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Audrey


     La signora O'Brian ama le cose pacchiane si sa, e questo party ne è la massima conferma!

Tutto così esagerato! Dagli addobbi al suo vestito!

L'abito che ha scelto per Oly, invece, è bellissimo. Per fortuna! Per non parlare delle scarpe! Ah! Che favola!

Io purtroppo non potrò indossare i tacchi fino ai miei 16 anni!

Uff!!! Regole stabilite dai miei genitori.

«Oly sei fantastica!» Fischio rimirandola, mentre ci accomodiamo su un divanetto vicino al camino a mangiare io tre fette di torta, lei un po' di insalata e un po' di tacchino. Adoro le cene a buffet, perché posso cenare con i dolci, senza che mamma e papà mi dicano nulla!

«Grazie, anche se mi sento un po' a disagio conciata così!» Risponde leccandosi del sugo dall'angolo della bocca.

«È vero che mi presterai le scarpe qualche volta?» Le chiedo con occhi imploranti e luccicosi.

«Okay, okay! Non c'è bisogno che mi implori! Basta che mamma e papà non lo sappiano!» Esclama ridendo di gusto, lanciandomi un occhiolino di intesa.

«Olyyy!!!» Grida nostra sorella Lily correndoci in contro.

Mamma le ha dato il permesso di partecipare al suo primo party, a patto che si comporti bene.

È una bambolina! Un vestito tutto pizzi e merletti bianchi, sopra del velluto rosso scuro. La gonna ampia fino a metà polpaccio, con colletto piatto bordato di pizzo e un fiocco, sempre in velluto rosso, sul retro.

I suoi bellissimi capelli color carota sono legati in due codini vaporosi come due nuvole soffici, con elastici con due pompon rossi.

«Uah! Audrey ceni con la torta?» Gli occhi le si sono fatti grandi e languidi, mentre giurerei di vederle un rivolo di bava scivolarle fuori dalla bocca.

«No Lily! Prima ho mangiato tanta verdura, così mi sono meritata tanta torta!» Piccola bugia a fin di bene. Anche perché conoscendola, se scoprisse la verità correrebbe dalla mamma a piagnucolare che anche lei, come me, vuole cenare con solo la torta, portando la mamma a fulminarmi con gli occhi per il mio pessimo esempio. È già successo.

Lily non perde tempo e corre lesta al tavolo del buffet, facendosi riempire un piatto con del tacchino, insalata, funghi e voulevant misti, poi torna con passo saltellante da noi, sedendosi in mezzo.

«Se mangio tutto posso avere anche io tanto dolce?» Ci chiede speranzosa.

«Certo Lily!» Le risponde Olivia, appoggiando il suo piatto vuoto accanto a sé.

Così, piano, piano, si mette a mangiare tutto il contenuto del suo piatto. Dapprima divora il tacchino, poi attacca i due voulevant, essendo di pasta sfoglia non ha fatto tanta fatica! Poi ha iniziato a fissare i funghi e l'insalata. Li scruta attenta. Li infilza con la forchetta. Prende un fungo e l'annusa, riappoggiandola svelta sul piatto con fare decisamente disgustato, fissandoci poi con occhi imploranti.

«L'hai scelto tu!» Le dico divertita, mentre lecco in estasi la mia forchetta sporca di cioccolato bianco con vaniglia.

Lily mi lancia una linguaccia. Sposta un po' di lato il fungo con il dorso della forchetta, arricciando il naso in segno di ribrezzo, poi prova con l'insalata.

Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora