Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logica

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Olivia

     La scuola è ricominciata da quasi una settimana e io non sono più tornata a North Folks. Non ho il coraggio di rivedere nessuno dei due! Noah ha provato a chiamarmi un paio di volte, ma non ho mai risposto. Mi sento troppo in colpa nei suoi confronti! Mentre Christopher. . . beh, lui è stato il solito Christopher e non si è fatto proprio sentire. Fortunatamente posso usare come scusa le imminenti gare di equitazione di Lily, così nessuno si è insospettito troppo della mia assenza, per le quali il nonno le ha dato da cavalcare Zodiac, un puro sangue bianco di tre anni, di buon carattere e molto agile. Ma tremo al pensiero che a breve dovrò tornarmene in quella casa.

     Domenica, giorno delle gare.

Lily si è svegliata da sola alle 6, avvenimento raro per lei, deve essere molto nervosa! Anche io da piccola ho partecipato a qualche gara e vinto anche qualche premio, ma poi sono stata talmente assorbita dallo studio e ho lasciato perdere. . . ma Lily è brava! L'ho osservata bene durante i suoi allenamenti e potrebbe anche diventare un'ottima cavallerizza!

Miss Liz le prepara un'abbondante colazione a base di pancake, frutta fresca, una mega tazzona di latte e una spremuta. Mia sorella mangia tutto di gran gusto, poi corre fuori a dare il buongiorno a Budino, poi di nuovo dentro casa. Si cambia alla velocità della luce e torna in soggiorno con in dosso il suo completo da cavallerizza, lamentandosi un po' perché non è rosa, lamentele terminate quando ha visto la mamma acconciarle i capelli in una lunga treccia tenuta da un elastico con due morbidi e pelosi pompon fucsia.

Siccome Lily è sempre più impaziente di andare sul luogo della gara, ci sbrighiamo tutti a finire di mangiare e ad andare a cambiarci. Opto per un vestito che ho preso di recente, in cotone a stampa scozzese, senza maniche con il collo a giro. Stretto fino in vita, si apre poi in un'ampia gonna a ruota lunga fino a metà coscia. Sopra infilo un semplice golfino nero con i bottoni e ci abbino delle semplici ballerine nere. Pronta vado a controllare a che punto è Audrey, scoprendola al telefono con Dean, tanto per cambiare.

«Cosa avrete da dirvi di così urgente? Vi vedrete fra un po' alle gare!» L'ammonisco sospirando, chiudendomi la porta alle spalle e roteando gli occhi verso l'alto.

Lei per tutta risposta mi rivolge una smorfiaccia. Ridacchiando fra me e me mi accingo a finire di tirarle su la zip del vestitino, mentre lei continua imperterrita a tubare al telefono, prima di pettinarle i capelli. Adoro questi suoi riccioli di fuoco! Glieli ho sempre invidiati da morire! Le tiro indietro delle ciocche laterali, puntandole con delle mollettine a forma di fiorellini viola, le quali brillano come gemme preziose.

Finalmente, dopo altri dieci minuti, saluta il suo Dean e chiude la chiamata. «Stavamo discutendo di cosa fare in serata dopo le gare!» Esclama alzandosi in piedi e stirandosi la gonna del suo abito bianco in cotone e merletto.

Io inarco un sopracciglio con fare perplesso. «E parlarne dopo?»

«Ma con i nostri genitori presenti non sarà una cosa facile!» Replica mettendosi a fissare la sua scarpiera sospirando pensierosa. «Non vedo l'ora di avere 16 anni per poterla riempire di scarpe con il tacco!» Esclama tirando fuori delle ballerine viola di vernice.

«Non credi che se Dean fa sul serio con te dovresti parlarne a mamma e papà?» Le chiedo mentre coccolo Pancake che se ne sta beata a pancia all'aria sul letto di Audrey. Questo cane non fa che pelandrare dalla mattina alla sera!

«Credo che sia ancora troppo presto! Stiamo insieme solo da due mesi! Se. . . se arriveremo al decimo anniversario allora. . .»

«Esagerata!» Scoppio a ridere.