58. . . (parte #2)

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Olivia

     La mattina seguente vengo svegliata alle 7 dalla nuova cameriera della signora Ursula. In sette mesi che sono qui, questa è forse la quinta che la signora cambia. Sarà una specie di hobby il suo!

Mi informa che alle 8 dobbiamo essere alla casa principale per fare colazione tutti insieme.

Ringrazio e richiudo la porta della mia camera per cambiarmi. Poco dopo sento un urlo di disappunto provenire dalla stanza di Christopher. Ridacchio fra me e me togliendomi la maglia del pigiama. So benissimo a cosa pensa. . . "Nemmeno il giorno del mio compleanno mi lasciano in pace?".

Mi vesto e mi trucco velocemente, uscendo poi dalla camera per avviarmi al piano inferiore e aspettare gli altri.

Nel corridoio incontro un Noah con ancora la faccia mezza addormentata. «Buongiorno. . .» Sbiascica sbadigliando vistosamente.

«Buongiorno Noah!» Sorrido calma.

Sembra davvero a pezzi. Deve aver studiato tutta la notte come al suo solito!

«Già pronti?» Christopher esce con passo pesante dalla camera. Pare essersi infilato le prime cose che ha trovato sul pavimento tanto sono spiegazzate, però noto con immenso compiacimento che i miei regali sono in bella vista. Gongolamento estremo! Poi mi torna in mente il momento da noi condiviso ieri sera e istintivamente abbasso lo sguardo sentendomi la pelle del viso e del collo sfrigolare, mentre altre parti del mio corpo si risvegliano.

«'Giorno. . .» Lo saluta Noah con voce monotona. «Ah! Buon Compleanno.» Gli lancia una veloce occhiata prima di scendere svelto le scale e dirigersi fuori dal portone.

Soli, Chris si volta verso di me sorridendomi. Un enorme sorriso compiaciuto e malizioso, di chi sta ripensando a quello successo la sera prima. Proprio come la sottiscritta. Le mie ginocchia prendono a tremare, mentre le farfalle all'interno del mio stomaco volano sbattendo da tutte le parti, sembrandomi ubriache.

«'Giorno!» Sussurra catturandomi una guancia per attirarmi a lui e baciarmi delicatamente.

«Buongiorno festeggiato!» Gli sorrido sistemandogli un cordino della felpa troppo lungo.

Lui rimane qualche istante vicino a me, fissandomi da sotto le lunghe ciglia, prima di baciarmi nuovamente con più passione e desiderio rispetto poco fa, poi prendendomi per mano mi guida alla casa principale per fare questa colazione improvvisa.

Lui rimane qualche istante vicino a me, fissandomi da sotto le lunghe ciglia, prima di baciarmi nuovamente con più passione e desiderio rispetto poco fa, poi prendendomi per mano mi guida alla casa principale per fare questa colazione improvvisa

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Torta al cioccolato, cupcake al mirtillo, crostatine alla fragola, uova, pancetta, salsicce, caffè, latte e tè nero alla cannella. Un vero buffet, ma da nessuna parte dolci con le mele. . . nemmeno il giorno del suo compleanno.

«Auguri cucciolo!» Squilla sua madre correndogli in contro.

Camicetta trasparente nera e longuette con lo spacco profondo dietro alle 8 del mattino. Ancora riesce a stupirmi!

Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora