Christopher
Non posso credere che dietro a quella parvenza da miss perfettina si nasconda una ragazza sex. . . ehm. . . carina!
Quel vestito tira fuori tutta la sua femminilità devo ammettere e ne sono piacevolmente sorpreso! Non nascondo che faccio davvero fatica a staccarle gli occhi di dosso.
Comunque è davvero difficile trattenere le risate mentre guardo mio fratello. La sta fissando come se non avesse mai visto una donna in vita sua!
Che idiota!
Però. . . un po' lo capisco. Chi lo poteva immaginare?
Come ordinato da nostra madre, alle 6 siamo alla casa principale e lì, di fronte al mega albero di Natale, alto più di cinque metri e interamente decorato di bianco e argento, troviamo mia madre e mio padre che discutono animatamente con un fotografo.
«Ci mancava pure la foto ricordo!» Sussurro sprofondando con le mani nelle tasche dei pantaloni sospirando esasperato, soffiando così via da davanti la faccia qualche capello rompiscatole.
«Olivia cara!!! Ma come sei bella questa sera! Allora sai come si tira fuori un po' di femminilità!» Squilla mia madre appena si accorge della nostra presenza.
Soffoco a stento una risata nel vedere l'espressione imbarazzata di Olivia. Davvero comica!
Per mitigare questo attacco improvviso di risa, mi infilo in bocca una sigaretta, accendendomela svelto, mentre mi gusto la scena di mia madre che se la studia centimetro per centimetro, con ritrovato buon umore.
Mio fratello, che deve avermi sentito sogghignare, mi lancia un'occhiata che lui crede essere truce e poi si fionda svelto verso Olivia, pronto a salvarla dalle grinfie smaltate di rosso ciliegia di nostra madre come un patetico cavalier servente.
Poco dopo il maggiordomo ci raggiunge nel salone seguito a ruota dalla famiglia O'Connel al completo.
«George è un piacere vederti!» Saluta mio padre con tono palesemente falso il signor George O'Connel. Vecchietto vispo per la sua età e mi è sempre parso un uomo simpatico con quegli occhi arzilli e curiosi, e una parlantina non indifferente. Anche lui in smoking nero, simile ai nostri, solo che indossa anche la classica sciarpa bianca intorno al collo.
«Jeremy! Grazie per il vostro invito a fare una bella foto di famiglia!» Gli risponde stringendogli amichevolmente la mano. Il suo gesto mi sembra davvero naturale e sincero, e non meccanico e calcolato come quello di mio padre.
«Ma figurati! In fondo fra non molto saremo un'unica grande famiglia!» Sorride falso mio padre accompagnando il signor George verso il grande albero.
Io roteo gli occhi al cielo, prendendo un altro tiro nervoso dalla sigaretta, quando scorgo mia madre fulminarmi velenosa e farmi cenno di spegnerla.
Sia mai che io voglia rovinare la tua preziosa foto di famiglia!
Le sorrido falso, gettando la sigaretta mezza consumata sul pavimento, spegnendola con il piede, facendola diventare viola dalla rabbia. L'unica ragione per la quale so che non mi sta urlando come una furia è perché abbiamo ospiti. Beh. . . meglio per me!
Mentre il fotografo è intento a sistemare le ultime cose dopo le direttive di mia madre, tutti i presenti si servono qualcosa da bere dal carrello allestito a mobile bar portato da una delle cameriere. Io mi allontano da tutto per evitare qualsiasi tentativo di conversazione indesiderata, appoggiandomi alla balaustra in ebano laccato delle scale che portano al piano di sopra e mi metto a osservare un po' la situazione.
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Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logica
RomanceOlivia è la classica brava ragazza, ottimi voti, ereditiera di un immenso e ricco ranch e con il futuro promettente. Non crea mai problemi e va d'accordo con tutti. Christopher, invece, è il classico cattivo ragazzo. Odia studiare, detesta sentirs...