CAPITOLO 39

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Sono seduta sull'orlo di un precipizio. I miei capelli sono mossi dalla brezza magica inesistente, dai miei bianchi occhi scendono bianche lacrime e le mie ali sono aperte mostrando tutta la loro imponenza; i piedi sono solleticati dal vento che spira... il tempo sembra essersi fermato. Guardo davanti a me, ma non vedo nulla; nella mia testa sento e risento le stesse parole: sono alla Valle... sono alla Valle... sono alla Valle...
Di nuovo.

<<Come ti ho già detto Vera, non sei obbligata. È tutto pronto.>>

<<Devo farlo, sono pronta.>>

Mi alzo in volo a poca altezza da terra e vedo gli occhi del Maestro penetrare nei miei; con impeto, riaffiorano ricordi dolorosi legati a quell'uomo ma riesco subito a frenarli, mantenendo la mia sicurezza ferrea. In sua risposta, il Maestro annuisce per poi distogliere lo sguardo e avviarsi per il sentiero che conduce fino alla Valle.
Sono dietro di lui, a poca distanza; ho l'opportunità di osservarlo meglio: i capelli sono bianchi e ordinati, proprio come era prima di... morire. I vestiti sono gli stessi: la lunga tunica dai tono dorati e rossastri che coprono interamente la sua figura slanciata. Osservando meglio, noto che non cammina con le gambe: fluttua nell'aria.
Finito di compiere le mie osservazioni, inizio a farne altre riguardo ciò che mi circonda per non pensare a quello che sta per succedere e ciò che avverrà, ma purtroppo il mio tempo di riflettere è scaduto.
Arriviamo nella piazza della Valle, dove a quell'ora la maggior parte dei ragazzi è presente; il Maestro si mostra lentamente ai Mortali. Nella Valle piomba un silenzio di tomba... nessuno parla, tutti sono rimasti fermi a guardarlo. Prendendo un po' di coraggio, appaio anch'io ma tempestivamente; tutti i ragazzi stanno per scappare, per via del terrore, ma la voce ferma e reverenziale del Maestro li ferma:

<<FERMI!!! Nessuno osi muoversi!
Io e Vera abbiamo bisogno del vostro aiuto per..>>

<<Per salvare tutti voi... e il mondo.>>

Subentro io,

<<Siete stati scelti. Si tratta di un compito non all'altezza di tutti. Ci saranno molte difficoltà e infinite sofferenze. Potrò dire di cosa si tratta solo a chi è disposto ad accettare senza sapere nulla. Ma posso dirvi che c'è in ballo il vostro onore e il titolo di eroi. Chi accetta, resti qui. Chi non è all'altezza, se ne vada.>>

Nella Valle si alza un brusio di voci. I ragazzi si parlano e si guardano l'un l'altro per capire se vale la pena di sacrificare la propria vita per qualcosa di ignoto. Quando ero stata alla Valle, una delle prime cose che ci veniva insegnato, era l'importanza dell'onore; ho sfruttato questa parola per provare a convincere i ragazzi ad aiutarmi a sconfiggere il Male del mondo.
Il tempo sembra essersi fermato; i ragazzi continuano a parlare tra di loro e guardare me e il Maestro con diffidenza. D'un tratto, le voci placano di riecheggiare nella Valle e un silenzio inizia ad avvolgere l'aria, rendendola pesante e quasi soffocante; una ragazza fa dei passi avanti, tutti la guardano e annuiscono. Dopo essersi accertata dell'approvazione di tutti, annuncia la loro decisione:

<<Se si tratta del nostro onore, noi accettiamo ma a una condizione: dovrai dirci cosa sei e come potremmo aiutarti.>>

Sorrido vedendo il coraggio di quei ragazzi.
Mi sta salendo un senso di colpa soffocante; forse, sarei dovuta restare alla Valle...

<<Certo, ora entriamo dentro la biblioteca.>>

-

Davanti a me ci sono centinaia di persone sedute ad ascoltare ciò che sto per dire; sembrano eccitati all'idea. Non sembra che stiano realmente capendo che stanno andando contro una morte quasi certa...

<<Io sono Vera... sono discendente di una famiglia reale e sono l'essere più potente di tutto l'universo. Sono un AngeloDemone, da poco tempo, solo un Angelo. Rappresento il bene estremo di questo mondo e voi, insieme a me e con il mio aiuto, abbiamo il compito di salvare il mondo dal Male. Il nemico che dovremo sconfiggere è mia madre, quasi un Demone puro. Lei è l'essenza del male e noi siamo l'unica arma in grado di annientarla.  
Per arrivare a lei, dovremo entrare nel mondo delle creature mistiche, dove nessun'altro essere umano ha mai messo piede. Tutti voi avrete delle armi all'altezza del potere dei DemoniAngeli, in questo modo saremo certi di vincere. Se avete delle domande, le potrete fare solo ora perchè dopo inizieremo con i preparativi.>>

I ragazzi mi guardano confusi, ma sembrano aver afferrato il concetto.
Dopo aver aspettato qualche minuto per vedere se vi fossero domande, lascio i ragazzi nelle mani del Maestro, il quale inizia ad allenarli ancora più duramente rispetto a prima.
Con pochi battiti di ali, arrivo sulla costa del mare. È quasi notte ormai e il sole sta tramontando. Le onde sospirando come un lenzuolo che sfrega sulla pelle; un suono rassicurante e avvolgente... come Mihael...
Il mare mi consola ma mi fa stare anche male: mi da una sensazione di estrema solitudine.
Mi guardo attorno per riprendermi dai miei pensieri e mi alzo in piedi; mi mancava la sensazione della sabbia sotto i piedi.
Guardo gli ultimi istanti del sole in  quel giorno.
Andrò a trovare Shyla.

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