Capitolo 45

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Filippo aveva fatto sistemare casa e costruito la cameretta per Maddie. In quella stanza dalle pareti rosa c'era tutto il necessario. Culla, fasciatoio, armadio, giochi...

Io: Quando l'hai fatta sistemare?

Fil: Ci hanno pensato i miei e alcuni dei ragazzi rimasti a Trento.

Io: Che hanno detto i tuoi?

Fil: Gli ho raccontato tutto,mi hanno detto che sono un coglione, poi alla fine han deciso di darmi una mano.

Io: E se non ti avessi perdonato?

Fil: L'avrei tenuta perché comunque Maddie sarebbe stata con me almeno per qualche giorno.

Bussarono. Pippo aprì.

Fil: Fabi, abbiamo visite. Ci sono i miei.

Io: Buongiorno Paola.

Pa: Salve mia cara, come stai?

Io: Abbastanza bene.

X: E il tuo suocero preferito non lo saluti?

IO: Buongiorno anche a lei Cristiano. Come sta?

Cri: Tutto bene,abbiamo dato una mano a questo coglione di mio figlio a sistemare la stanzina per la piccola.

Io: Ho notato,vi devo un favore grandissimo.

Fil: Sempre gentile papà eh...

Pao: Non ti lamentare,ti sei comportato da tale.

Io: Vi preparerei volentieri il pranzo ma siamo appena arrivati da Roma e abbiamo tutto da sistemare.

Cri: Siamo venuti apposta per questo.

Tutti iniziarono a sistemare i mobili,l'unica che non faceva nulla ero io.

Io: Posso dare una mano?

Fil: Tesoro, tu non puoi fare sforzi.

Io: Mi sento inutile. Vado a preparare il pranzo.

Pao: Gioia vengo a darti una mano.

Andai in cucina e poco dopo mi raggiunse Paola.

Pa: Sono venuta a darti una mano a cucinare.

Io: Non ce né bisogno,me la cavo da sola, sopra ha più bisogno del suo aiuto.

Pa: Innanzitutto dammi pure del tu,poi volevo parlarti.

Io: Dica....dimmi pure.

Pa: Cos'è successo tra te e Filippo? Ha raccontato tutto a mio marito ma a me non ha detto nulla.

Ripensando a quel giorno delle lacrime iniziarono a rigare il mio volto.

Pa: Che succede cara?

Io: Io e Filippo ci eravamo lasciati perché lui ha scopato con una prostituta.

Pa: Cosa?!?!?

Io: Avevamo discusso perché non me la sentivo di affrontare 12 ore di volo per andare con loro in Giappone. Io sono andata al mare e la mattina successiva quando sono ritornata da lui per comunicargli che sarei partita insieme a lui l'ho trovato a letto con una puttana.

Pa: Mi dispiace Fabiola,se hai bisogno di sfogarti io ci sono.

Io: No, non ho la minima intenzione di ricordare quel giorno.

Pa: Va bene cara.

Preparammo un'abbondante dose di pasta al pomodoro,Filippo avrà avuto una fame assurda. Quando il pranzo fu pronto i due uomini scesero ad abbuffarsi.

Fil: Che dose abbondante...non hai sbagliato i conti?

Io: No no tranquillo è tutta tua,io non mangio,non ho fame.

Fil: Ma come??

Io: Tranquillo,vado su a sistemare le mie cose. Buon appetito.

Salii in camera mia e mi sedetti sul letto. Mille domande iniziarono a tormentarmi. Avevo fatto bene a perdonare Filippo? Perché gliel'avevo data vinta subito tornando quelli che eravamo un mese fa? Mi posso nuovamente fidare di lui? Sono così sicura che non lo rifarà mai più? Gli occhi iniziarono a pungermi a causa delle lacrime. Quando ripensavo a quel momento non potevo non star male e non soffrire. Sentii la porta aprirsi.

X: Ehi?

Io: Che ci fai qua? Non dovresti essere giù a mangiare.

X: Ho già finito tutto.

Si sedette accanto a me.

X: Che succede?

Io: Niente Fil.

Fil: Come mai hai gli occhi lucidi?

Io: Problemi miei.

Fil: Ho capito...so che mamma ti ha chiesto cosa fosse successo tra noi...ha immaginato che era per questo che non hai pranzato,mi ha fatto il culo per cui eccomi qua.

Io: Tua madre ha perfettamente ragione.

Fil: Scusa ancora.

Io: Filippo cazzo,ogni fottuta sera ripercorrevi quel maledetto istante. Eva che ti bacia tu che mi molli quel ceffone...ogni notte erano lacrime, pensi che un semplice scusa possa bastare?

Fil: Fabi in Giappone sono stato malissimo,cercavo ovunque tue notizie. Non riuscivo a mettermi in contatto con te. Nemmeno tuo fratello sapeva nulla.

Io: Volevo staccare la spina.

Fil: Nessuno sapeva dove fossi. Solo qualche giorno prima dell'ultima partita ho scoperto che eri in Russia e che stavi bene,così ho preso il PC di Max e ti ho chiamato. Avevo bisogno di sentirti,quando ho visto che la pancia era cresciuta così tanto non ho resistito e ho pianto come un bambino, mi ero perso un mese bellissimo.

Scoppiai in lacrime,avevo sofferto in questo mese e ora veniva a dirmi queste cose.

Fil: No piccola non piangere.

Mi abbracciò. Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro,il suo tocco mi procurava ancora i brividi. Scivolò sul letto e di conseguenza caddi sopra di lui. Ero ad un millimetro dalle sue labbra. Sul suo volto comparve un sorriso che non scorderò mai.

Io: Fil...

Fil: Che succede? Ti sei fatta male?

Io: No no tranquillo tutto bene, volevo solo dirti che Maddie si è mossa.

Fil: Amore mio il papà è qui con te.

Mi accarezzò la pancia. Presi il suo volto fra le mani e lo baciai. Avevo bisogno di lui,del suo calore, del suo affetto. Non potevo resistere altro tempo senza di lui. Mi levò la maglia e cominciò a baciarmi la pancia, stava per abbassarmi i pantaloni quando lo fermai.

Io: Pippo,no per favore,non affrettiamo le cose.

Fil: Va bene piccola mia,ci penseremo più avanti.

Io: Hai ancora uno sbaglio da farti perdonare.

Fil: Lo so amore, diamo tempo al tempo.

Poco dopo scendemmo in salone,era scorretto nei confronti dei miei suoceri rimanere in camera da soli,avevano fatto tanto per noi. Al pomeriggio finalmente smisi di sentirmi inutile e aiutai a sistemare le alcune cose ma solo sotto stretta osservazione o supporto di Filippo. Prima di sera l'intera casa era apposto,non c'era più nulla che fosse fuoriposto o negli scatoli. I coniugi Lanza partirono prima di cena per tornare a Zevio. Filippo li salutò calorosamente con il proposito di rivederli presto. La voglia di cucinare era pari a zero così decidemmo di ordinare una pizza a domicilio. Io avevo una fame assurda a tal punto che mi presi due pizze. Dopo aver cenato rimanemmo un po' sul divano per poi ritirarci a dormire.

Quando gli occhi si chiusero, tutte le preoccupazioni svanirono. Maddie non cominciò ad agitarsi e finalmente non sognai più quel maledetto giorno e non mi tornò più in mente l'immagine di Pippo che bacia Eva.


Eccomi scusate ancora, ma ho avuto e avrò delle settimane da incubo a scuola, mannaggia a sta maturità e per le vacanze ero in montagna, eccovi il 45...domani spero di riuscire a mettervi il seguito...scusatemi ancora per il ritardo 😔

Nulla ci potrà mai dividereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora