Capitolo 7

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Ci staccammo e davanti a noi c'era Matteo.
Ma: Scusate scusate non volevo interrompere nulla.
Lu: Tranquillo Teo, non disturbi.
Ma: Ho visto che non scendevate e allora mi sono preoccupato, cioè Ivan si è preoccupato e mi ha detto di venire su a vedere.
Io: No tranquillo Mattè, tutto apposto, ora scendiamo.
Mano nella mano col Luca scendemmo verso il ristorante. Sì lo amavo, mi aveva fatto soffrire ma si era reso conto di aver sbagliato e si meritava una seconda possibilità e di certo non gliela avrei negata.
Chia: Ma che cazz??
Da notare Chiara era seduta tra Michele e suo fratello, invece Debby tra Pippo e Cristian.
Iv: Voi avete qualcosa da dirmi?
Io: Perché proprio con te visto che faresti di tutto pur di avere una sorella diversa da me? Testuali parole.
Iv: Sono tuo fratello maggiore e ho il diritto di sapere di cosa succede.
Io: Ma te lo sogni!
Lu: Principessa andiamo fuori a cenare?
Io: Va bene
Ber: Caro Vettori ricordati che domani c'è allenamento non fare tardi.
Iv: E ricordati che sei con mia sorella!
Lu: Va bene ai vostri ordini!
Iv: Mi raccomando, fai il bravo con Fabiola.
Io: Ivan sta zitto.
Uscimmo e con Luca ci dirigemmo verso un ristorante che conosceva. Passammo una serata fantastica, una di quelle serate che per quattro anni non avevamo avuto la possibilità di passare a causa della distanza, Luca mi era mancato, il suo affetto, la sua semplicità e la sua passione per la letteratura cosa che io detestavo personalmente, ma gli opposti si attraggono o mi sbaglio?
Lu: Nanetta mia mi eri mancata.
Io: Anche tu però basta che non mi chiami nanetta.
Lu: Se sei bassa non ci posso far nulla.
Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, avevo completamente dimenticato il tradimento, non avevo altri pensieri a parte il nostro amore.
Io: Luca...
Lu: Dimmi piccola
Io: Mi eri mancato, dio solo sa quanto ho sofferto quando mi hai tradito.
Lu:Anche tu, solo dopo alcuni giorni mi sono reso conto della stupidata che avevo fatto però non ho avuto la possibilità di incontrarti per dirtelo, il fato ha voluto che ci rincontrassimo in questo scenario favoloso, circondati da queste montagne.
Mi baciò come se non ci fosse un domani, anzi un domani c'era ed era accanto a lui.
Io: Rientriamo sennò Berruto ti uccide.
Lu: Però stanotte dormiamo insiem.
Io: Eddaje zozzone!
Lu: No dai faccio il bravo.
Tornammo in albergo.
Ber: Bravo Vettori sei tornato puntuale!
Iv: E con mia sorella intera!
Io: Ma se non mi vuoi come sorella?
Iv: Almeno sei viva sennò mamma e papà ci inculavano.
Andammo su verso le camere.
Io: Luca momento vado a prendere il pigiama in camera.
Lu: E chi si muove.
Entrai in camera a trovai la muraglia vivente composta da Chiara e Debora.
Deb: Ci devi dire qualcosa?
Chi: Qualcosa di molto importante?
Io: Io e Luca siamo tornati insieme.
DeB: Fin lì ci ero arrivata, e poi?
Io: Siamo andati a cena e ora vado a dormire da lui!
Chia: Fai la brava!
Uscii e andai nella camera di Luca. Matteo fu costretto a sloggiare nella nostra camera insieme a Chiara e Debora. Era aggirato da due ragazze, di certo non avrebbe dormito nel lettone come facevamo noi tre ragazze.
Ma: Questa però me la pagate!
Io: Dai Mattè però fai il bravo con Chiara e Debora!
Ma: E cosa dovrei fare?
Lu: Non oso immaginare!
Ma: Piuttosto state attenti voi a non far diventare Ivan zio!
Lu&Io: FUORI!!
Lo cacciammo fuori a pedate nel culo.
Poi ci buttammo sul letto stravolti, prima di addormentarci ci baciammo. Un bacio da favola, quelli che ti fanno sentire un principessa.
Mi addormentai con la testa contro il petto di quel ragazzo che in quattro anni mi aveva fatto cambiare e maturare, ed ora avevo finalmente perdonato come aveva ordinato il mio cuore.

Scusate se non ho pubblicato ma venerdì avevo gli ultimi esami e nel weekend ero via, ora dovrei riuscire ad essere più attiva :*

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