Olivia
La conversazione con Noah mi ha spiazzata un po'.
Certo, da Capodanno l'ho provata e riprovata. . . da sola, con l'aiuto della silenziosa compagnia di Artax, con mia sorella, la quale crede fermamente che dovrei mandare al diavolo Christopher e gettarmi fra le braccia di Noah e io a ripeterle che non è una cosa fattibile e che non posso fare un torto a Megan, ed ero più che convinta di quello che stavo per fare, ma. . . ma sentirselo dire di persona fa decisamente tutt'altro effetto!
Mi sono sentita così in colpa dopo quel bacio! E pensavo di sentirmi meglio una volta chiarita con Noah. Non deve importarmi se in quel momento ho creduto di provare qualcosa. Qualcosa che sentivo esserci già da un po'. La mia amica è più importante e sapere di non aver minato il loro rapporto, o qualunque cosa abbiano mi ha resa felice. Sì! Davvero! Anche se in quel momento ho creduto di sentire una strana fitta al petto. Perché la dovrò ignorare a qualunque costo. E almeno ho recuperato il mio rapporto di amicizia con lui e di questo sono seriamente contenta!
Dal versante Christopher invece. . . invece ci sono più incognite del solito.
Dopo quel bacio molto appassionato, ma al contempo di una dolcezza quasi disarmante che non credevo possibile gli appartenesse, un bacio ce mi ha fatto sfarfallare il cuore fino in gola. Un bacio che mi ha fatta arricciare le dita dei piedi e provare uno strano calore in tutto il corpo. Strano, ma decisamente piacevole! Un bacio che mi ha lasciata completamente senza fiato e senza parole. Non sono stata nemmeno in grado di replicare alla sua ridicola affermazione sul fatto che io ho una cotta per lui! Mi ha totalmente liquefatto il cervello.
Dicevo che, da quel bacio sono passati circa dieci giorni e lui non ha più portato una ragazza dentro casa.
Che io inizi un po' a piacergli?
Che anche lui abbia provato tutto quello che ho provato io?
Sono giorni che mi pongo la medesima domanda, e questa mattina non sono decisamente da meno. Sembra essere diventato una sorta di rituale mattutino.
Mi cambio e mi chiedo cosa ha significato. Mi lavo la faccia e mi chiedo se io possa piacergli almeno un po'. Mi pettino e mi do della cretina perché non faccio che tormentarmi su queste cose.
Christopher O'Brian mi sta annebbiando il cervello! Mi sta facendo diventare scema. Sarà colpa dei suoi potenti feromoni di maschio alfa?
Comunque non posso però evitare di pormi tutte queste domande assurde, perché sono giorni che non lo sento in compagnia di un'altra donna. E poi. . . «Ah!!! Basta Olivia! Ora falla finita e torna in te per piacere!» Mi urlo davanti allo specchio, fissandomi con sguardo autorevole per alcuni minuti.
Sentendomi stupida torno a vestirmi. Mi infilo i pantaloni della tuta, ma come mi infilo la canottiera, il mio pensiero corre immediatamente ai tocchi delicati delle sue mani sulla mia pelle. Alla presa energica sul mio viso. Alla forza con la quale ha istruito la mia lingua a inseguire e imitare la sua. Non so per quale diavolo di associazione mentale io abbia collegato il mettermi la canottiera a tutto ciò, ma oramai è fatta. Sento il fumo uscirmi dalle orecchie, mentre risento quella strana ondata di colore scivolarmi per tutto il corpo.
Prendendomi letteralmente a schiaffi, mi dico di riconcentrarmi sulla mia vestizione, quando mi rendo conto di aver messo la canotta al contrario. «Sarà meglio che badi a quello che fai Olivia invece di pensare a certe cose!» Mi ammonisco nuovamente togliendomela e infilandola nuovamente, controllando attentamente di mettermela nel verso giusto questa volta.
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Quello Che Cercavo - quando l'amore vince sulla logica
RomansaOlivia è la classica brava ragazza, ottimi voti, ereditiera di un immenso e ricco ranch e con il futuro promettente. Non crea mai problemi e va d'accordo con tutti. Christopher, invece, è il classico cattivo ragazzo. Odia studiare, detesta sentirs...