Capitolo 22

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Fil: Pronto Fabi?

Io: Ciao. Mi dispiace per la sconfitta.

Fil: Mi fa piacere sentirti. Guarda non azzeccavamo un fondamentale, io per primo non ho messo dentro una battuta, non è che sia una novità ma stasera non c'ero proprio. Voi come è andata?

Io: 3-0 secco con parziali 25-12, 25-15 e 25-19. Hanno giocato malissimo in particolare Chiara e Debora, le altre hanno fatto il possibile ma se la regia non quadra non si può andare molto lontano.

Fil: Mi dispiace.

In quel momento venne a chiamarmi Eleonora, la nostra opposta.

Ele: Fabi dobbiamo andare c'è Ale chi ci aspetta sul pullman.

Io: Pippo devo andare, più o meno arriveremo alla stessa ora a casa, ci vediamo dopo. E stai tranquillo, non ti assumere colpe che non sono tue. Ciao a dopo!

Fil: Va bene, comunque mi sento in colpa anche per la vostra sconfitta. Ci vediamo poi a casa, e grazie mille!

Beh in effetti per la nostra sconfitta si doveva sentire un po' in colpa, se non avesse portato le radiografie ad Alessandro.

Ele: Pace con Filippo?

Io: Ele con calma! È che hanno perso...due batoste in poco tempo fanno male.

Raggiungemmo il pullman e salimmo.

Stranamente Chiara e Debora non erano in fondo, non parlavano nemmeno tra di loro, c'era qualcosa che non andava ma non volevo parlargli, dopo che si erano comportate così male con me...

Eli: Ciao Fabi! Chiamata da Filippo?

Io: Esatto! E te? Stavi al telefono pure tu!

Eli: Io stavo al telefono col mio ragazzo!

Io: Momento e chi è il fortunato?

Eli: Un ragazzo delle giovanili di Trento, Simone! Ele e te a chi stai scrivendo?

Eleonora aveva anche lei un anno in meno di me, era originaria di un paesino in provincia di Milano, aveva partecipato agli allenamenti di Trento e l'avevano presa come opposta titolare.

Di statura non era molto alta ma era dotata di un'elevazione incredibile. Capelli scuri e occhi scuri, potrebbe sembrare una ragazzina alle prime armi, ma la sua forza di volontà l'aveva spinta in alto.

Ele: Eh cosa ragazze??

Io: Eli voleva sapere a chi stavi scrivendo...ma eri troppo imbambolata a rispondere a qualcuno....

Ele: Stavo solo rispondendo a mia sorella...

Eli: Eh eh certo chi è il fortunato?

Ele: Va beh sputo il rospo...mi sto scrivendo con Iacopo, un ragazzo che gioco in A2 a Monza, lombardo come me!

Sul pullman nessuna parlava, l'umore, dopo la clamorosa randellata, non era il massimo e l'aria era tesa.

Ale: Ci siamo tutte?

Chia: Sì!

Ale: Allora direi di fare un resoconto della partita. Sono rimasto deluso dal risultato, due in particolare non mi hanno convinto: Chiara e Debora. Elisa ha sostituito degnamente Fabiola, Eleonora ha fatto il possibile in attacco con palle impossibili da attaccare. Non ci siamo, dobbiamo rimodellare la squadra prima di Gara3.

Chia: Sì Ale ok le mie alzate non erano il massimo ma con certe ricezioni non posso fare miracoli.

Ale: Chiara non cercare alibi, tu e Debora oggi non eravate proprio in partita, non so se è per la discussione che avete avuto ieri sera con Fabiola, adesso non date la colpa a lei, e vi siete sconcentrate dalla partita.

Improvvisamente il pullman si fermò in una piazzola, avevamo avuto un problema al motore, eravamo bloccate finché non sarebbe arrivato un carro attrezzi. Saremmo arrivate in ritardo, Pippo probabilmente sarebbe già andato a dormire.

Io: Cavolo...dovevo andare a casa a parlare con Pippo...invece il pullman si ferma

Eli: Dai su tranquilla...si sistemerà tutto fidati!

Ele: Avvisalo, mandagli un messaggio.

Io: "Ciao Pippo, il pullman si è fermato a Belluno non so per quanto ne abbiamo, sembra lunga la questione. Vai pure a dormire, parliamo poi domattina. Notte"

Fil: "Tranquilla, noi stiamo per arrivare. Ti aspetto. Notte ❤️ "

Rimanemmo ferme per due ore al casello di Belluno, mi addormentai per una mezz'oretta abbondante poi finalmente ripartimmo, ci voleva ancora del tempo per arrivare a Trento

Arrivai a casa alle 3:30, Pippo era già rientrato da un'ora circa, probabilmente era già a dormire. Entrai cercando di fare il meno casino possibile, non volevo svegliarlo.

Invece con mia grande sorpresa lo trovai davanti alla tv, sul divano in compagnia di due birre.

Io: Ehi sei ancora sveglio?

Fil: Finalmente sei arrivata, non riuscivo a dormire allora ti ho aspettato. Anche se sei stravolta potremmo parlare per favore?

Io: Certo, ancora 10 minuti reggo poi crollo.

Fil: Mi dispiace per la storia delle radiografie, sono stato un coglione e mi sento in colpa sia per la nostra che la vostra sconfitta.

Io: Filippo, così fai sentire in colpa me per averti lasciato il giorno prima della partita, ti ho fatto sconcentrare.

Fil: Tranquilla come va la tua spalla?

Io: Meglio, mercoledì dovrei essere di nuovo in campo.

Fil: Sono contento, posso farmi perdonare?

Io: Sei tu quello che dovresti perdonare me.

Ci baciammo. Mi era mancato, avevo fatto una cazzata a lasciarlo, solo ora mi rendevo conto di quanto lo amavo di quanto mi faceva sentire completa. Era il ragazzo perfetto per me, non avrei potuto chiedere di meglio.

Io: Amore scusa sono stanca io vado a dormire.

Fil: Ok io rimango sul divano tanto non riesco a dormire.

Io: Dai vieni, stai tranquillo.

Fil: Va bene ci provo.

Si sdraiò nel letto e io cominciai ad accarezzargli il volto per tranquillizzarlo, era davvero demoralizzato per la sconfitta, non si dava pace.

Finalmente si addormentò, e io potei finalmente dormire.

Finalmente ero riuscita a riconquistare quella felicità che per colpa di uno sbaglio mi ero tolta da sola.

Allora grazie a tutti per le stelline :)

Io domani non posso pubblicare perchè venerdì ho una verifica importante, e poi venerdì parto e sono via fino a mercoledì, per cui se mi stellinate un pochino entra sera ve ne pubblico un altro :)

Nulla ci potrà mai dividereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora