipo!

Nicolas, invece, mi ha regalato una rosa rossa alla quale ha legato con un nastro di raso rosso un lecca-lecca a forma di cuore, con la scritta "I love You".

«I love you?» Ho esclamato con una certa sorpresa.

Nicolas mi ha rivolto un dolcissimo sorriso, accarezzandomi una guancia con il dorso di una mano, guardandomi intensamente negli occhi con i suoi che scintillavano come stelle. «Già. . . credo proprio di essermi innamorato di te!» Ha detto con estrema tranquillità, arrossendo solo un po' sulle gote perfettamente sbarbate, prima di tornare a baciarmi con il suo solito modo tenero.

Proprio non me l'aspettavo! Ero sotto shock! Non sono riuscita a rispondergli niente, ma lui non si è arrabbiato, anzi! Ha detto che non mi mette nessuna fretta e che quando mi sentirò pronta glielo dirò anche io. È solo che lui sentiva il bisogno di dirmelo in quel momento!

È molto dolce da parte sua! Dolce e maturo. Io al posto suo avrei dato fuori di matto se il mio ragazzo non mi avesse risposto «Anche io!»

Dopo quella sera abbiamo avuto solo una lezione di matematica, dove abbiamo parlato esclusivamente di numeri, equazioni e di nient'altro. Oltre a qualche bacetto, ovvio! Però lui non ha toccato l'argomento sentimenti e di questo gli sono grata, perché davvero non so ancora cosa rispondergli!

Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora