CAPITOLO 16

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Stavo nella vasca... non capivo... come c'ero finita dentro? In bocca avevo un sapore amaro e mi sentivo confusa. Molto confusa.
La luce era spenta, ma la stanza era comunque illuminata dalle luci di New York. Avevo ancora addosso la mia camicetta da notte, ma ero sicura che qualcosa non andava bene... mi alzai lentamente dalla vasca; ero ancora molto confusa: dal sonno, da quella strana sensazione e dal sogno che avevo fatto.
L'acqua mi scorreva addosso, come un fiume sulle montagne, e con movimenti lenti e fluidi, uscii finalmente dalla vasca. Camminavo piano... lentamente; andai verso lo specchio: non avevo nessuna ferita sul volto, ma ero molto pallida... la mia pelle era marmorea e nella notte, i miei capelli sembravano quasi neri. Erano tutti appiccicati sulla mia pelle, quasi come una ragnatela. Sembravo un fantasma... mi stavo riprendendo piano piano; pensavo fosse stato quel ragazzo misterioso. Andai in camera mia, dove lasciai il computer; dietro di me lasciavo una scia d'acqua che brillava alla luce della luna. Ancora confusa, mi misi seduta sul letto, presi il computer ed iniziai a vedere le registrazioni. La testa mi girava molto e mi faceva malissimo; andai avanti con le registrazioni, fino a quando non arrivai ad un punto "interessante". C'era una specie di foschia nera, ma si riuscivano a distinguere dei tratti "umani"; ad un certo punto, il fantasma, se si poteva definire così, mi tese la mano. Io mi misi seduta sul letto e poi mi alzai; non avevo aperto gli occhi, sembravano sonnambula. Sembrava che stessi tenendo per mano quella figura; mi condusse fino in bagno, dove la vasca era già piena. Io ci entrai e mi sdraiai dentro; con una mano, il fantasma mi mise la testa sotto l'acqua... io non feci niente...
Pian piano, quella foschia nera si dileguò. Dopo qualche istante, anch'io mi sveglia, ed uscì dalla vasca. Fermai le registrazioni ed iniziai a strofinarmi gli occhi... preferivo di gran lunga il ragazzo misterioso, che veniva a farmi "visita". Non dormii per il resto della notte.
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La mattina seguente decisi di andare ad una biblioteca che possedeva molti testi antichi; pensai che forse lì avrei potuto trovare qualche spiegazione per ciò che avevo visto.
Stavo davanti alla biblioteca, da fuori la struttura era moderna ma dentro nascondeva segreti vecchi di secoli. Entrai dentro; c'era un odore di antico, che mi ricordava molto quello della biblioteca della Valle. Iniziai a guardarmi intorno; c'era uno specchio lentigginato di ruggine. Non riuscivo a specchiarmi, era troppo vecchio; d'un tratto, sentii una mano sulla spalla. Sussultai. Quando mi girai, vidi una vecchina, aveva i capelli bianchi e dei grandi occhiali da vista; si scusò per avermi spaventata. Le sorrisi e le dissi che non doveva preoccuparsi; notai al suo collo una collana, con un ciondolo simile al mio. Troppo simile. Ancora non sapevo il significato di quella collana, non avevo ancora trovato nessun libro al riguardo. La vecchina si rese conto che stavo osservando la sua collana e ben presto vide anche la mia. Con il sorriso più dolce al mondo, mi prese per mano e mi condusse verso una stanza. Era così mi immaginavo una nonnina.
La porta sembrava molto vecchia: il legno mi sembrava marcio ed aveva delle decorazioni in ferro. La bibliotecaria prese una chiave, anch'essa molto vecchia, ed aprì la porta. Si aprii con un cigolio assordante; mi domandavo come potesse esserci una porta così vecchia in un edificio relativamente nuovo. Ci pensai sopra... Ero venuta lì per avere delle risposte, non per farmi delle domande nuove.
Al di là della porta, non c'era una stanza come mi aspettavo, ma un corridoio stretto; si vedevano i mattoni: erano consumati. L'intero corridoio era illuminato da delle fiaccole.
《Ci sono biblioteche per gli esseri umani e per le creature mistiche. Qui dentro troverai tutto ciò che cerchi.》
La cosa mi interessava molto, e non vedevo l'ora di arrivare nella vera e propria biblioteca.
Giungemmo davanti ad una porta; era in marmo bianco e sopra c'era scolpita una scritta nella lingua mistica. Notai che per aprire la porta, non serviva una chiave, ma i nostri ciondoli.
《Dentro troverai solo creature mistiche; spero che troverai ciò che cerchi. Buona lettura.》
Pian piano, la sua piccola figura fu inghiottita dalle tenebre.
Sospirai e iniziai a guardarmi intorno; c'erano delle colonne, anch'esse in marmo, ai lati di ogni libreria, che rappresentavano tutte le creature mistiche. Vidi gli eterei, le ninfe, gli dei dei sogni... ed infine vidi gli AngeliDemoni... ed anche i DemoniAngeli. Mi diressi verso le librerie che riguardavano gli DemoniAngeli, quando vidi una persona che non mi aspettavo di vedere...

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