Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logica

27. . . (parte #2)

Olivia

     31 dicembre, Capodanno.

Dopo aver passato qualche giorno a casa dei miei, torno al ranch North Folks.

Il signor Jeremy e la signora Ursula sono partiti per una breve vacanza sulle Alpi Svizzere, insieme a non so chi, così Christopher ha in programma di organizzare un party per questa serata di festa.

Senza tante cerimonie, non appena sono rientrata, mi ha informata del festino e che se non volevo fare la guasta feste potevo anche partecipare. Concedendomi il privilegio di invitare chi volevo, così da avere qualcuno che mi si filasse durante la serata. Tutte parole sue, non mie.

Quel ragazzo è davvero peggio di Dottor Jekyll e Mister Hyde! Ha degli sbalzi di carattere davvero paurosi e complicati da seguire e capire!

Un giorno mi guarda con quei suoi occhi intensi e profondi, in una maniera da togliermi quasi completamente il respiro.

Il giorno dopo mi guarda con un tale disprezzo da farmi venir solo voglia di sparire.

Non riesco davvero a capirlo!

Comunque ho colto la palla al balzo, invitando subito Audrey e Nicolas. Scrivo persino a Dean dato che ci sono.

Verso le 7:30 di sera inizia ad arrivare gente. Molta gente devo dire! Per lo più sono ragazze in abitini succinti, i quali non lasciano nessunissimo spazio all'immaginazione.

Christopher ha sistemato sul tavolo della cucina un po' di pizza, qualche porzione di involtini primavera , ravioli al vapore, wanton fritti e svariate porzioni di sushi di ogni tipo. Qua e là ci sono ciotole di plastica dipinte di colori fluorescenti, ricolme di patatine e noccioline, mentre le bottiglie di superalcolici sono sparse per tutta la casa. Ne ho vista qualcuna sistemata persino in bagno! Come se a qualcuno potesse venire un bisogno impellente di bersi una birra mentre è seduto sul water!

Io me ne sto buona, buona in un angolo a torturarmi le dita delle mani e ad aspettare l'arrivo di Audrey, cercando di dare nell'occhio il meno possibile, quando Christopher mi si avvicina con passo fiero.

Indossa una semplicissima maglia con lo scollo a V grigia molto aderente al petto perfettamente scolpito. Le righe orizzontali di un grigio più scuro sembrano accentuare ancora di più i suoi addominali e pettorali! All'improvviso, non chiedetemi il perché, mi balena nuovamente in mente il ricordo del suo petto nudo di qualche settimana fa. Quei pettorali delineati, i quadratini della sua tartaruga tutti perfettamente in rilievo, la pelle liscia! È un tipo molto magro, ma ha tutto perfettamente disegnato. Senza contare tutti quei tatuaggi! Ne ha davvero molti sul petto e sul braccio sinistro, più o meno grandi e più o meno variopinti. Una volta, mentre si stiracchiava con le braccia verso l'alto, gli ho scorto come una scritta sotto l'ombelico, in orizzontale da un'anca all'altra. Non ho fatto in tempo a leggere cosa c'è scritto però, perché sono stata costretta a voltare lo sguardo prima che lui si accorgesse che lo stavo fissando proprio a pochi centimetri dal. . . dal suo. . . beh, avete capito, no?

Comunque, tornando ai suoi innumerevoli tatuaggi, ne ha persino sulla mano, le nocche e uno sul collo, poco sotto all'orecchio. Almeno questi sono quelli che sono riuscito a vedere io!

Siccome sento la faccia scottarmi sotto gli influssi di tutti questi pensieri, mi caccio in bocca una manciata di patatine al formaggio, mentre aspetto che mi dica la sua cattiveria della serata.