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Christopher


     San Valentino è alle porte. Lo sento nell'aria e lo leggo negli sguardi disperati di ogni ragazza single che incontro. Quella classica faccia che a me fa subito venire l'orticaria in tutto il corpo.

Ho sempre ODIATO questa inutile e stupida festività!

Tutte quelle ragazze che escono di testa e pretendono un regalo e una cena romantica. . . delle pazze furiose!

Normalmente mi do alla macchia dal 12 febbraio fino al 15, e così faccio anche quest'anno. Meglio sparire nel nulla che avere a che fare con quelle!

     12 febbraio, ore 13.

Non sono andato a lezione, come ogni anno, e ho spento il telefonino, come sempre.

Mi sono alzato in tutta tranquillità verso le 11. Ho giocato un po' con la Wii a box e a bowling, mangiato un panino con il tacchino e bevuto una birra. Tutta pace e tranquillità! Adoro stare a casa quando non c'è nessuno.

Come sento mio fratello rientrare, e poco dopo di lui Olivia, mi viene in mente che si potrebbe mangiare una pizza tutti insieme!

Così, senza chiedere agli altri due se hanno già dei piani per cena, anche perché. . . dai! Non vanno mai da nessuna parte! Comunque, ordino tre pizze da asporto, ormai so a memoria come la mangia lei, cioè margherita con la salsiccia. Pomodoro, bacon, salsiccia e wurstel per me e una margherita con formaggio doppio per mio fratello.

Chiusa la telefonata con la pizzeria Da Alfredo, mi dirigo in cucina dove ho sentito scendere Olivia. Probabilmente per farsi una tazza di tè.

«Ho ordinato delle pizze per cena. Per te va bene?» Le chiedo guardandola a stento. Ultimamente guardarla negli occhi mi è difficile.

«Ahm. . . certo!» Risponde con voce titubante.

Magari è imbarazzata. O forse solo sorpresa dal fatto che le ho praticamente chiesto di cenare insieme. Mmm. . . sì! Forse è più per questo.

«Okay. . . vado a dirlo a Noah.» Con la coda dell'occhio la vedo annuire debolmente, mentre si riempie un bicchiere con del succo di mela.

Dentro di me si agita il dubbio che forse dovrei dirle qualcos'altro, ma davvero non saprei cosa. Né sono sicuro di volerlo fare. Così salgo al piano di sopra, do due calci alla porta di mio fratello urlandogli che entro un'ora avremmo la pizza per cena e mi sono chiuso in camera a fare una doccia veloce senza aspettare una sua risposta.

Alle 6:30 precise il fattorino suona al campanello. È il solito ragazzino brufoloso che lavora alla pizzeria da un anno a questa parte. Gli lascio una generosa mancia di dieci euro, magari ci compera una crema un po' più efficace per la sua acne sempre più incipiente, e gli richiudo la porta in faccia, portando i tre scatoloni bianchi fumanti sopra il tavolinetto basso del soggiorno, dove mi raggiungono subito anche gli altri due.

«Mangiamo qui guardando un film?» Propongo aprendo il primo cartone e passandolo a Olivia.

Loro due accettano di buon grado, iniziando subito una lotta all'ultimo sangue per la scelta del film.

«Cosa? No! Io non voglio vedere un noioso film degli anni '80!» Mi lamento mentre addento il primo spicchio di pizza, leccandomi l'unto dell'olio da un dito. Olivia si sistema al centro, fra me e Noah, rompendo affinché accettiamo di guardare i Goonies.

Non l'ho mai visto e proprio non mi va di iniziare in questo momento.

«Ma dai! Come fai a dire di no?» Protesta azzannando il primo spicchio della sua pizza.

Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora